diario dalla finestra di casa Nonno, parlami di te

11 dicembre 2020

11 Dicembre 2020

Ieri 887 decessi. In questa settimana siamo i primi in Europa per numero di morti per milione di abitanti. È evidente che abbiamo sbagliato qualcosa. Bando alle responsabilità, del Governo sulle restrizioni e i tempi delle stesse oppure nostre di cittadini alle quali non ci siamo adeguati, con urgenza dobbiamo inasprire le regole e/o farle rispettare anche con la repressione. Non c’è tempo per la mediazione! Tra le righe della stampa emerge sempre di più il disastroso stato della medicina di base, del territorio. Pertanto mi ricollego al diario di ieri dove ho cercato di capire l’origine del triste fenomeno e come intervenire. Allego una foto esplicativa sulla strategia del governo per rimediare a tale carenza. È il finanziamento più basso, 9 miliardi su 196!

Dal libro “Nonno, parlami di te” a pagina 55 rispondo a due domande sull’amicizia: “Con chi stringevi più facilmente amicizia da giovane?”.

Ribadisco ancora una volta che fino ai 14 anni a causa delle ristrettezze economiche prima e per la guerra poi, 1940-45, c’era ben poco spazio per il gioco. Le amicizie di scuola terminavano con il suono della campanella e a casa restavano un paio di bambini dei vicini. Successivamente in campagna da sfollato ero sempre impegnato con il lavoro. Solo dopo il 1945 con lo scoutismo si è aperto il mondo delle amicizie, alcune delle quali durano ancora. Le preferenze si sono attuate automaticamente perché lo scoutismo imponeva uno stile di vita preciso pertanto le amicizie erano conseguenti. 

“Ricordi con piacere qualche avventura vissuta con i tuoi amici di allora?” Di avventure ne avevo una proprio bella da raccontare. Avevo già cominciato a scriverla, improvvisamente mi sono ricordato di averla già scritta. Ho cercato finché mi è venuto in mente di guardare nel libro “Mi sono sbottonato”. L’ho trovata a pagina 137. Leggila perché è interessante, anzi ci puoi trovare molti spunti interessanti. Cippo Comici 2016 e Auronzo 1947

Ne ho pronta ancora una, risale al 1947. È tempo di ferie. Purtroppo in fabbrica me le hanno accorciate a una settimana per fare particolari manutenzione ai macchinari. Un buon gruppo dei miei amici erano al campeggio scout sull’altipiano di Asiago a Roana. Nella mia settimana di ferie con altri tre amici abbiamo deciso di raggiungere il campeggio per qualche giorno. Ci siamo preparati le biciclette, gli zaini leggeri, due tendine e siamo partiti alle prime ore del giorno, una giornata nuvolosa. Non eravamo ancora arrivati a Vicenza ed eravamo intirizziti dal freddo. Solo in prossimità di Piovene Rocchette ci siamo sgelati.

Da qui comincia il “Costo”. È questa la strada che porta con una serie di tornanti, senza dare un minuto di respiro, sull’altipiano. I primi tornanti li abbiamo fatti abbastanza bene. Poi ci siamo distanziati. Io ancora inesperto di montagna in bici ho avuto l’idea di tagliare un tornante passando per il prato, non l’avessi mai fatto, Sono uscito sfiancato. Dopo un lungo calvario siamo usciti dal fianco della montagna ed entrati sull’Altopiano. Siamo arrivati al campo scout all’ora di pranzo appena in tempo per evitare la pioggia. Circa il pranzo, per un errore di inesperienza del cuoco di turno, che aveva fatto un enorme quantità di pasta e fagioli abbiamo trovato pronto anche per noi, così pure per la sera. Sono stati due giorni di temporali e pioggia a catinelle passati in tenda a giocare a carte. Al terzo giorno abbiamo deciso di tornare a casa. Sul “Costo” ci siamo presi la rivincita, siamo scesi a velocità pazzesche data la strada bianca di ghiaino. Morale: ho imparato una cosa importante, che difficilmente le scorciatoie sono utili…

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