diario dalla finestra di casa

16 luglio 2025 – Cambiamento climatico: gli oceani salgono di livello

16 Luglio 2025

Sempre più frequentemente appaiono notizie di calamità meteoriche da ogni parte del mondo. Le popolazioni colpite sono sempre più estese. Tali fenomeni vengono conosciuti in tempo reale in ogni dove. Ma l’assoluta maggioranza degli 8 miliardi di abitanti della terra purtroppo ben poco si accorgono né al momento subiscono le conseguenze di tali calamità, perché sono subissati da esigenze diverse cui dare la precedenza. Con questo voglio dire che la gravità dell’innalzamento dei mari non è recepita con sufficiente attenzione, nonostante la scienza abbia fornito verificate informazioni quanto mai allarmanti. Forse sarebbe opportuno informare con dati reali, visibili, quasi palpabili fisicamente! 

Ho raccolto notizie: gli abitanti delle isole di San Blas, a circa un’ora di barca al largo di Panama, hanno ormai l’acqua alla gola tanto da costringere 300 famiglie del popolo Guna a trasferirsi sulla terraferma dall’isola di Gardi Sugdub. Gli isolani hanno scelto il luogo del loro nuovo insediamento nella speranza di poter mantenere viva la propria identità. Lacqua sale di 4,4 mm lanno e contemporaneamente le tempeste e lerosione delle coste conpromettono la stabilità delle abitazioni e delle attivita, prima di tutto la pesca. Dalla terraferma potranno continuare a fare i pescatori, in ogni caso ilcpntattoumano con gli abitabti coatieri gia inficiano le consuetudini isolane , in altre parolesaranno assotrbiti nella nuova comunita. Un fenomeno di emigrazione! Sto dando ogni particolare del fatto perché si abbia a capire che trasferire la popolazione Guna in terraferma richiede comunque un processo di integrazione con gli abitanti ivi presenti. Cosa succederà quando 41 milioni di isolani dei Caraibi saranno costretti a trasferirsi? E ben altre condizioni dovranno affrontare gli abitanti delle isole del Pacifico che distano migliaia di chilometri dalla terraferma, l’Australia. In questo caso la migrazione comporterà un cambiamento radicale sia materiale che culturale,da una vita in simbiosi con le onde alle coltivazioni agricole nell’entroterra australiano.

Il fenomeno dell’innalzamento del mare è accompagnato anche da un cambiamento repentino delle condizioni climatiche, che provocano tempeste sempre più rovinose coinvolgendo anche gli stati costieri, uragani sempre più gravi si abbattono causando inondazione disastrose. I paesi costieri dell’Asia prospiciente l’oceano indopacifico ne danno la misura: per il 2050, fra 26 anni, sono previste 1,2 miliardi di persone costrette a spostarsi. 

Tutto questo è il prezzo che dobbiamo pagare per aver fatto un uso improprio del pianeta Terra, nonostante l’impegno preso, spesso solo a parole, dalla comunità mondiale sulla trasformazione ecologica. 

Non sono solo ipotesi. L’analisi di quanto sopra ci consente di guardare alle previsioni della scienza sul tema con lo sguardo rivolto alla realtà. A livello planetario qui di seguito espongo alcuni dati: 

persone residenti in zone costiere con innalzamento annuale di 1,8 mm erano nel 1994 160 milioni, con innalzamento  di 4,2 all’anno saranno 260 milioni. 

Tra il 2008 e il 2016 gli spostamenti furono 21,5 milioni all’anno, nel 2020 30 milioni, nel 2022 32 milioni, entro il 2050 saranno 1,2 miliardi. 

Questi numeri sovrastano di molto le migrazioni attuali che tanto ci preoccupano… 

Quando incontro notizie di questo genere mi torna in mente un film degli anni 40 che racconta della Prima Guerra Mondiale. Amedeo Nazzari, il protagonista, dal fondo di una trincea fangoso, con una cicca spenta tra le labbra  canticchiare rassegnato: “Con la cica in bocca col goto pien soto chi toca quando la vien.” E si riferiva a sorella morte.

Unica via d’uscita alla stoltezza, incuria, avidità dell’uomo che dice di amare i propri figli a parole e di fatto pensa solo a mantenere, e magari aumentare, il suo benessere, lasciando le future generazioni, i sui figli, in balia delle sue egoistiche conquiste.

È facilissimo confrontare la negligenza per la salute del pianeta Terra con il mal di pancia dell’Italietta con il suo enorme debito pubblico: entrambi sostengono lo status quo per difendere il benessere acquisito, mettendo la testa sotto la sabbia come il più stupido degli struzzi!

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