Si conferma purtroppo una situazione di quasi stallo, relativamente alla curva di discesa dei contagi, pur restando molti parametri in territorio positivo. L’unico che non cede il passo è il numero dei decessi, sempre alto. Questo stato di cose pesa come un’ombra cupa sulle decisioni che si andranno a prendere per la fase 2. Ancora un purtroppo tuttavia: le forze politiche sono divise sulle modalità di apertura delle attività produttive, creando sconcerto nella popolazione. È pur vero che l’indice di contagio R0 è a 0,8%, ma non sufficiente per rilassarci. Continua l’attesa.
Oggi però ho una buona notizia che mi riguarda proprio da vicino. Era una specie di scommessa che mi ero dato: riuscire a instillare in Dario la voglia di studiare al di là di quello che già aveva realizzato. Premetto che Dario ha sempre avuto un rapporto conflittuale con i libri. Faccio una panoramica del suo percorso di studio/lavoro. Cinque anni all’Istiruto Severi come tecnico elettronico. Due anni di ITS specializzazione in meccatronica e contemporanea frequentazione di un’azienda per impianti automatici di distribuzione di farmaci, dove lavorerà per tre anni spostandosi per tutta l’Italia per installazioni e manutenzioni. Infine passa per quattro anni a una grossa azienda per impianti automatizzati di allevamento polli, viaggiando nei cinque continenti con rare soste in Italia. Ora da qualche mese è dipendente di una multinazionale per impianti meccanizzati.
In tutti questi anni ad ogni incontro, pochi perché era sempre in giro per il mondo, lo sollecitavo a ritagliarsi dei tempi per lo studio e l’aggiornamento. Finalmente mesi fa mi disse che aveva deciso di riprendere gli studi. Ne fui felice. Non se ne parlò più. Pensai fosse una falsa partenza e non chiesi nulla. Ieri inaspettatamente mi chiama da Milano, dov’è in quarantena per il coronavirus e mi dice a bruciapelo: “Ho appena fatto il mio primo esame universitario con esito positivo!”. Sono rimasto senza parole…
Mi sono sentito come quel giorno del luglio del 1956, quando ho sostenuto l’Esame di Stato per geometri seguito dall’applauso de miei coetanei.
Grazie, Sono contento.
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