Gennaro Sangiuliano, il ministro della Cultura del governo in carica, ha preso possesso della carica incarnando con serietà l’importanza delle competenze nella gestione della cosa pubblica. Con questa premessa ho voluto enfatizzare l’importanza della cultura e dell’istruzione.
Ebbene, il nostro Sangiuliano nello svolgimento della sua funzione è scivolato con varie uscite di ignoranza scolastica elementare, tanto che l’ho appaiato a Toninelli, ex Ministro delle Infrastrutture, che si rifaceva al pensiero dei 5 Stelle per cui una persona vale quanto l’altra, cioè siamo tutti incompetenti!
Torniamo all’ultima lectio magistralis del Sangiuliano sulla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, che si sarebbe riferito alla teoria di Galileo Galilei per definirne il percorso. Forse voleva mostrare la sua erudizione, ignorando però che Galileo era nato 72 anni dopo lo sbarco delle Caravelle di Colombo in quello che sarà il Nuovo Mondo.
Come può il massimo rappresentante della conoscenza in seno al governo a partecipare a qualche Congresso magari all’Accademia dei Lincei dove siedono le migliori menti del popolo italiano senza sentirsi ridicolo?
Sarei del parere che i partecipanti a tale Congresso dovrebbero lasciare la sala alla sua entrata per suggerire alla classe politica di riconquistare la dignità acciocché competenza e merito abbiano il rispetto dovuto.
Sono trascorse appena una decina di ore dalla stesura dello scritto di cui sopra e il Sangiuliano è riuscito a sorprendermi con una uscita a giustificazione del suo abbaglio, la cui qualità si identifica con il detto popolare “ha fatto il tacon peso del buso”!
Ha cercato di giustificare la sua infelice uscita su Colombo-Galilei elencando una lista molto nutrita di errori commessi da vari giornalisti. Dimostrando che oltre che incompetente è un tantino ciurla nel sostenere “ho sbagliato io ma anche loro, i giornalisti, sbagliano!
Non ho parole…