diario dalla finestra di casa

2 ottobre 2020

2 Ottobre 2020

Dopo giorni di sofferta attesa è opportuno soffermarsi sul covid. I contagi stanno rompendo gli argini. L’impennata era da giorni nell’aria. Il governo ha prontamente prolungato lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 quale strumento di pronto intervento se si aggrava lo stato pandemico. Il professore Burioni, epidemiologo dice: la situazione è in peggioramento. Così pure il Prof. Galli ribadisce: dobbiamo fermare tutto ciò che non è essenziale senza se e senza ma. Solo alla scuola vanno riversate risorse per aiutarla a proteggersi per continuare. Fonti della Protezione Civile sollecitano ill rispetto delle norme anti-covid. Preoccupanti sono gli assembramenti fuori dalle scuole e negli spostamenti connessi. Si dovranno intensificare i controlli e relative sanzioni. Cambiamo ora argomento, anche questo è oggetto di preoccupazione e sconcerto. È un aspetto della politica. Non tutti lo sanno e chi lo sa non lo dice, forse si vergogna! In questi giorni è in corso un bilaterale Italia-USA. Gli Stati Uniti sono rappresentati da Pompeo, laureato in ingegneria  West Point, in legge ad Harvard, imprenditore nel settore spaziale, giornalista e redattore, ex capo della CIA. L’Italia è rappresentata dal Ministro degli Esteri Di Maio, diplomato ad Avellino, venditore di bibite al San Paolo, n. d. r. lo stadio di Napoli. Confronto quanto mai impietoso! Cosa ricaveremo da questo incontro? Torniamo così al solito alla preparazione della classe politica, dovrebbe essere l’espressione dei migliori cittadini. Evidentemente se questi sono i migliori vuol dire che la SCUOLA non funziona!? A noi tutti la NON ardua sentenza.

post scriptum: quanto sto per dire è polemica, cattiveria esasperata, ma vita vissuta. A proposito di Di Maio diplomato ad Avellino, ho un gustoso aneddoto. Era il 1955, dovevo diplomarmi, avevo frequentato una scuola serale privata, la scuola serale pubblica ancora non c’era, perciò mi sarei presentato come privatista. Eravamo una ventina, ci fu consigliato di fare gli esami di stato in una città del sud, nei dintorni appunto di Avellino, perché ritenuta più “facile”. Chissà perché? Tutti aderirono meno io, non potevo farlo economicamente. Dovetti affrontare l’Istituto “Belzoni” la cui serietà era ben nota. Mi andò bene.

Volevo evidenziare la nomea delle scuole del Sud dove i voti d’eccellenza sono abbondanti rispetto alle scuole del Nord. Mi auguro per il bene della preparazione della classe politica che le cose dal 1955 siano cambiate. Gli esempi sono dubbi!

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