A proposito di Torri…
Nel mio scritto numero 124 descrivo il viaggio in Tamil Nadu, India. A un certo punto leggo: “In attesa del volo per Chennay, l’antica Madras, abbiamo fatto un’escursione sulla collina di Malabar, dalla quale si domina la città di Mumbay, l’ex Bombay, nonché l’ampio golfo e il porto. Nella guida turistica si fa cenno alle Torri del silenzio, sulle quali vengono esposti i cadavere di persone di etnia Parsi per essere scarnificati dai corvi”.
Pensavo fosse un retaggio del passato attualmente superato. A riportarmi al presente è bastato vedere stormi di corvi appollaiati sui rami degli alberi. Allego una foto.Al di là della recinzione si intravedevano le torri. L’insolita procedura sepolcrale era evidentemente ancora in uso. A giustificazione o meglio a chiarimento dovrebbe bastare l’attribuzione di “Incredibile India”!
Certo che vedere questo rito svolgersi in centro della città più importante di una delle nazioni più grandi del mondo è incomprensibile! Potrei capire riti inusuali nelle foreste del Borneo o nel Mato grosso…
A consentire ulteriori perplessità è l’etnia, i Parsi, che comprende un numero modesto di persone che però detengono il potere nel mondo degli affari. Sono perplesso!
Toni Schiavon, “Le torri del silenzio”, “Minuterie Letterarie”, pagina 77