Siamo scesi al 2,8%. Non spiego di che cosa si tratta, i miei lettori e io lo sappiamo: R0. Un bel balzo a scendere. “Troppa grazia padre” dicevano i nostri vecchi. Non è proprio così, ma la speranza si consolida. Però si continua a sollecitare il rispetto delle regole, essenziale e inappellabile. Al di là del problema prettamente tecnico che creerebbe al sistema sanitario un ritorno all’emergenza, pensiamo ai 60 milioni di Italiani oggi chiusi in casa in quarantena a dover ricominciare da zero la reclusione.
Oggi racconto una storia vera di contagio da me scritta tempo fa. Così comincia:
Il tempo: un’attenta analisi dei ricordi colloca l’episodio nel tardo autunno del 1936 in un freddo e buio pomeriggio…
Il 13 gennaio 2019 il pensiero Novax imperversa e mi sento chiamato in causa a sottolineare l’esigenza di far tesoro della storia.
L’assurda campagna contro i vaccini messa in piedi da quella accolita di incompetenti, colpevolmente portatori di non conoscenza, guidati dal giullare Grillo e sostenuti da chi, cavalcando l’onda del consenso, ritiene che ogni cosa sia buona perché voluta dal popolo, “tirannide plebea”, ritiene di poter mettere a tacere la scienza. Trascorsi 20 giorni si legge il clamoroso voltafaccia sull’argomento vaccini da parte del padre nobile, il giullare Grillo, che riconosce la validità della scienza, espressa dagli scienziati Burioni e Silvestri.
Al di là della penosa figura il voltafaccia dimostra:
1) quanto sia manipolabile la tirannia della plebe
2) la pericolosità dei capipopolo: ricordiamoci fascismo, nazismo, comunismo, maoismo, Khmer Rossi in Cambogia
3) l’incompetenza e l’ignoranza figlia della stupidità. Esempio estremo: il transito dei camion veneti nel tunnel (che non c’è) del Brennero, citato da Toninelli ex ministro delle infrastrutture…
Cosa dirà Grillo o chi per lui alle madri i cui figli si sono ammalati perché non vaccinati? Ci sono i termini per una denuncia di istigazione a delinquere visto che ha suggerito la non protezione dei figli dall’alto della sua posizione di consenso del Popolo?
(Tirannide plebea: Chateaubriand, Corriere della Sera 10 gennaio 2018)