diario dalla finestra di casa

6 marzo 2023 – diario settimanale

6 Marzo 2023

Martedì 28 febbraio 2023. L’ultima tragedia del mare. Un barcone con circa 250 migranti partito dalla Turchia, passato tra le isole greche, con destinazione Italia si ritrova in un mare in burrasca. Un aereo ha segnalato alla Marina italiana che ha tentato il soccorso con esito negativo per il maltempo. È stata intercettata una telefonata di un magrante che diceva di vedere la coste italiane. Il barcone a un centinaio di metri dalla riva si è incagliato in una secca finendo preda delle onde che lo infransero portandolo in pezzi sulla spiaggia insieme a 63 corpi, finora. 80 si sono salvate, i dispersi sono un numero imprecisato. Gli scafisti non tengono il giornale di bordo. I migranti provenivano dall’Afghanistan, dalla Siria, fuggiti da guerra e dittatura, non erano in giga per ragioni economiche benché anche queste sarebbero comunque giustificate. Fin qui la cronaca. Nei concitati momenti nei quali si è consumata la tragedia è intervenuto il ministro Piantedosi, responsabile della direttiva che obbliga le navi di soccorso ONG a portare i naufraghi salvati in porti lontani giorni per impedire che ritornino in mare rapidamente per altri salvamenti. Azione inumana, antisociale, criminale. Fosse solo per questa azione il governo perde il diritto di rappresentarmi.

Il Piantedosi inoltre esprime un giudizio sull’accaduto dichiarando “I fuggiaschi disperati per le condizioni in cui vivono nella loro terra non sono per questo giustificati a mettersi in viaggio mettendo in pericolo i loro figli”. In parole più chiare accusa i fuggiaschi dei loro guai mettendosi nelle mani dei trafficanti di umani illegalmente. Quest’uomo non so se incapace o cinico, non mi rappresenta come non mi rappresentavano gli organizzatori dei treni blindati verso i lager nella Seconda Guerra Mondiale. Riporto la frase, detta anche in altra occasione, di Stalin “Se l’uomo è un problema, si toglie l’uomo e il problema sparisce”. Forse è questo il paradigma del Piantedosi!

Mercoledì primo marzo 2023. Ancora una volta Sabino Cassese interviene sulla carenza di una classe politica qualificata conseguenza e causa della mancanza di una “fabbrica” la scuola per politici. Non esiste più la carriera all’interno dei partiti defunti, le scelte elettorali non individuano uomini, la politica vive del quotidiano, chi pensa al futuro? Non ci sono più leggi ma Decreti di provenienza governativa, soggetti di emergenza, che poi il Parlamento è chiamato a trasformare in legge con risultati catastrofici. L’esempio eclatante il provvedimento detto dei  “balneari”, è sul tavolo da decenni e continuamente rimandato a domani. Ora è la data finale, non è più rinviabile,  è stato infilato di soppiatto nella legge mille proroghe sperando di farla franca, gioco da incompetenti, si tratta di un termine ultimo di una normativa europea da noi stessi contrifirmata. Il Presidente l’ha respinta pertanto i politici del sabato sera o della bocciofila dovranno risolvere in stato d’emergenza data l’incompetenza dimostrata a priori. Come nel gioco dell’oca si torna alla casella di partenza. La qualità politica. 

Nota. Incompetenza: riporto la frase di Toninelli di qualche anno fa che elogiava il tunnel del Brennero nello smaltire il traffico verso il nord! Leggevo oggi, 1 marzo 2023, che la fine della costruzione di quel tunnel è prevista fra quattro anni. Il Toninelli era il Ministro che attuava quell’opera. Questo fatto andrebbe divulgato a lettere cubitali a fianco della fotografia da Presidente della Repubblica in ogni aula scolastica d’Italia!

Giovedì 2 marzo 2023. Faccio un breve riassunto di una notizia dei tempi andati da sottoporre al Ministro Piantaodio, sinonimo di Piantedosi, per un giudizio di legalità e di coscienza riferita all’affermazione da lui fatta sul naufragio di Crotone “la disperazione non può giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”. Il fatto. A Canicattì il capofamiglia di sei figli costretto dalla fame ad espatriare clandestinamente. Secondo il pensiero Salvignano trattasi di migrante economico non accettabile da rimandare a Canicattì. Invece la fame ha fatto partire anche la moglie con i sei figli per ricongiungersi al marito. Arriva in Piemonte con altri migranti e tenta di valicare le Alpi. Vengono colpiti da una tempesta, muore un figlio assiderato. Chiedo al Ministro Piantaodio: 1. la signora Angela Vitale è colpevole della morte del figlio? Non essendo vittima di guerra o dittatura sarebbe dovuta rimanere a Canicattì a morire di inedia? 2. avrebbe dovuto attendere che l’ONU portasse benessere e lavoro a Canicattì? 3. si sarebbero dovuti cintare i confini delle nostre montagne di filo spinato per impedire il transito dei migranti clandestini in attesa che l’Italia facesse accordi con le nazioni limitrofe per avviare una migrazione controllata? “Campa cavallo che l’erba cresce!”.

