Martedì 10 gennaio 2023. Burocrazia. Tentativo per capirne qualcosa. Trattasi di un “mare magnum” inteso come grande ma anche come tavolo da pranzo dove si “magna”. Da cui deriva lo “spoils system”. E questo è il meccanismo per cui ogni parte politica che arriva al governo porta i suoi uomini al comando degli apparati burocratici a seguito del presupposto che i burocrati per definizione ostacolino la politica. L’esempio eclatante lo hanno dato i 5 Stelle sostenendo che uno vale uno, indipendentemente dalle competenze, che alla prova dei fatti ha avuto esiti disastrosi. La burocrazia dovrebbe essere fatta di persone competenti nelle specifiche materie e a maggior ragione chi ne è guida. Considerando però l’anomalia italiana dove un governo resta in carica un anno e mezzo e chi arriva alla guida non ha il tempo materiale di fare qualcosa di ponderato.
Magnifica la frase di Sabino Cassese usata per descrivere la posizione di questi dirigenti “come d’inverno sugli alberi le foglie”. La Francia per la preparazione dei burocratici ha una scuola specifica al di là della politica. L’Italia aveva al Ministero dei Trasporti e infrastrutture il genio civile a suo supporto che è stato da tempo esautorato. Forse non ubbidiva con sufficiente prontezza ai desiderata dei politici!
Mercoledì 11 gennaio 2023. Bolsonaro è in fuga dal suo paese nel quale si è tentato un colpo di stato dopo che ha perso le elezioni alla Presidenza del Brasile. Per ora si è fatto ricoverare in Florida. Evidentemente si sente in pericolo. Sembra voglia rivolgersi all’Italia per averne la cittadinanza per potersi qui rifugiare. Ritiene di poterne avere diritto sulla base che un suo trisavolo era emigrato dal Veneto. Seconto le leggi italiane ciò è possibile grazie alle aperture previste.
Ora descrivo un caso opposto. Una signora di 39 anni insegnante di sostegno per bambini dislessic, nata in Nigeria e arrivata in Italia che aveva otto mesi, ha qui fatto le scuole dall’asilo all’università. Nel tempo ha fatto richiesta della cittadinanza italiana che non ottiene in quanto non ha un certificato, che deve essere rilasciata dalla Nigeria, dove sia dichiarato che non ha commesso reati durante la sua permanenza, dalla nascita a 8 mesi, quando fu portata in Italia! Ho portato questi due esempi per dimostrare la necessità di avere nella burocrazia persone capaci e competenti per far sì che leggi preparate da politici imbelli non possano arrivare in Parlamento. Questo a sostegno di quanto scritto giorni fa.
Giovedì 12 gennaio 2023. “Rumegando”, cercare un po’ a caso, tra le molte scartoffie che ancora escono dall’oblio, ho trovato il bigliettino che noi nonni abbiamo dedicato alla Federica per la laurea di 10 anni fa. Mi sto premurando di inserirlo nel mio “diario della finestra di casa”. Aggiungo però l’obiettivo raggiunto insieme a Daniele, di cui ho molta stima e affetto, di avere una casa tutta vostra, che per noi della vecchia guardia vuol dire stabilità e famiglia nonché pronipoti! Però svelti, il tempo stringe! Baci
Cara Federica… Eppure ce l’avevo messa proprio tutta per sostenere il pregiudizio nei tuoi confronti di non essere tagliata per lo studio. Con la nonna eravamo proprio rattristati per questo. Invece con una grinta, che noi credevamo incoscienza, hai dimostrato di essere costruita con una pasta piuttosto solida. Siamo davvero contenti di esserci sbagliati, anzi siamo fieri del risultato. Ci auguriamo che utilizzerai nel modo giusto i tuoi evidenti talenti ancorandoli alla vita di tutti i giorni. Pensiamo che tu abbia vissuto con gioia questi anni, ebbene non dimenticarli mentre apri un nuovo capitolo della vita che non sarà altrettanto facile ma può, e deve, dare grandi soddisfazioni. Ti siamo vicini anche con le nostre critiche, perché ti vogliamo bene. Ti alleghiamo un pensierino per l’architetto e uno per quello che ti serve. I nonni
Tratto dal libro II, numero 75.
