diario dalla finestra di casa

9 novembre 2020

9 Novembre 2020

È necessario parlare di Covid. Vi propongo alcuni fotogrammi di anarchia diffusa in questa fase di contagio galoppante.-

In Calabria il commissario alla sanità è dimissionario per aver perso il ben dell’intelletto; viene sostituito da Zuccatelli 76 anni che ha dichiarato il virus meno pericoloso delle bombole del gas. In un dibattito invita due ragazzi calabresi a scopare finché potete, io ho una certa età devo stare attento!

Napoli: il giornale mostra le auto in coda al pronto soccorso con i medici che curano i pazienti in auto visto che è tutto intasato. Contemporaneamente il lungomare affollato di passanti senza mascherine. A puntualizzare il fenomeno ci pensa De Magistris, sindaco, oggi ho constatato di persona altri 30 luoghi come il lungomare. Qui bisogna chiudere. A chi lo dice?

La società pneumologica suggerisce l’uso del saturimetro per controllare l’ossigenazione del sangue in famiglia così da non ingolfare il pronto soccorso. Strumento facile da usare come un termometro. Non si poteva pensarlo prima? Magari dalla Commissione ancora commissione Colao per i macro interventi? (satira!) L’invio dei dati epidemiologici dalle regioni non comunicati o dubbi! Un personaggio ha fatto sarcasmo adducendo che ieri era domenica.-

Ora diciamo dello scaricabarile! Governo regioni sindaci comitati commissari, ognuno si è ritagliato un po’ di potere in contrasto tra loro lasciandoci sconcertati, anarchia. Mentre ci sono norme chiare a cui il governo centrale può e deve applicare di moto proprio. Nella Costituzione con la modifica del 2011: la lettera Q dell’articolo 117 cita “la profilassi internazionale di sua competenza”, del governo. L’articolo 120: il governo può sostituire gli enti locali “per pericolo grave dell’incolumità e della sicurezza pubblica”. Il Trattato Ue, articolo 168 prevede: i flagelli internazionali sono di competenza della UE e degli Stati. Mentre stiamo dando raccomandazione a destra e a manca da più voci, ordini senza sanzioni e controlli affidandoci agli “italiani brava gente”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *