diario dalla finestra di casa

10 maggio 2020

10 Maggio 2020

È di nuovo domenica. Giorno di svolta, uno spartiacque. Non parlerò di pandemia che è in un momento di stallo, riprenderò domani.

Oggi per coincidenza è il mio compleanno, l’89esimo. Ma è il giorno che chiude il periodo più difficile vissuto dalla nostra famiglia, dalla sua formazione 62 anni fa: la gravissima malattia della nonna. La premessa e la tempistica sono descritte nel Libro II, numero 179 “Un anno di traversie” del 20 febbraio 2020.

https://nonnotoni.com/2020/05/un-anno-di-traversie/

Oggi si chiude con un risultato straordinario il lavoro delle sorelle che hanno salvato la vita della nonna. Dopo le dimissioni dall’ospedale del 2 marzo, in uno stato di totale incoscienza psichica e fisica, si sono attivate nella continua assistenza, giorno e notte per 69 giorni, alla ricerca di una terapia risolutiva. Nonostante le carenze del servizio sanitario, fagocitato dall’emergenza coronavirus, ma sostenute dal medico di base la dottoressa Bressan, l’hanno fatta uscire dall’incoscienza e sono riuscite a rieducarla alla mobilità e all’autonomia fisica.

Perché proprio oggi lo spartiacque? La Betti torna a Trieste dopo 78 giorni di permanenza a Padova. Quanto fatto fin qui dal sodalizio delle sorelle è stato straordinario e non so se riuscirò mai a ringraziarle adeguatamente di avermi ridato la nonna, mi ero rassegnato alla sua perdita.

Non ho altro da darvi che la mia riconoscenza e volervi bene.

Soltanto utenti registrati possono commentare.

  1. Martedi, ore 17. È dalle 8 che invio mail. Prendo una pausa e leggo un po’ di articoli nel sito, che raccontano di storie che dovrebbero risuonarmi almeno un po’ familiari, ma che sono per me così lontane. In un altro momento mi interrogherò sul perché di questa lontananza, ora non ho voglia.
    Fatto: per la prima volta la nonna ieri mi ha riconosciuto, l’ho visto nei suoi occhi che in un attimo ha visto tutti quei momenti passati insieme, che conosciamo solo io e lei, e quindi non solo mi ha visto, mi ha proprio guardato.
    Fatto: Questo spartiacque ha segnato anche la prima domenica in cui non ci siamo riuniti in una stanza virtuale molto vivace. La chiamata dei parenti della domenica.
    Mi viene da pensare, che la colpa di un amore così passivo sia forse anche mia? Eppure l’amore c’è, e davvero tanto. In un altro momento mi interrogherò anche su questo.

    L’avevano detto che sarebbe successo, giusto? una volta ritornati alla vita veloce , avremmo con facilità dimenticato e fatto a meno di quelle nuove abitudini e dolci nuovi rituali? Non lo so, mi sento di non avere molte risposte e avere anche poche domande formulate correttamente. Con questo, domenica prossima provvederò a ricordare a tutti della chiamata di famiglia.

  2. Noi vogliamo ringraziare le nostre famiglie che hanno steso una rete di supporto straordinaria, i nostri cugini per il consulto medico quotidiano e la vicinanza che ci hanno manifestato, i nostri amici per l’affetto.

    1. È stato un periodo straordinario per l’emergenza sanitaria che ci ha dato la possibilità di fare quello che abbiamo fatto. Grazie quindi anche a questo tempo sospeso, al fatto siamo stati tutti costretti a stare a casa e abbiamo così potuto dedicarci uno all’altro. In totale naturalezza. O almeno così a me è sembrato. Occhiaie a parte!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *