Martedì 3 gennaio 2023. Considerazioni, prospettive, speranze per l’anno che viene!
- Un pensiero per Benedetto XVI. Uomo di Fede, teologo profondo che la storia ha calato nel mondo del Cardinale … e nei loschi affari finanziari. Non era pane per i suoi denti. La chiesa cerca l’unità ma fatti oscuri la costringono a una lotta immane: la pedofilia, ma anche la mondanità. La chiesa ortodossa ucraina sostiene la chiesa ortodossa russa che si è schierata con Putin nella guerra in corso. Già questo è inconcepibile. Nel monastero delle Grotte di Kiev il vicario Pavlo Lebid è soprannominato Pasha Mercedes per il suo amore per il lusso. Fa il paio con Kirill il patriarca degli ortodossi russi di cui ho più volte scritto. Quanta tristezza.- Una chicca nostrana: Grillo fonda una nuova chiesa ”La chiesa dell’altrove”, ma è tutta una farsa!- L’anno della verità per Giorgia Meloni. È arrivata al potere Innanzitutto per demerito delle opposizioni e gode di molto consenso per aver dimostrato di non essere legata alle promesse elettorali sue e dei suoi alleati ma di sapersi adattarsi alla realtà dei fatti. Se così farà io sarò dalla sua parte, perché ha capito i bisogni del Paese (per lei Nazione…). Ma nella pratica continua la staffetta iniziata da Draghi. Benvenuta draghetta!
- Navi ONG, siamo già allo scontro. Una nave soccorritrice ha salvato 41 naufraghi e strada facendo si è caricata di altri 42 salvati da una nave commerciale. Si configura così il doppio salvataggio proibito dalla nuova legge italiana? Sembra una carnevalata.
Mercoledì 4 gennaio 2023. Ogni tanto, anzi spesso, mi rifugio con la mente nei ricordi: di bambino, ragazzo, giovanotto, di uomo di famiglia e lavoro. Quando ricordi i viaggi scopro cose strane, grottesche, alcune sembrano insignificanti eppure si ripresentano. Quella che segue è proprio tipica.
Siamo a Chennay, la vecchia Madras nel sud-est dell’India, patria del cotone che da qui partiva per l’Inghilterra che lo trasformava in stoffe che rivendeva anche all’India stessa. Gandhi con il suo telaietto portatile era l’emblema della protesta contro lo sfruttamento coloniale! I mercati di Madras sono uno sfolgorio di colore delle stoffe. Qui si ordina una camicia su misura, che verrà consegnata in albergo dopo tre ore. Ho divagato…Di primo mattino partiamo per Mamallapuram. Dopo una decina di minuti visitiamo un piccolo tempio di nessuna rilevanza storica o artistica, uno dei tanti spersi nelle periferie delle grandi città annegate di baraccopoli. Qui si venerano i topi, certi sorci che scorazzano dappertutto. Di questa visita ho già fatto una descrizione in un altro scritto.
Ripartiamo e veniamo assorbiti nel traffico caotico di una larga strada dove scorrono Tuc Tuc trasbordanti merci e persone in condizioni impensabili, biciclette, camion, auto, moto, carretti trainati da umani, vacche, qualche elefante, tutti che si confrontano con campanelli, trombe, una bolgia. I due larghi marciapiedi ai lati della strada sono pieni di una folla variopinta la cui direzione di marcia è scrupolosamente sin-destra e spesso trasversale. In tutto questo marasma la criticità si presenta quando qualcuno decide di uscirne, sia esso camion o bicicletta. Molto prima del punto d’uscita l’interessato svolta innescando campanelli, tombe, spintoni, improperi nella lingua locale. Ai lati della strada un’infinita sequenza di abitazioni come enormi alveari.
In questo contesto l’episodio grottesco. Un imprevisto problema di pancia di uno di noi ci costringe a uscire dal fiume stradale: dopo il rito degli improperi guadagniamo il marciapiede. A quel punto affrontiamo i pedoni con le stesse modalità della strada. Finalmente siamo di fronte alle case. Non c’è di certo un bagno a portata di mano. C’è uno spazio libero dovuto all’abbattimento di un fabbricato, pieno di macerie. Al centro una montagnola di pietrame sulla quale era cresciuto un albero con rade foglie. Il malcapitato trovò la pace tra le trasparenze di quel rado fogliame. Intanto ai tre lati di quello spazio di ruine, donne e bambini sull’uscio delle case prospicienti e sul marciapiede se la ridevano! Il rientro nel fiume stradale altro non è stato che il rovescio dell’uscita.
