È il Giorno dei Lavoratori, nei tempi andati dedicato a festeggiarne il valore. Gite fuori porta, cortei sindacal-politici di contrapposte visioni del festeggiato, il lavoro, con vivaci scontri ideologici. Oggi non è rimasto nulla. Sono uscito di casa per il giornale, ovunque folla, in Prato della Valle una valanga di tendoni e acquirenti. Sulle piazze bancarelle e negozi ambulanti come un sabato qualsiasi. Mi è parso strano.
Covid: come ogni giorno i numeri, tristi, 263 decessi e 13.600 contagiati, cioè niente di nuovo. Una buona notizia, l’alpino Figliuolo ha mantenuto la promessa: 500.000 vaccinazione al giorno. Ora bisogna mantenere il ritmo. Queste sono le cose che contano, speriamo che il tutto non sia vanificato dalle premature aperture e riduzione delle cautele predicate dai falsi sacerdoti che sono alla disperata ricerca di frenare la rovinosa caduta di consensi degli elettori, 5 Stelle e Lega. Auguro loro di perdere il loro piffero incantatore in modo che le persone escano dal malefico incantamento. Ci sono parolai minori, Massimo Boldi quella mezzavignetta dei film cinepanettoni, che trova spazio in un giornale serio, Il Corriere, non so a quale titolo, che chiede l’apertura alle visite parentali nelle case di riposo. Ma ci vogliono tutti morti noi anziani?!
Continua il dibattito politico-scientifico con il coinvolgimento della magistratura, relativamente ai tamponi rapidi per il Covid-19. Anche la scienza può sbagliare. Durante la peste del 1575 il medico Mercuriale tranquillizzò il Doge veneziano sull’epidemia che portò a morte un terzo della popolazione veneziana. Oggi abbiamo ben altri organi di verifica di quanto la scienza propone. Teniamo fuori la scienza dalle beghe di Palazzo!