Quanto vado a dire non è un fatto eclatante bensì una normale evoluzione del Mercato del Lavoro. I cambiamenti tecnologici e le esigenze dei mercati, in particolare oggigiorno, sono mutevoli e richiedono prontezza per intuire con il dovuto anticipo le necessità future di un domani quanto mai sempre più vicino.
Pochi cenni di premessa: la cronaca comunica la chiusura di un’azienda metalmeccanica, la Molex, sorta a Padova negli anni 80 dalle ceneri della Zedapa, storica azienda padovana produttrice di minuterie metalliche presso la quale ho lavorato per 38 anni, fino alla chiusura traumatica dovuta a situazioni politico-sindacali delle quali molto ho scritto e alle quali mia figlia Rita ha dedicato una tesi di laurea.
Nella realtà la motivazione fu la mancata intuizione del cambiamento in corso nel mercato e l’incapacità di intercettare la richiesta di prodotti più evoluti. L’azienda non ha saputo o anche non ha potuto adeguarsi.
Infatti la Molex subentrata alla Zedapa ha applicato una rivoluzione strutturale, passando da 800 dipendenti a 170, potendo così adeguarsi al mercato senza il peso di una struttura faraonica. La chiusura della Zedapa per me fu particolarmente dura, sono venute a mancarmi le sicurezze e sono finito nella bolgia di un mondo del lavoro al quale non ero aduso. Forse me la sono cavata bene, o alla meno peggio, comunque con molte cicatrici.
Torniamo alla Molex. L’odierna chiusura dello stabilimento mi ha fatto rivivere i duri giorni dei primi anni 80. La disperazione degli operai rimasti sul lastrico, abbarbicati alla speranza, venduta loro dalla politica, che lo Stato si sarebbe fatto salvatore. La qualcosa non è possibile. Le storie di Alitalia e Ilva fanno testo ancora oggi. Nulla ferma il mercato, che prima o poi ti presenta il conto come la fine della Molex testimonia.
Ciò non toglie che io sia rattristato dal fatto che una classe politica sempre più incompetente sia colpevolmente cieca nella lettura degli eventi storici, i quali eventi ci chiedono con drammatica urgenza giovani attori per il domani che si fa sempre più vicino. Preparati da una scuola non di scaldabanchi ma di capaci e autorevole Maestri.
La cultura è l’unica arma che potrà guidare quel mostro invasivo che è l’intelligenza artificiale.