Spigolando tra le righe della legge di bilancio 2024 si legge: “…incremento di 83 unità di personale da inserire alle dirette dipendenze del ministro Lollobrigida e dei relativi due sottosegretari, costo un paio di milioni, al di sopra dell’attuale struttura organizzativa ma non in essa integrata. Il ministro cognato della Meloni prevede una rivoluzione alle sue funzioni tale da giustificare un simile aumento all’apice del ministero? O semplicemente vuol far sapere a tutti che “io sso io’, frase del Belli, poeta, messa in bocca ad Alberto Sordi nella veste del Marchese del Grillo.
Quanto sopra accade dopo che nel 2019 furono tagliati 345 parlamentari, pari al 36,5% del totale precedente. Il risultato di questa restrizione doveva essere un minor costo della macchina politica, che invece è rimasto inalterato. In dettaglio: alla camera un seggio costa 2 milioni 359.900 euro con un aumento di 861.559 euro rispetto al precedente. Al Senato costa 2 milioni e 465.922, con un più di 885.922 rispetto al precedente. I numeri dimostrano senza dubbio alcuno l’inesorabile voracità della casta!
Sottolineo però che cotanto disordine moral/finanziario non è solo degli attuali conduttori della cosa pubblica. Nel 2018 Renzi in una trasmissione televisiva mostrò il suo conto corrente di 15.395€, mentre nel 2014 ne aveva 21.395 dimostrando che a far politica onesta non ci si arricchisce se non c’è sotto qualche traffichino alla fiorentina. Ebbene, come giustifica il Renzi la dichiarazione dei redditi del 2022 che fu di 3 milioni 187.169 euro? Vuol dire che c’è stato qualche traffichino alla fiorentina?
L’allegato articolo di Antonio Stella che tanto mi ha colpito è ben più esaustivo dei miei appunti.
Corriere della Sera del 3 maggio 2024 pagina 34 dedicata alla “cultura”, a mo’ di sfregio…