Il Covid ha imparato in fretta, ha capito che può tornare a vincere. Durante la prima ondata ha trovato facile conquistare gli anziani che sono fragili e poco protetti nelle case di riposo. La pronta, o quasi, chiusura agli spostamenti e gli enormi e dolorosi, spesso mortali, sacrifici nella sanità sono riusciti a ricacciarlo al di sotto della soglia di sicurezza, l’indice Rt a meno di 1.
Sull’onda della vittoria ci siamo sentiti autorizzati al “liberi tutti” ritenendo bastevole il pensiero del Ministro della Sanità Speranza che lasciava alla responsabilità dei singoli il rispetto delle regole anti Covid. Sperando con Speranza, il Ministro, mi si passi la cacofonia, nel buon senso in particolare dei giovani.
Con il fiume di soldi trovati in “debito” abbiamo foraggiato con il bonus vacanze i consumi per tornare allegramente a “come prima” del Covid. E qui la geniale trovata del virus di attaccare i giovani. Un grafico dice che il 2 aprile l’età media dei contagi era di 68 anni; l’8 agosto è di 39!
Perché? Abbiamo mandato i nostri figli in Croazia dove nessuno porta la mascherina, neanche l’autista dell’autobus; altri casi analoghi da Spagna Grecia e Albania. A Ponza i giovani della Roma bene, detti Pariolini, hanno trasformato la movida in notti violente, risse, cori a sbeffeggiare la caserma dei Carabinieri e altro.
E noi adulti dove eravamo? Noi li abbiamo finanziati. Dov’è la responsabilità evocata dall’ingenuo Ministro Speranza?
Bella gente, che ce ne facciamo del recovery fund, tradotto in italiano sono “debito da rendere”, se arriva la seconda ondata di Mister Covid? I presupposti ci sono tutti, vedi Spagna.