Giovedì 5 gennaio 2023. Oggi una citazione raccolta per caso e trascritta su Minuterie letterarie numero 49/3.
Attualità.
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglieGiuseppe Ungaretti
Mio commento: Ogni fievole refolo d’aria è fatale.
Venerdì 6 gennaio 2023 Paradosso. Putin ordina la tregua dell’operazionie speciale, alias guerra, per festeggiare la nascita di Gesù che è il principe della Pace. Il tutto coadiuvato da Kirill, capo della chiesa ortodossa russa, che ha patrocinato la guerra salvifica degli ucraini dal nazismo. Ogni riga è una contraddizione della Pace.
Putin ha portato in questa guerra, che avrebbe dovuto durare una settimana, secondo i suoi strateghi, insufficienti truppe e mezzi. Siamo all’undicesimo mese, perciò ha buttato nella mischia 300.000 ragazzi impreparati, carne da cannone. 400 di questi giovanetti quanto mai inesperti la notte di Capodanno stavano festeggiando in una caserma in territorio di guerra. Oltre che godersela telefonavano alle loro famiglie e fidanzate. Qualche minuto dopo mezzanotte quattro missili ucraini hanno colpito la caserma e un adiacente deposito di armi, provocando un macello.
Il portavoce militare russo ha accusato i giovani stessi di aver causato la localizzazione del sito con le telefonate. Oltre la tragedia anche la beffa.
La Russia si ritiene una potenza militare primaria nel mondo e nel contempo cade in ingenuità infantili. È inconcepibile: faccio un elenco di questi errori.
– Riunire 400 reclute inesperti in una caserma in territorio ucraino, sotto gli occhi di quel popolo che da un anno vive la guerra – Costruire un deposito di armi ed esplosivi adiacente a una caserma. Durante l’ultima guerra, nel 1941, l’azienda in cui poi ho lavorato aveva un deposito di celluloide infiammabile lontano, in mezzo ad un campo – Non avere addestrato le truppe a non utilizzare i telefoni, fonte di possibili informazioni – Avere la debolezza di accusare le vittime stesse.Questa classe politica militare ha la possibilità di premere il ”pulsante atomico”. Che Dio ci aiuti!
Sabato 7 gennaio 2023. Ho trovato una rarità di archivio, non so come abbia fatto a salvarsi in 70 anni di traversie negli angoli delle case da me abitate. Si tratta di un fogliettino con una ventina di stornelli, quattro righe di ognuno, che caratterizzano burlescamente il plotone di cui ero componente durante la ferma militare nel 1952-53. Mi fu dato in custodia per quando ci saremmo ritrovati a commemorare i tempi della naia. Si fidavano di me quale depositario delle memorie collettive. Purtroppo un secondo foglietto è andato perduto. Naturalmente non ci siamo più ritrovati, venivamo da ogni angolo d’Italia. Nota: nel 1958 casualmente ho incontrato Lacedonia alla stazione di Milano, era un facchino porta valigie!
Domenica 8 gennaio 2023. L’innovazione! Oggigiorno vengono prese decisioni grazie all’innovazione, ”apporto di cose nuove”, nelle strutture dello Stato, nella sanità eccetera. Il legislatore non dovrebbe porre ostacoli alla realizzazione di tanto fondamentale obiettivo. Ogni mancanza in questa direzione è causata da distrazioni, nel qual caso, trattandosi di incompetenza, che da anni è in precipitosa ascesa, si potrebbero curare con la scolarizzazione della classe politica e del popolo tutto. Ma le mancanze avvengono anche per superficialità e ideologie che sono atteggiamenti mentali, errori storici che pagheremo cari. La cancellazione del Ministero dell’Innovazione è stato un pessimo segnale.
Lunedì 9 gennaio 2023. Il Covid in Cina. Il governo cinese ha dovuto soccombere alle proteste contro la politica del Covid zero grazie all’imposizione delle chiusure. I politici cinesi si giustificano dicendo di aver raggiunto un miglioramento sanitario sufficiente a controllare l’epidemia. Ipotesi tutt’altro che che confermata dai dati - non diffusi – e dalle notizie anche fotografiche di ospedali e crematori. È vero altresì che non era più possibile tenere bloccata l’economia cinese, con conseguenze che ricadrebbero su tutto il mondo. Il primo semestre di quest’anno sarà la cartina di tornasole riguardo questa calamità globale, il Coronavirus.