diario dalla finestra di casa

15 marzo 2023 – Antifascismo

15 Marzo 2023

Temo che dovrò faticare per uscire dal diario quotidiano. Troppi sono gli stimoli a cui sono sottoposto per non commentarli. Il governo destrorso, che non vuol dire fascista, incappa purtroppo in scelte discutibili che ne fanno dubitare la buona fede e/o la competenza. La Russa, presidente del Senato, seconda carica dello Stato, tiene in casa un busto del duce. Non mi sta bene (un ricordo: il 25 luglio del 1943 la mia datrice di lavoro, avevo 12 anni, mi fece tirare giù l’effige del Duce nel negozio di salumeria e me lo fece distruggere). La Russa non può rappresentare lo Stato che fonda il suo essere contro ogni autocrazia. Così come il governo pone a capo di un’azienda statale che controlla la funzione dell’INPS, INAIL, Istat, Claudio Anastasio che invia al suo consiglio di amministrazione un discorso di Mussolini dal 1925 che fece proprio il delitto Matteotti! Non discuto la legittimità formale di ciò bensì l’indirizzo che le istituzioni vanno a prendere. Non importa che la destra abbia la maggioranza dei voti degli italiani, non si può pretendere che le generazioni successive la seconda guerra mondiale abbiano memorie così lontane ma il Capo dello Stato, titolare della Costituzione, si muova perché sia rispettata.

Occorre mantenere la libertà “che solo chi dà per essa la vita sa quanto sia preziosa”. Ci sono poi comportamenti che evidenziano incompetenze, insensibilità, inopportunità inaccettabili: il trio canoro Salvini Meloni Berlusconi che pochi giorni dopo il naufragio con più di 70 morti festeggiano con una canzone di De Andrè che parla dell’annegamento di Marinella. Macabra prestazione! Piantedosi, Ministro degli Interni, accusa i genitori dei minori annegati di averne causato la morte. Dalle mie parti si direbbe che ha il “bao”  (traduzione: il verme nelle mele). Donzelli, lo stralunato, che accusa l’opposizione di collusione con la mafia! Il bon ton non è il suo forte!

Soltanto utenti registrati possono commentare.

  1. Mi riesce difficile commentare uno scritto che posso solo condividere. Stiamo vivendo le conseguenze sottoculturali di un popolo disorientato da governi del mordi e fuggi e che non riesce a trovare un convincente riferimento politico. I mancanti investimenti nella scuola mi fanno pensare al vecchio “DIVIDE ET IMPERA”. Dove manca la cultura, l’individuo non ha la capacità di scelta e le scelte elettorali sono sempre superficiali. Sono disorientato anch’io e penso che, finchè non avremo un governo in grado di guardare al futuro e di portare a termine i programmi di lunga scadenza dei quali abbiamo bisogno, saremo sempre in difficoltà di sviluppo.

    1. Vedo che mi leggi ancora e questo mi fa piacere. Oltretutto, come tu dici, condividiamo le idee. Purtroppo una sinistra inesistente che non ostacola questo fascismo strisciante che toglie la terra sotto i piedi della democrazia non ci permette di credere in cambiamenti nel breve…
      Un caro saluto
      Toni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *