È sempre più attuale lo stato relativo alle disparità sociali. La situazione mondiale accumula sempre di più differenza macroscopiche: l’Occidente, Europa, USA, Giappone, Corea del Sud, Australia e pochi altri, nei confronti dei paesi africani sudamericani e asiatici, godono di uno Stato Sociale ben più alto, tanto che i secondi ospitano ancora popoli affamati per cause naturali, climatiche oppure perché sottoposti ai regimi totalitari. Guardando le cose da questo punto di vista è necessario operare per migliorare lo stato di tutti. Non è facile, ma è fondamentale battersi per un cambiamento.
Dopo questa lunga premessa di buone intenzioni, si torna a guardare attorno all’orticello di casa nostra, dove persistono dolorose disparità sociali le cui cause non possono essere attribuite alle stesse calamità, di cui sopra, tra le nazioni. Quindi riporto la notiziola fornita dal giornalista Antonio Ricchio sull’attività del Consiglio regionale della Calabria che ha fatto quattro riunioni in questi primi cinque mesi del 2025. La prossima data è fissata per fine maggio. Per confronto ha riportato i dati di altre regioni: 6 in Puglia, 9 in Campania, 11 in Basilicata, 31 in Sicilia. Subito ci si chiede quanto guadagnano al mese i componenti del consiglio regionale. Il consigliere semplice, senza alcun incarico supplementare, guadagna 11.100 euro, gli altri hanno maggiorazioni fino ai 13.800 per il presidente del Palazzo regionale. I risultati di detta attività porta a un reddito pro capite per la regione Calabria di 16.370, contro i 37.978 dei veneti, che a Vicenza sale a 40.000 euro.
La struttura nazionale è uguale per tutti, le leggi sono sì uguali, però più o meno applicate. Quello che manca è la voglia di fare tutti i livelli.
Gianantonio Stella sull’argomento ha redatto un colorito articolo sul Corriere della Sera del 21 maggio. https://www.corriere.it/opinioni/25_maggio_20/consiglio-regionale-della-calabria-una-seduta-al-mese-264f920c-61c5-497b-ba9e-2fb5558dcxlk.shtml