diario dalla finestra di casa

17 marzo 2020

17 Marzo 2020

La casa è invasa da un sole smagliante che entra dalle finestre che affacciano sul fiume. Gli alberi ancora spogli di foglie lasciano liberi i raggi a entrare.

Dalla parte di via Concariola il sole può entrare dal finestrone per pochissimo tempo per via di Palazzo Mussato, sede della scuola Petrarca, che glielo impedisce. Nel meriggio però il sole batte da sud e da ovest sul muro bianco e irradia il mio studio con forza. Nella scuola penso ci sia solo il Preside.

Al di là delle notizie meteo su entrambi i lati finestrati della casa regna calma piatta. Sono qui alla scrivania da ore e non ho visto passare, come si dice, anima viva. Dall’altro lato qualche passante diretto all’edicola. Sembra che tutti siamo col cuore sospeso in attesa di un timido accenno del virus a rallentare, sintomo questo del raggiunto limite oltre il quale inizia il rallentamento dell’aumento, mi si passi la cacofonia, dei contagiati.

Speriamo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *