Ho trovato un foglio di appunti utilizzato per relazionare le attività del Perigeo nel 2007. Era il 24 novembre. Dal 1988 l’associazione culturale Perigeo: “Popoli e civiltà” passati e presenti, vicini e lontani, ha organizzato viaggi, escursioni, visite, nella nostra Padova, in Regione, in Italia e nel mondo per quel che, sempre troppo poco, avremmo voluto. Viaggiatori alla scoperta di mete insolite ma anche di itinerari locali, con cui ho condiviso esperienze davvero entusiasmanti.
Il 2007 è stato un anno un tantino difficile. La vita di ogni attività spontanea tende a invecchiare insieme ai fondatori. Per mantenerla viva abbisogna di costante attenzione, diventando una professione e imponendo un ricambio generazionale, in ogni caso una fattiva collaborazione di tutti. Quel che segue è quanto detto in quel 24 novembre 2007 in occasione della cena/assemblea di fine attività annuale.
“Eccoci a consuntivare il 2007. Anno di svolta per l’entrata di alcuni soci per l’organizzazione delle attività. Le ripetute richieste di collaborazione di Annamaria e Lucio ci hanno costretti a rimboccarci le maniche e ad entrare fattivamente in seno al Perigeo. All’inizio dell’anno molte voci, anzi sottovoci, dicevano che il Perigeo si sarebbe estinto. Alla prova del fuoco, nonostante l’inesperienza e comunque con l’aiuto dei fondatori, le cose non sono andate proprio male.
Il viaggio nel Salento con Massari, sempre alle prese col cellulare per fare coincidere i tempi, è stato ben fatto. Piacenza e il Natisone con Citran, grazie alla oculata scelta dei collaboratori, sono andate alla grande. I Cimbri con Rosa e Venezia-Santi Giovanni e Paolo con Pasquato hanno completato il quadro. Per ultimo l’Armenia, in mano alla vecchia guardia, è stato un successo scontato. Quindi un grazie di cuore a chi ci ha dato modo di gustare i viaggi, e a chi se ne è fatto carico per la prima volta.
Ritengo però che molto merito vada attribuito alla segreteria di Rossella e Annarosa. Insieme al Consiglio c’è stato un buon affiatamento, tanto da farmi sentire un po’ abusivo, non riesco a contribuire come dovrei. Comunque grazie che siamo stati insieme e vi assicuro che l’anno prossimo è stato pensato tenendo conto, per quanto possibile, di chi ha voluto dare suggerimenti. Tutti dovremmo sentirci impegnati a far girare le cose per il verso giusto, anche criticando quando qualcosa non va, per darci modo di migliorare.
Alberto ci invita a dare materiali, i più diversi, per la formulazione del giornalino, strumento di legame tra noi. Un sentito augurio di buone feste di fine anno”.