diario dalla finestra di casa

12 febbraio 2021

12 Febbraio 2021

L’andamento del virus non cambia, stessi contagi e decessi delle settimane precedenti. Questo dimostra che i dispositivi di contrasto alla diffusione del morbo non sono sufficienti o idonei. È tassativo individuare criteri più incisivi. Primo fra tutti sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità del momento e, contemporaneamente, predisporre ed attuare, nei contesti più critici, metodi coercitivi. La posta in gioco è troppo alta. La stampa odierna espone alcune constatazioni che mi preoccupano. 

  • Le mutazioni del virus nella forma inglese, brasiliana, sudafricana sono balzate in testa alle notizie. Pur essendo conosciute da mesi non erano state valutate con attenzione. Ora preoccupano la comunità scientifica.
  • Sulla valenza dei vaccini per alcuni, ad esempio lo Sputnik, che non trovava molta adesione nel suo paese, in primis da Putin che rimanda la vaccinazione adducendo motivi puerili. Contemporaneamente viene pubblicizzato per tutto il mondo. Perché la cosa non mi convince? Mi sembra di essere al mercato di quartiere! 
  • Sulla valenza dei vaccini e rispetto alle varianti. 
  • Il mercato nero dei vaccini, a prezzi folli. Con quale affidabilità? 
  • Da Israele, primo paese al mondo per vaccinazioni eseguite, hanno sì constatato un calo dei contagi ma non sono sufficientemente chiari altri aspetti quali il rapporto con le altre iniziative di contrasto al virus. Si devono attendere i risultati delle analisi dei dati. 


Questi appunti ci dicono quanto sia complicato elaborare strategie atte a vincere il virus. Perciò ogni sforzo e sacrificio fatto oggi, meglio se fosse stato fatto ieri, sarà ricompensato domani ampiamente. Viceversa ogni sottovalutazione del pericolo avrà ripercussioni prima sul numero dei morti e moltissimo sul piano economico.

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