Lunedì 18 aprile. Covid 85 decessi e 51993 contagi. Oggi Pasquetta, il “diario” è in pausa per le festività: solo un cenno a un fatto tutto da verificare, la presenza di un laboratorio segreto della NATO nei tunnel dell’acciaieria di Mariupol! Una conturbante verità o una falsa notizia?
Martedì 19 aprile. Covid 79 decessi 18380 contagi. Dati che fanno ben sperare. La guerra è un crescendo di bombardamenti. Colpita Leopoli a pochi chilometri dalla Polonia! A Mariupol l’attacco finale per espugnare la grande acciaierie difesa da un manipolo di soldati ucraini destinati all’annientamento che coinvolgerà anche un migliaio di civili. In questo contesto di morte il battaglione russo responsabile dell’eccidio per le strade di civili è stato premiato da Putin per eroismo! Politica interna: torna alla ribalta la missione russa anti covid in Italia del 2020. Più che una missione sanitaria sembrava un azione di spionaggio. 130 i componenti, tutti i militari, di cui 30 i sanitari. Gli accordi politici tra le parti concedevano l’accesso ai russi ai nostri archivi sanitari e logistici per svolgere il loro lavoro. I nostri generali e Miozzo capo del comitato sanitario anti-covid si opposero. La lettura dell’indagine sulla vicenda mette in evidenza la dabbenaggine, l’impreparazione della politica nella gestione del fenomeno, non escludendo il coinvolgimento dei vertici in primis Conte allora Presidente del Consiglio.
Mercoledì 20 aprile. Covid 127 decessi 27214. Continua la querelle, no mascherine, però ci sono occasioni dove bisogna portarle, persino Draghi, ligio alle regole, si è contagiato. L’epidemiologa Salmaso sostiene l’areazione dei locali, in particolare in presenza di persone fragili, vecchi e malati. Mi domando come può fare un comune mortale a capire quando e se adoperare la mascherina, il distanziamento! Siamo al solito si-no-però-ma-se eccetera. Come fa un vecchietto ingobbito a fare l’analisi logica della situazione per capire se devi isolarsi, mettere la mascherina, oppure continuare? Guerra: il fronte nel sud Ucraina si dipana per 150 km; si combatte casa per casa nelle città e nelle strade si seminano mine antiuomo. I bombardamenti vanno a tappeto distruggendo ogni infrastruttura. A guerra finita il Donbass sarà un territorio bruciato e vuoto. I profughi non avranno casa e quanto indispensabile a un vivere civile. Si ripeterà l’opera di Stalin con il trasferimento dei cosacchi.Fatti di casa nostra, ennesima puntata sulla telenovela dei militari russi in missione umanitaria al tempo del covid. 130 unità con 17 grossi aerei da trasporto il tutto pagato dall’Italia per un aiuto davvero, visto che il personale era di 28 medici e 2 infermieri, i rimanenti 100 militari di accompagnamento!!! Sob!
Giovedì 21 aprile. Covid 205 decessi 99848 contagi. Come volevasi dimostrare! Questo a dimostrare il proverbio “si concede un dito e ti tolgono il braccio”. Abbiamo voluto la libertà e subito più morti e contagi. La stampa ha relegato l’evento a pagina 20 in un trafiletto oscurato della pubblicità! Altro giro in vista? Ucraina: le azioni di guerra sul territorio ristagnano mentre insistono con i bombardamenti ovunque, sembra che non sappiano quali pesci pigliare. 400 ospedali colpiti di cui 38 distrutti. I corridoi umanitari vengono istituiti e poi boicottato. In Italia imperversano i pro e i contro la fornitura di aiuti militari a chi è stato invaso e non vuole essere schiavizzato. Fioriscono ipocriti dubbi che nascondono il timore che la guerra ricada anche sul nostro ricco vivere. La domanda che ricorre più spesso è: perché ci siamo resi schiavi dei russi sul gas? Giusta domanda a cui rispondo: i nostri governanti filo russi, lega e 5stelle, erano impegnati a cancellare la povertà del popolo con il reddito di cittadinanza acquistando il gas a un buon prezzo anziché diversificare l’approvvigionamento a costi più alti. Mi auguro di aver fatto sentire il mio sarcasmo! L’orizzonte dei politici, non politici, si limita all’oggi, al massimo domattina, senza nessuna prospettiva per i nostri figli.