Venerdì 3 marzo 2023. Covid settimanale. 228 decessi, 26.684 contagi. Situazione stazionaria con la quale dovremmo convivere a luogo. Per mano della Magistratura si è aperta l’analisi di quanto è successo i primi mesi del 2020 sull’emergenza coronavirus circa i provvedimenti adottati e non. Non v’è dubbio che ci siano stati errori di valutazione dell’emergenza sovrapposti agli interessi di ordine politico di chi sosteneva, sottovalutandola, la gravità pandemica per convenienza politica e ideologica. L’opposizione degli industriali che vedevano minacciato l’economia. L’opposizione di governo che contestava per principio l’operato del governo che doveva combattere contro l’ignoto. Da tutto ciò cercare oggi, col senno di poi, capri espiatori a me sembra una operazione di bassa macelleria politica. Certo che vedere oggi lo scaricabarile, di cui il vignetista Giannelli è maestro, è penoso. Ben venga fatta chiarezza degli eventi storici per trarne insegnamento. Un esempio per tutti: l’aggiornamento del piano di sicurezza pandemica non aggiornato, di fatto solo sui documenti, sulla carta! 
Ma accusare a destra e a manca di omicidio collettivo ce ne passa. Ben venga l’indagine di Crisanti che parla di 4000 morti, se attendibile, a supporto della necessità di fare medicina preventiva. Meglio sarebbe che il popolo punisse alle urne quella classe politica che ancora oggi sostiene i novax, mettendo a repentaglio l’immunità, ancora molto fragile, raggiunta con la vaccinazione.

Sabato 4 marzo 2023. Oggi parliamo d’arte. Padova si conquista un posto in seno all’Unesco per la sua storia e valore artistico da tempi lontanissimi sfociando all’apice nel 1300 per mano, anche, di Giotto, principe dell’arte pittorica. Per questi valori l’Unesco dà l’alloro a “Padova urbs picta”. All’ombra di questo titolo spuntano iniziative atte a motivarne i valori. Tra queste l’Associazione Passione Patchwork interpreta il luogo simbolo di Giotto, la “Cappella degli Scrovegni” e gli altri siti diventati patrimonio Unesco, esaltando i tanti temi che quei dipinti esprimono attraverso tessuti variamente lavorati. L’associazione aveva già realizzato mostre a tema “L’universo secondo Galileo”, “In viaggio con Belzoni” e altre. La Rita, mia figlia, si è proposta di partecipare con un suo lavoro che riproduce la Karitas di Giotto della Cappella degli Scrovegni declinata con stoffe e materiali vari. Ne è uscita un’opera d’arte, la migliore tra quelli esposti (forse è un giudizio partigiano?) nella sala della Gran Guardia in Piazza dei Signori. La fotografia parla! Ho seguito lo svolgersi del lavoro al quale ha contribuito anche Michele e sostenuto dal nostro entusiasmo. La stesura del progetto, la ricerca delle stoffe e suppellettili, compatibili con il tempo giottesco. Siamo orgogliosi di cotanto impegno ed estro artistico. Il quadro transiterà, dopo la mostra, di casa in casa per darne lustro. Brava Rita.

Domenica 5 marzo 2023. … I quali sono stati cinicamente riproverati di essere partiti. Questo è quanto ha detto Piantaodio nel suo commento sui morti del naufragio di Cutro. Lo so, è la mia ennesima ripetizione verso quell’inumano che aveva la responsabilità istituzionale di salvarle. Proprio per la sua pervicacia contro i fuggiaschi dalle calamità naturale e sociali ha creato una ragnatele di difficoltà a chi era preposto a tale compito, capitaneria di porto e ONG. Un esempio, costringere le navi salvatrici a sbarcare i naufraghi in porti lontani giorni di navigazione anziché nel più vicino. Arrivando all’assurdo di una ONG partita dal canale di Sicilia che ha dovuto portare una quarantina di profughi a La Spezia che poi sono stati dirottati in autobus a Foggia! Chissà mai che proprio quella nave non avrebbe potuto essere nell’area di transito di quel maledetto barcone anziché andare a zonzo in zone di mare inutili. Come sappiamo trattasi di una visione di non salvataggio inaugurata da Salvini. Se i governi giallo verde erano incapaci, questo governo è incapace e cinico. 

Altra criticità, Valditara, aluas Valtarato, il Ministro dell’istruzione, a fronte dell’aggessione da parte di scolari a Bologna, ha ritenuto di condannare la Preside della scuola stessa che, visto il silenzio dei responsabili del governi sul fatto, aveva, la Preside, condannato il pestaggio perché non si avviasse un percorso simile a quanto avvenuto negli anni Ottanta del secolo scorso con le Brigate Rosse, di cui anch’io fui vittima. La deriva verso la violenza parte proprio dall’indifferenza. Nota: tempo fa a fronte del pragmatismo della Meloni mi ero illuso che fosse arrivata aria nuova. Mi ero tristemente sbagliato. 

Lunedì 6 marzo 2023. Questo paragrafo è stato scritto attorno al 1850 dopo l’espulsione degli austriaci dal Veneto. “

…. tanti mi dirà che podea sparagnar la carta e l’ingiostro e ste lamentanze! Sarà vero, ma mi scrivo per far vedare quanto ghe se sta male la prima generazion dei tagliani dopo partio i Todeschi e questa conseguenza che i primi nostri amministratori ga eredità da lori l’egoismo (che ze ognuno per sé), la superbia di esser in carica dopo di esser sta  servitori umilissimi di sti Paroni, dunque copiare el so assolutismo, o vendicarse per l’obbedienza prestata lori, verso i propri fradei; e quanto sia pernizioso che il sinico sia el primo possidente, trattandose che, essendo tale, possedendo de pì, el contribuisce di pi te le passività. 

Segue una nota che traduce il pensiero dell’autore: giunta e consiglio comunale erano composti da possidenti ed erano gli stessi che avrebbero dovuto tassarsi per far fronte ai bisogni del comune. Era questa l’incongruenza del sistema contro cui si scaglia l’autore. Niente di nuovo sotto il sole, anche se di 150 anni fa. 

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