Diari di Viaggio diario dalla finestra di casa

Itinerari a Padova, 2007-2013

9 Febbraio 2024
  • L’oratorio di San Giorgio – 25 febbraio 2007
  • La Specola restaurata – 20 gennaio 2008
  • Un Mecenate a Padova, Alvise Cornaro – 24 febbraio 2008
  • Orto botanico – 11 maggio 2008
  • Galileo, il genio che da Padova scrutava il cielo – 1 marzo 2009
  • I luoghi del potere dalla Padova Comunale alla Padova Carrarese – 5 marzo 2012
  • Il battistero del Duomo – 13 ottobre 2012
  • Padova Underground – Salone Underground – 26 ottobre 2012
  • La Basilica di Santa Giustina – 9 novembre 2013

L’oratorio di San Giorgio – 25 febbraio 2007

L’Oratorio, adiacente alla Basilica del Santo, è sorto come cappella funeraria della famiglia Lupi di Soragna alla fine del 300. Il mirabile ciclo pittorico è dell’Altichiero. Successivamente fu affiancata dalla “scoletta”, sede della confraternita di Sant’Antonio. Entrambe hanno vissuto momenti di splendore ma anche di abbandono. L’oratorio fu usato come carcere.

La fotografia è tratta da “La Basilica del Santo di Padova”, di Vergilio Gamboso, 1991, Edizioni Messaggero, pag. 174.

Sito ufficiale: https://www.santantonio.org/it/content/oratorio-di-san-giorgio-0

La Specola restaurata – 20 gennaio 2008

Dopo la caduta dei Carraresi per mano dei veneziani, Padova e il suo territorio diventano, come il Veneto e oltre fino all’Adda, l’entroterra della Serenissima. I nobili Veneziani diversificano i loro interessi commerciali con proprietà terriere che dettero vita poi all’incantevole fenomeno delle Ville Venete, dimore di vacanza e gestione dell’agricoltura come patrimonio.

Ho vissuto gli ultimissimi anni di quel periodo che si è chiuso con la fine della Seconda Guerra Mondiale. Baroni e fittavoli, mezzadria e onoranze del contadino al Marchese. Venezia valorizzò Padova con nuove strutture, le nuove mura di cinta, palazzi.

 Tra queste l’osservatorio astronomico posto sopra la possente Torre del Castello Carrarese, la Sperlonga, per dare spazio alla scienza astronomica sull’onda della notorietà galileiana. La documentazione né da chiara testimonianza.

Museo della Specola: l’astrario

https://nonnotoni.com/wp-content/uploads/2023/04/Museo-della-Specola_lastrario.pdf

 

Un mecenate a Padova, Alvise Cornaro – 24 febbraio 2008

Visita guidata all’Odeo e alla Loggia, in allegato programma e un dettagliato piano di interventi conservativi e futuri del monumento. 

Una curiosità: i lavori sono stati eseguiti sotto la gestione dell’assessore ai beni culturali Gianni Potti, un compagno di liceo della Betti con il quale ho collaborato ai tempi dei decreti delegati.

In questo luogo operò il Beolco detto Ruzzante, attore padovano esimio. Era e rimane un angolo di città della società rinascimentale dedicato al teatro. Qui Galileo, la cui abitazione era adiacente, incontrava l’alta società e gli scienziati del tempo. Qui è ricordata la prima donna laureata al mondo, Lucrezia Cornaro.

Un simpatico ricordo, una sera d’estate, piacevolmente fresca, una folla seduta sull’erba, che ascoltava una commedia!

 

 

Orto botanico – 11 maggio 2008

L’importanza di questo monumento alla natura risale al 1545 quando fu realizzato dall’Università degli Studi di Padova per delibera della Serenissima con lo scopo di studiare le piante, in particolare quelle medicinali, le “semplici”, da cui la denominazione di Orto dei Semplici. Attraverso di esso transitarono piante di importazione di capitale importanza quali ad esempio la patata.

Questa sua antica sapienza è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. L’antico sito era ben più vasto dell’attuale e fu eroso dall’espandersi delle abitazioni in un momento di mancanza di progettazione urbanistica. È stato da poco tempo ampliato con una nuova struttura museale per lo studio di piante tropicali e subtropicali. La visita di questo luogo per il suo valore scientifico dà modo di immergersi in una natura dei mille volti diversi.

L’Orto nei secoli è stato visitato da personalità insigni: nel suo viaggio in Italia Goethe ne fu particolarmente colpito. In suo onore una palma protetta in una serra vetrata ne porta il nome.

Sito ufficiale https://www.ortobotanicopd.it/

Galileo, il genio che da Padova scrutava il cielo – 1 marzo 2009

È stato un incontro per ripercorrere il lungo e proficuo soggiorno dello scienziato presso l’Università di Padova come docente, siamo all’inizio del 1600. Fu in quel periodo che elaborò le sue teorie sull’Universo che tanto danno causarono, perché in contrasto con la chiesa,  alla sua fama: sosteneva l’eliocentricità!

Abitava nell’attuale via Galileo Galilei, non poteva avere altro nome questo luogo. La sua abitazione confinava con l’Odeo, il teatro della famiglia Veneziana dei Cornaro, luogo d’incontro di insigni scienziati e umanisti che gravitavano attorno all’Università,  spesso stranieri da tutto il mondo. Da quel focolaio prese forma l’astronomia a Padova, dando vita alla “Specola” di cui ho detto in un’altra visita. 

 

 

 

Padova, i luoghi del potere dalla Padova Comunale alla Padova Carrarese – 5 marzo 2012

Il centro del potere prende forma nel XII secolo nei luoghi del commercio e delle attività a questo legate. L’allegata documentazione, per quanto stringata, dà chiara contestualizzazione del crescere della città insieme allo sviluppo artistico di quel periodo storico oggi riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Non ho particolari memorie di questi luoghi, solo da adulto ho sentito il bisogno di conoscerli e di frequentarli.