Venerdì 22 aprile. Covid 166 decessi 75020 contagi. Sul Corriere ho cercato le notizie di aggiornamento sulla pandemia, non le ho trovate! Se è vero sarebbe la prima volta da gennaio 2020! Sono incredulo che non ci sia spazio per informare di 166 morti, defunti che al ritmo degli ultimi 5 mesi saranno 150 mila vittime all’anno. Tante quanto al tempo senza vaccini. È una manipolazione colpevole dell’informazione. Solo sull’inserto del Corriere del Veneto ho trovato un cenno covid circa la stanchezza del personale sanitario, comunque senza i dati locali. Non so cosa pensare! Conflitto ucraino: il mondo tutto sto osservando in diretta l’assassinio di civili e militari con armi impegnate da remoto. Il soldato non è più in mimetica ma in ufficio con l’aria condizionata in jeans e polo che pigia bottoni, un tasto fra i tanti virgola, l’alfabeto, con un “via” che fa partire un tubo carico di morte che in pochi minuti colpisce, magari un ospedale, con tragiche conseguenze. Il soldat9 in jeans nel vedere sul video l’incendio provocato balza dalla sedia gridando “centro”. I colleghi sulle scrivabie adiacenti applaudono. Contemporaneamente qualcuno vicino al luogo colpito con il telefonino mette in rete la vicenda in modo che il mondo, in tempo reale, goda della prodezza del soldato in polo oppure piange i colpiti di tanta ferocia. Così è andata con affondamento dell’incrociatore Moskva!
Sabato 23 aprile. Covid 202 decessi 73212 contagi. Sulla stampa poche righe per sottolineare che le conseguenze dei contagi sono trascurabili! Io dico che rimangono i soliti 200 morti che trascurabili non sono. Sulla guerra in corso continuano attacchi e bombardamenti. Ogni giorno vengono alla luce nei luoghi abbandonati dai russi atrocità e fosse comuni, si raccolgono tristi testimonianze dei sopravvissuti. Incombe l’ombra delle prospettive uscita. Nella prima fase della pandemia avevamo la speranza del vaccino. Per la fine della guerra non c’è vaccino che tenga. Nei confronti del covid la nostra psiche si è assuefatta allo stress provocato dal pericolo cancellandolo. Ora temo che la stessa cosa succeda con la guerra, che a tanto dolore e distruzione ci adattiamo al fenomeno spostando la nostra attenzione alla ricerca dei colpevoli, che sono chiari, ma a colpevolizzare le vittime per avere irritato gli invasori. In altre parole voltare la faccia altrove. Stimolati anche dal fatto che venga compromesso il nostro benessere materiale. È evidente che il nemico punta molto sulla nostra stanchezza e sulle divisione degli attuali sostenitori dell’ Ucraina.
Domenica 24 aprile. Covid 143 decessi 70520 contagi. Perché una media di 150 morti al giorno sono uno scotto accettabile? Per salvare il sistema economico che è stato bloccato per 28 mesi dalla pandemia e oggi ancora più dalla guerra. La più alta percentuale di morti sono non vaccinati, e questi se la stanno cercando rifiutando il vaccino. Dobbiamo imparare a convivere con il coronavirus. Sul conflitto armato in corso. Qual è la ragione che ha spinto la Russia all’invasione? L’aggressività russa è dettata dal suo stato di nazione formata da 200 gruppi etnici, al tempo dell’Unione Sovietica erano molti di più, dalla condivisione di 4000 km di frontiera con la Cina e dalla Siberia che è uno spazio vuoto immenso. Fenomeni questi difficili da controllare che abbisognano di un potere centrale di formazione imperiale sostenuto da un forte apparato militare che nessuna nazione riesce da sola a contrastare. Per costringere l’orso russo entro i suoi confini deve esserci una forza. Imitare adeguata che ogni nazione occidentale da sola non ha. Ecco perciò la NATO, che ha in sé anche gli Stati Uniti, senza i quali gli europei sono insufficienti. Quando il capo dell’impero russo decide, senza motivazione alcuna, di invadere un paese, vedi Ucraina, i pacifisti nostrani si opporranno con cortei di cartelloni di cartone per fermare i carri armati invasori, sempre gli stessi di Budapest, Praga, Kiev, Cecenia e via elencando?