diario dalla finestra di casa

23 aprile 2020, Padova

23 Aprile 2020

Giovedì. Ancora un dato in controtendenza, l’incremento contagi risale a 1,8%, contro l’1,5% precedente, in compenso scendono i decessi da 534 a 437. Continuiamo ad essere in uno stato di incertezza, quindi in ansia permanente. Fermo restando che siamo in miglioramento ma col freno tirato. Speriamo di non bruciare i freni!

Scartabellando tra le carte mi sono imbattuto in uno scritto di qualche anno fa nel quale si dibatteva sulla necessità di sostenere la crescita del PIL. Io ritengo questo assunto un feticcio e quanto succede in questi giorni ne è un aspetto. Naturalmente il gregge si accoda a chi promette di più, senza porsi alcuna domanda sulla realtà dei fatti. Per coincidenza mi sono imbattuto in una frase “i luoghi più caldi dell’inferno sono riservati a coloro che in tempi di crisi si mantengono neutrali; nei momenti di pericolo non esiste peccato più grave che l’inerzia”. Un concetto chiarito già da Dante nella Divina Commedia, Inferno canto III, 34-36:

Ed elli a me: Questo misero modo tegnon l’anime triste di coloro che visser sanza infamia e sanza lodo.

Leggi “Mi sono sbottonato”, libro secondo, numero 101. https://nonnotoni.com/2020/04/utopia/

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