La fine del Covid. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, ha dichiarato la fine della pandemia da Covid19, alias coronavirus. Sono trascorsi 1.200 giorni e pagato uno scotto di 20 milioni di morti. A tenerci comunque desti nell’ultima settimana ci sono stati 166 morti, numero costante da più di un mese. Questo ci dice che il mostro non è morto ma solo assopito, con buona pace dei novax. La pandemia ha lasciato una coda di malesseri chiamati long-Covid di cui non si conosce ancora l’entità. Anche in questo caso i novax hanno pensato bene di attribuirne la causa non tanto al Covid, bensì ai vaccini imposti a noi comuni mortali dai poteri forti, oscuri protettori delle multinazionali produttrici dei vaccini, la cui messa a punto è stata un miracolo della scienza in quanto a rapidità. In tanta tragedia l’omuncolo non ha perso l’occasione di mostrare la propria stoltezza.
Per quanto può valere esprimo il mio grazie a chi con incosciente dedizione, il coronavirus era del tutto sconosciuto, si è prodigato ad aiutare i morenti con armi impari. Ricordo i camici di protezione al contagio fatti coi sacchi di plastica delle immondizie, turni di lavoro dei sanitari fino allo sfinimento, senza pause di riposo e impossibilità di tornare alla propria casa per il timore di portare la nuova peste ai propri cari.
Ringrazio inoltre le autorità preposte alla gestione, nonostante alcune storture congenite dell’organizzazione statale, prima fra tutte le incompetenze del ceto politico malato di suo di impreparazione, che hanno reagito al nemico sconosciuto.