Di male in male dell’istinto umano. La scoperta delle letture.
Nel 1504 i reali di Spagna, la cui cristianissima Isabella fu di supporto a Cristoforo Colombo alla scoperta del nuovo mondo, si posero Il problema morale sulla compatibilità con la legge umana e divina di espropriare e ridurre in schiavitù i nativi delle Americhe. L’incarico fu dato a filosofi e giuristi, naturalmente componenti della chiesa, che dopo lunghe elaborazioni conclusero con il seguente giudizio: “In natura esistono uomini meno capaci destinati a diventare schiavi”. Ferma restando la fratellanza umana e la figliolanza divina.
Tra il 1500 e il 1800 morirono 50 milioni di nativi a causa dei conquistadores e delle malattie da loro portate in popolazioni non protette dal semplice raffreddore, dal vaiolo, dal morbillo e via elencando. Nel 1500 i nativi delle Americhe erano 75 milioni. Questa fu una tragica “sostituzione etnica” che gli Europei fecero a spese degli Amerindi e ora ne temono le conseguenze a parti invertite.
Forse noi occidentali, seguiti da cinesi e indiani, forti dell’armamento nucleare, riteniamo di essere più umani degli altri umani, parafrasando “La fattoria degli animali” dove i maiali erano sì animali, come tutti nella comunità cooperativistica tra loro costituita, ma lo erano un tantino di più, tanto da arrogarsi il diritto di comando.
Sicuramente al Lollobrigida è sfuggito questo testo sapienziale ben elaborato da Orwell, dove la rivolta dei sudditi contro l’uomo oppressore fu spodestato e sostituito da una gestione comunitaria dei beni comuni cadendo sotto le zampe dei porci, alias Lollobrigida!
Comunque niente di personale, è solo questione di deduzioni storiche a cui la scuola ha deciso di non far memoria a seguito delle preoccupazioni degli anni 1968-78 con la conquista delle nuove libertà!