diario dalla finestra di casa

24 maggio 2024 – Le mancate aspettative

24 Maggio 2024

L’esplosione della Scienza ha creato l’illusione di aver superato il limite di ogni aspettativa. Tre sono i confini ritenuti superati o superabili:

  • tenere sotto controllo la natura 
  • pensare che le risorse siano infinite 
  • pretendere il diritto al miglioramento, che tradotto vuol dire PIL in continuo aumento. 

Questo è quello che la massa vuole, consciamente o meno, e quindi quello che l’incapace classe politica conferma di voler fare. 

Ogni tanto viene chiamato a salvar la patria qualche uomo illuminato, Monti, Draghi, che però la massa composta dal popolo mal guidato e governanti incapaci riescono sempre ad abbattere,  riportandoci alla casella di partenza. Cerco di descrivere l’impossibilità di superare i limiti della natura: i campi Flegrei subiscono da sempre il fenomeno del bradisismo e da sempre l’uomo continua a non voler vedere. Ugual sorte spetta all’area vesuviana sulla quale abitano un milione di abitanti. Quali provvedimenti sono possibili che non siano quelli di predisporre un piano di evacuazione generale? E come si possono spostare in sicurezza un milione di persone?

Limitiamoci a parlare dei Campi Flegrei: il Rione Terra, costruito sopra la caldera, nel 1970 fu sgomberato a causa del bradisismo. Passato il pericolo il quartiere fu restaurato e rioccupato da 70.000 abitanti che ora sono costretti a dormire fuori casa a causa delle scosse telluriche. È di questi giorni che i politici per voce del ministro Musumeci recitano: “eppur lo sapevano di abitare in una zona pericolosa!”.

È incredibile la stupidità dell’affermazione: perché nel 1970 è stata ricostruita? Anche allora come oggi si sarebbe dovuta affrontare con coraggio l’impopolarità, cosa che i politici non sono in grado di fare, non hanno la statura per fare il bene del Popolo! 

Certo che affrontare il dramma del Vesuvio è tale che nessuno vorrà togliere il coperchio da quel pentolone che sobbolle nelle viscere del vulcano. Mi si passi la battuta, perché non portare governo e Parlamento ad operare su quell’area, il Rione Terra, che si sta sollevando di 2 cm al mese? 

Altro caso davvero limite lo abbiamo alla foce del Po. Sono incappato in una pubblicità di un’osteria di genuini prodotti ittici. Tra le righe leggo che quel paesino oggi è sotto il livello del mare di 7 metri a causa del prelievo di gas dal sottosuolo. Facciamo gli scongiuri, ma se dovesse cedere qualche argine a quale santo dovranno rivolgersi?

Concludo dicendo che la natura non va violentata, anche perché la mano dell’uomo è ben poca cosa di fronte di essa. 

L’altra illusoria promessa sulle risorse infinite: sono state sufficienti le bizze del petrolio degli Stati arabi nel 1973 per mandare a gambe all’aria l’economia mondiale. Un paio di anni fa la follia di Putin con la guerra in Ucraina ha fatto altrettanto. Chernobyl prima e il maremoto di Fukushima in Giappone hanno messo in discussione l’energia nucleare. 

“Del diman non v’è certezza”. L’ultima certezza che pensiamo di avere raggiunto è quella del miglioramento continuo del benessere dovuto alla crescita del PIL. Anche questa è solo una favola che poggia sul debito pubblico che in Italia è fuori controllo.

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