Come previsto si parla di Covid-19. Ieri c’è stato un rialzo notevole di contagi, certo per i molti tamponi, seguito però anche da un aumento di decessi e ricoveri. In televisione il professor Galli era addolorato e preoccupato a dover fare il lavoro sporco della Cassandra leggendo con chiarezza e denunciando gli errori estivi e le prospettive future. Il professor Crisanti, anche lui pessimista, cerca di mitigare il disagio delle inevitabili chiusure cercando di spostarle alle feste di fine anno per minimizzare i contagi di quei giorni e negativo sulla attività scolastiche chiuse per le festività, nonché molte di quelle produttive per la stessa ragione. Evidentemente ci stiamo arrampicando sugli specchi, sono pochi gli appigli alternativi. Il capo del governo Conte dice “Se proprio si mette male sono disposto a mettere da parte ogni pregiudizio ideologico e a chiedere i soldi del Mes – quanta ipocrisia! – per far fronte al ritardo logistico sui trasporti che sono fonte primaria dei focolai e quindi tenere aperte scuole e attività produttive”.
Mi domando: cosa aspettiamo a provvedere prima che “i buoi escano dalla stalla?” Perché forse è già troppo tardi. È questo il cruccio che ho visto sul volto del professor Galli che vede gli eventi nefasti precederlo nonostante egli li preveda con chiarezza. Purtroppo le istituzioni e il popolo tutto hanno la memoria corta.
Faccio un esempio macroscopico già entrato nell’oblio. Cosa è rimasto del tanto sbandierato reddito di cittadinanza? Disse Di Maio dal balcone del palazzo Romano, di mussoliniana memoria, alla piazza plaudente: “abbiamo abbattuto la povertà”. È diventato un sussidio a pioggia, pieno di storture, senza per questo riuscire a svolgere la funzione principe per cui era stato pensato: dare un nuovo lavoro ai disoccupati. Gli unici ad aver trovato un lavoro che non c’è, ma pagato, sono i “Navigheitor” che da 2 anni aspettano a casa, pagati, di sapere cosa fare e dove! Non male come occupazione, chi paga tanta stolta incapace inerzia?
Il Ministro del Lavoro di allora, padre della legge di tanto aborto, è stato premiato nell’attuale governo con il dicastero degli Esteri. Si sarebbe meritato l’incarico a tempo determinato, per verificare se lo fa con competenza, alla custodia dell’orinatoio sotterraneo di Piazza delle Erbe! Dopo la tragica esperienza Covid nelle residenze RSA lombarde oggi leggo che nella RSA di Monza quasi tutti sono positivi, già 6 decessi. Con i soldi del Mes a giugno si sarebbe potuto dotare ogni RSA, o almeno predisporlo, un sistema di sorveglianza slegato dalle frequentazioni politiche atto a garantire un minimo di efficienza alla sicurezza. Così come si sta tentando di fare con i concorsi per i musei dando voce alla competenza. Utopia?