Nel febbraio del 2006 siamo in viaggio sull’altipiano del Deccan, al centro dell’India. La descrizione completa si trova al numero 124 dei miei scritti. 19 luglio 2020 – India, Tamil Nadu
In questo raccontino dirò di un curioso fatterello. Nella città di Kolhpur visitiamo tra gli altri il tempio di Mahallakshmi dove c’era il mercato di sculture lignee. Tra queste alcune erano in legno di sandalo profumato. Come al solito si dà il via alla trattativa levantina sul prezzo di due statuine, di cui l’allegata fotografia. Durante la visita alla stanza sacrario che ospita Nandi, il Toro sacro, a cui le donne sussurrano nell’orecchio la preghiera per essere feconde con profonda credenza. Il tutto sguazzando tra latte, olio e fiori colati sul corpo del Toro.
Un monaco indù mi vede in mano le statuine e si presta ad istruirmi sull’uso del legno di sandalo per guarire le storte degli arti. Si deve grattare la statuina per ricavarne una farina/segatura con la quale fare degli impacchi sulle parti lesionate. Il tutto per poche rupie. Lo fanno con la piena convenzione del risultato!
Toni Schiavon, “Le statuine guaritrici”, “Minuterie Letterarie”, pagina 62