Venerdì 13 gennaio 2023. Covid: situazione della settimana passata 576 decessi, 84076 contagi. Un miglioramento sensibile che ci aiuta a sperare. Sempre dal mucchio di cianfrusaglie ho trovato una lettera inviata a casa, a Franca e figli, da New York nel viaggio di lavoro del 1974. lettera da Bridgeport
Sabato 14 gennaio 2023. Anche questo racconto è stato trovato tra i fondi dei cassetti e dimenticato tanto da non aver memoria del perché l’ho scritto, riguarda i miei fratelli.
Avevi dei fratelli? Che cosa ricordi di loro? Eravamo tre fratelli, due maschi e una femmina; con una decina di anni di differenza è arrivata Giannina, la quarta. Essendo il più grande per età e la seconda una femmina, c’è sempre stato un distacco tra me e loro. Ero io il riferimento per i genitori per qualsiasi compito, sembrava quasi che gli altri fossero al seguito e non coattori in famiglia. Ero io che andavo via la domenica col papà, loro a casa con la mamma. Ero io coinvolto per i lavoretti di casa, non potevo pretendere che i genitori chiedessero a loro. Anche con le vicende legate ai bombardamenti erano loro che dovevano essere accuditi, io potevo arrangiarmi, e lo facevo conscio che fosse giusto così. Negli anni giovanili questo distacco si è accentuato. Con l’età adulta invece ci siamo riavvicinati per ragioni diversi. Con mia sorella Giannina, suora, ho tenuto un contatto costante finché ha tenuto lo stato monacale e successivamente in ragione della sua cecità, via via degradata nel tempo, ho tenuto una certa vicinanza che ultimamente non sono più in grado di soddisfare data la mia età. un ricordo della zia Giannina
Con la Cicci ho mantenuto una buona frequentazione, si è sposata giovanissima, comunque molto limitata in quanto gli impegni familiari di entrambi e i miei di lavoro erano stringenti. Con Vittorio invece ci siamo molto avvicinati in età avanzata, dopo i 50 anni, anche qui a causa degli impegni lavorativi di entrambi davvero pressanti. Negli ultimi 20 anni ci siamo frequentati con affetto che è rimasto con la zia Pia dopo la morte di Vittorio. Con Vittorio la vicinanza si è rafforzata anche in seguito a particolari disgrazie che si sono abbattute su di lui, incidenti sul lavoro e la morte di Carlo, suo figlio, anche lui sul lavoro. Le disgrazie avvicinano. Ricordi sparsi
Domenica 15 gennaio 2023. Oggi, Un anno fa, è nato Mattija, il mio secondo pronipote. Oggi Mattia è una birba, bellissimo per la gioia di tutti. È stato un anno piuttosto impegnativo per Brenda e Carlo, Matti ha avuto bisogno per lungo tempo di cure particolari che oggi sono superate. Non sono mai riuscito a capire come sia possibile imparare a far crescere un figlio, specialmente il primo, visto che a noi genitori non ci è dato modo di fare esperienza propedeutica. Sono giorni pieni di ansia e preoccupazione e voi Brenda e Carlo ne avete dato testimonianza. Bravi. 15 gennaio 2023 – il compleanno di Mattija
Sempre tra le cose dimenticate ho trovato una fotografia fatta da un sacerdote, Don Sante Felici del monastero di Farneta, che mostra lo scheletro di un elefante di 2 milioni di anni fa. Eravamo a Farneta per visitare l’abbazia. Cercavo un bagno che si trovava nel vicino patronato della parrocchia. In una stanza adiacente in un armadio semi aperto c’era l’osso di una gamba di elefante, enorme. Sorpreso cercai con gli amici spiegazioni che mi furono date proprio da Don Sante. Durante le sue ricerche di paleontologo in erba, presso una cava di sabbia, scoprì lo scheletro che oggi è presso un museo fiorentino e di ciò che è rimasto nel Piccolo Museo di Farneta.
Lunedì 16 gennaio 2023. Sono trascorsi quasi cinque anni dalla morte di Vittorio, mio fratello. Per i funerale ho scritto qualche riga perché Paola le leggesse in mia vece. Io vengo preso dalle emozioni, già in altre occasioni sono stato soffocato dal pianto. Inoltre il 18 agosto del 2018 ho voluto fissare in uno scritto l’ultima degenza in ospedale tra speranze ed angustie, conclusasi con la dipartita il 25 agosto 2018. Tratto dal libro II, numero 96. Mio fratello Vittorio