Tuttavia ricordo molto bene che nel 1945 nei locali al piano terra del Palazzo degli Anziani, che furono depositi di sale dei tempi andati, c’era uno spaccio di alimentari aperto ai bisognosi, ed eravamo in molti, si aveva accesso, tramite un documento attestante lo stato di povertà, agli alimenti di base a prezzi calmierati.

Il battistero del Duomo – 13 ottobre 2012

Il Battistero è addossato al duomo sul lato ovest della piazza, a sud il Palazzo Vescovile e a nord il Palazzo del Monte di Pietà. L’importanza del Battistero fa sì che il monumento abbia una vita propria oltre che a far parte di un contesto. La costruzione esiste da prima del XII secolo. Quando i da Carrara lo trasformarono nel loro mausoleo chiamarono Giusto de’ Menabuoi a decorarne gli interni con il ciclo dei fatti del Cristianesimo dalla creazione del mondo. Fu Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco il Vecchio, a volere quest’opera e la sua tomba è posta su una parete.

Il recente restauro dei dipinti, completato con opere di restauro strutturale e ambientale, nonché del manto murario esterno, hanno ridato splendore al monumento. L’accompagnamento del sapere della guida ha reso ancora più avvincente la visita: i dettagli storici e tecnici completano o meglio riempiono di piacere, fanno gustare l’arte. Rivedere oggi i dettagli della documentazione mi ha fatto rivivere la visita.

Sito ufficiale https://www.battisteropadova.it/

Padova UndergroundSalone Underground – 26 ottobre 2012

Trattasi del sottosuolo del Salone del Palazzo della Ragione. È il “sotto” del “Sotto Salone”, il luogo dei negozi con preponderanza di alimentari che si sviluppa su due lunghi corridoi dove si susseguono da secoli le Botteghe, simbolo della vitalità economica della città. L’entrata ai sotterranei si trova sul pavimento del corridoio trasversale dei negozi.

Molti materiali di riporto sono stati esportati, liberando una serie di cripte ad arco che sostengono l’edificio. Anni orsono è stata rifatta la pavimentazione della vicina Piazza della Frutta, dando modo di rilevare le fondazioni di un quartiere abitativo. Da allora una parte delle cripte è visitabile. Quella foresta di pilastri ad arco sostiene il “Salon”, una delle più grandi aule sospese d’Europa. Ad ovest, tra le arcate, è stata scavata una stanza della quale non si conosce l’uso: il solo accesso è a botola e sul pavimento si intravede un acciotolato romano. Siamo molti metri di profondità dall’attuale piano campagna. Tutto il sottosuolo della città nasconde tracce della presenza umana.

Il libro “La città invisibile – Padova preromana, scavi e ricerche” edito dalla Banca Antoniana nel 2005 è una fonte di scoperte. Tre fotografie a testimonianza.

In via Gaspare Gozzi, all’interno della Zedapa, dove lavoravo, in occasione dell’ampliamento di un locale, nello scavare le fondazioni, incrociarono una serie di anfore. Sospesi i lavori le Belle Arti, preposte alla gestione di questi ritrovamenti, raccolsero documentazione e posizionamento e fecero ricoprire il tutto. Questo a conferma della presenza umana dalla notte dei tempi.

Via Ognissanti, stele funeraria con scena di viaggio agli inferi, nota come “stele di Albignasego” (IV-III sec. a. C.)

Ho abbinato a questa visita anche un’altra fatta il 12 gennaio 1997 sempre grazie alle uscite di Padova Underground. Si tratta della Chiesa di Santa Sofia, antichissima, sottoposta a un notevole restauro strutturale che ha riportato il pavimento alla quota originale, asportando quanto sovrapposto. Anche qui è stata resa visitabile la cripta.

Altro luogo diventato sotterraneo è il ponte di San Lorenzo. Ponte romano del V secolo prima di Cristo, la cui ultima arcata è stata chiusa negli anni 50 del secolo scorso con la copertura del Naviglio di Riviera dei Ponti Romani ed è diventata una strada. Quel ponte era di diverse arcate e si protraeva da quest’ultima arcata chiusa 70 anni fa verso il Canton del Gallo. Ora è visitabile a mo’ di catacomba, con l’entrata dinanzi alla libreria Feltrinelli in piazza Antenore. Era imponente, a dimostrazione dell’importanza delle vie d’acqua per l’economia del territorio. Ho trovato una fotografia In un vecchio libro illustrato che mostra la prua di un grosso barcone che sporge dal ponte a ridosso del palazzo Jacur, dietro il Bo’, l’università. In quel palazzo soggiornò Dante durante il suo lungo esilio da Firenze.

La Basilica di Santa Giustina – 9 novembre 2013

La Basilica di Santa Giustina è uno dei più notevole monumenti della città di Padova. La Santa era di nobile famiglia romana, i Vitaliani, dei primi secoli del Cristianesimo. Fu martire, con San Prosdocimo è Patrona della città. La Mole Basilicale chiude a sud il Prato della Valle e ne determina l’orizzonte. È gestita da monaci domenicali che sono figure essenziali del panorama culturale Padovano.

Con il monastero di Praglia, anch’esso domenicano, sono integrati per storia e interessi economici. I Monasteri sono depositari dell’arte di recupero di manoscritti e librari. L’annesso monastero è notevole per la sua ampiezza e importanza.  All’interno della Chiesa importanti opere d’arte, da sottolineare il Sacello di Opilione del V secolo e la tomba di San Luca apostolo. 

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