diario dalla finestra di casa

14 settembre 2023 – Partecipo dunque Esisto…

14 Settembre 2023

Da quando leggo, e lo faccio da sempre, suddivido le letture in piacevoli perché leggere e corrispondenti alla voglia di esternarsi dal mondo reale, come la fantascienza o quelle sentimentali. Le letture che mi affascinano sono la storia, il trascorso dell’uomo e la sua evoluzione, i grandi classici che descrivono l’umano nel suo esistere.

Quando ho cominciato “L’età della resilienza” di Jeremy Rifkin l’ho subito ritenuto essenziale, anche se faticoso. Non sarà facile da leggere. Sono arrivato ad un terzo dell’opera e mi ritrovo a rileggere interi capitoli, tanto che ho deciso di ricominciare dall’inizio. Comunque confermandomi di doverlo leggere ad ogni costo. 

Scopro che il futuro dell’uomo non sta nelle nostre mani ma può essere in balia di eventi che esulano dalla nostra volontà. In questo contesto, già incerto di suo, l’uomo ci aggiunge la sua cecità a non voler vedere i danni che provoca con il suo volere “tutto e subito”. Stiamo consumando l’energia che la Terra ha accumulato in milioni di anni: il carbonio sotto forma solida, il carbone liquida, il petrolio, gassosa, il gas. Nonché lo strato fertile del terreno con l’agricoltura intensiva. Un anticipo di questa catastrofe la terra l’ha vissuto 60 milioni di anni fa, con la scomparsa dei dinosauri! 

Il nostro tempo ricco di scienza ci consente di realizzare sogni stupendi, ci dice però anche che c’è il rischio di pagare un duro prezzo. Noi non ascoltiamo la voce di Lucignolo che ci redarguisce! Pensiamo che l’efficienza, l’aumento del PIL, siano l’obiettivo principe per il nostro benessere ma è bastata una bestiolina, il Covid, per mettere tutto in discussione. Ci sono fenomeni molto subdoli che possono spazzarci dall’universo. L’intelligenza artificiale può essere uno di questi. Il GPS, sistema nervoso del nostro vivere, usato come guida topografica ne è esempio. Io non l’ho vissuto perciò non ne soffro il contagio. Le mie figlie mi portano in giro in auto, programmano l’obiettivo e seguono una vocina che dice gira di qua gira di là e zac siamo arrivati. L’autore racconta un aneddoto: stava andando a far visita ad amici e si mise in moto in auto. Dopo un po’ si trovò incerto sul percorso, si accorse di aver dimenticato il GPS, si guardò intorno e si accorse di aver perso la tramontana. L’uso dell’intelligenza artificiale aveva spento il suo cervello impedendogli di memorizzare i punti di riferimento spaziali. “Ci pensa il Grande Fratello”.

Questo insignificante fatterello ci fa ipotizzare infinite altre applicazioni che tolgono l’uomo l’autonomia, con la possibilità di sbagliare, e di essere! “Partecipo dunque Esisto”…

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