diario dalla finestra di casa

15 maggio 2023 – Lavorare più a lungo?!

15 Maggio 2023

Sul Corsera odierno alla pagina 19 qui allegata i numeri oggettivi dello stato di fatto.

Nel mio diario voglio rimanga traccia di un fatto sociale allarmante. La nostra vita, come quella di ogni altro essere vivente, animale e vegetale, è condizionata dall’ambiente e per noi umani anche dalle conseguenze della nostra intelligenza, che ci consente di cambiare il nostro modo di vivere e di adattarci. L’esempio più eclatante è la durata media della vita di noi umani. Solo un secolo fa eravamo al limite di 50 anni, per cui ben pochi erano gli anni utili all’attività lavorativa e creativa. Così come il numero totale della popolazione mondiale è passato da 4 miliardi agli attuali 8,5. Tutto ciò grazie alla scienza, stimolata purtroppo anche dagli eventi bellici, che ha prodotto alcuni salvavita e condizioni tecnologiche nella produzione di cibo tali da consentire lo sviluppo di cui sopra. Questo meccanismo di miglioramento generalizzato ci ha portato a credere di aver messo in atto il moto perpetuo, prosaicamente chiamato PIL, uno sviluppo a moltiplicatore crescente realizzato ciecamente sfruttando l’equilibrio naturale della terra.

L’innalzamento della temperatura del globo sta diventando un incubo di cui non prendiamo atto, non tanto perché non ci siano mai stati fatti catastrofici sulla terra, l’estinzione dei dinosauri ne è la prova, ma cio è avvenuto durante ere geologiche, in milioni di anni, e non nel giro di alcune decine. Altresì la presenza dell’uomo sulla terra si conta da qualche milione di anni, non abbiamo un passato sufficiente a cui fare riferimento. Forse siamo solo un soffio meteorico fragile e breve!

Torniamo ora al tema. Abbiamo raggiunto uno stato di benessere che vogliamo mantenere e questo è sostenuto da una certa politica e dall’egoismo di volere tutto e subito, rompendo l’equilibrio tempo lavoro-tempo del godimento. Si è cominciato a erodere il tempo lavoro anticipando i pensionamenti e con una pletora di concessioni connesse, e contemporaneamente l’allungamento della vita a 84 anni di media, la denatalità, il rifiuto di importare manodopera attiva, cioè i migranti, ha fatto saltare il banco.

La politica dell’oggi per domani costretta per ragioni elettorali ci porterà fatalmente alla regressione. C’è una legge di fisica assoluta che dice “nulla si crea né si distrugge” secondo regole inappellabili. I miei nipoti godranno nella lunga vita che sto vivendo io o soffriranno a causa della mia cecità? 

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