Martedì 7 marzo 2023. Giorni fa ho avuto notizia che avrei avuto in visita tre tecnici di un industria lombarda, per visionare uno studio sulla lavorazione di minuterie metalliche della quale mi sono occupato in tutto il mio percorso lavorativo dal 1946 al 2016. Tali studi sono stati conclusi in questi ultimi anni. La visita mi ha particolarmente gratificato. Ora sono un tantino in ansia per farne una presentazione al meglio. In questo lavoro la Betti ha avuto un ruolo fondamentale nel coordinare il percorso illustrativo e mi aiuterà in questi giorni. La Rita ha ritenuto di divulgare l’evento nel gruppo WhatsApp “I cugini del mondo” con uno scritto molto di parte:
Come voi sapete il nonno non si limita a scrivere il blog, a fare resoconti dettagliati sul Covid e dintorni, analisi politiche ed economiche, nonché racconti di viaggi e ricordi di tutta la sua vita peraltro lunghissima, e di questo lo ringraziamo, ma… e qui viene il bello, ha continuato a lavorare per il suo lavoro, studiando e progettando sistemi e modalità per risparmiare materiale e ottimizzare gli stampi dei suoi bottoni! Giovedì vengono a trovarlo dei tecnici lombardi per salutarlo e lui prontamente, con l’aiuto indispensabile di Betti, senza la quale non avrebbe potuto scrivere i risultati della sua ricerca, presenterà i risultati del suo lavoro. E speriamo che possano tornare utili alle aziende del settore. Quindi un grande in bocca al lupo al nonno, crepi il lupo, e teniamo le dita incrociate tutti!
La Paola dice stupendo, grazie papà, bravissimo. La Fede dice in bocca al lupo e ne approfitta per prenotarsi una colazione collettiva al bar domenica. Emma da lontano plaude, Claudio, Marina batte le mani. Io godo a tanto clamore. Ora però bisogna mettersi al lavoro. Queste avventure fanno da contraltare alla monotonia del mal di schiena!
Mercoledì 8 marzo 2023. Un lettore del Corriere della Sera scrive: non c’è dubbio nel voler condannare ogni minimo rigurgito di ideologia nazifascista, meglio esagerare in questo caso piuttosto che sottacere per il quieto vivere. Ma cosa facciamo per evidenziare il cancro dell’ideologia comunista che impera nel Nord Corea, che tanti massacri ha provocato con la repressione serba nella ex Jugoslavia, nel regime dispotico cinese, e per ultima, ma non meno grave, la gratuita guerra della Russia, culla di quella ideologia nefasta, alla sorella Ucraina che da quel regime ha voluto riscattarsi? Che il ciel ci aiuti! Mi fermo qui, devo dedicarmi alla preparazione dell’evento previsto per domani di cui ho scritto ieri.
Giovedì 9 marzo 2023. Covid dell’ultima settimana: 216 decessi, 23.988 nuovi contagi. RT è in risalita a 0,97, il limite massimo è uguale a 1. Al di sopra di questo limite il contagio entra nell’andamento di crescita!
Oggi è il giorno dell’incontro con i tecnici di cui ho detto ieri e l’altro ieri. Ritengo di essermi preparato adeguatamente sintetizzando più di un migliaio di ore di ricerche fatte, di misure centesimali, di pesatura a microgrammi, sezionatura di articoli e di strisce, i processi di realizzazione degli articoli stessi. Il tutto ridotto a una paginetta di obiettivi realizzati. Visionati alcuni esempi tra migliaia di pagine scritte di rilievi e di elaborazioni. Ritengo di aver centrato il segno nei punti chiave, portando esempi reali dagli assunti di ogni problema, ho riportato alla memoria fatti tecnici sui quali si era intervenuti anni fa, proprio con uno dei presenti all’incontro, che avevo inserito nelle ricerche come esempi. L’incontro si è concluso con l’impegno di reincontrarsi anche con un altro tecnico per approfondire le tematiche.
Nota: per quanto sorprendente questa ricerca ha mostrato incongruenze dovuta a consuetudine innate già agli inizi del secolo scorso e perpetrate fino ad oggi. Le ho trovate negli anni 70 negli Stati Uniti, ancora oggi in Veneto, in Toscana e Lombardia, Germania e Francia, India e Taiwan. In quest’ultima c’è una fabbrica di stampi di una precisione meccanica millesimale ma con una tecnologia di imbutitura degli anni 40 del secolo scorso a Padova. Quanto detto è documentato. A conferma, qualche anno fa un’azienda a cui davo consulenze ha chiesto in rete il progetto per un rivetto tubolare che ha avuto una pronta risposta, di cui ho copia, che riporta le deficienze di cui sopra.
Venerdì 10 marzo 2023. Ai commenti della giornata di ieri ci ha pensato la Rita, esprimendoli dal suo punto di vista che ben sappiamo quanto sono di parte! Scrivendo su WhatsApp dice:
Ecco il risultato dell’incontro tra il nonno e i tecnici in visita. Avevamo pensato: E se vengono solo per salutare il nonno?”. Dubbio fugato all’arrivo degli ospiti che hanno subito iniziato a parlare di lavoro. Il nonno che di solito fatica a stare in piedi, brontola che ha male qua e là, ieri è stato perfetto. Si è immerso in quel suo mondo di stampi e bottoni e ha parlato per due ore e gli altri ad ascoltare. Hanno fotografato i testi della ricerca e hanno ipotizzato una lezione ai dipendenti. In ogni caso di rivedersi tra un paio di mesi anche con il capo officina per approfondire i temi. Caro nonno, caro papà, se pensavi di essere in pensione ti sei sbagliato, qua abbiamo un’altra vita di lavoro, stavolta come insegnante. Grazie per gli insegnamenti che ci continui a dare con caparbietà e tenacia e volontà di arrivare sempre più in là.
WhatsApp plaude!
Sabato 11 marzo 2023. Facendo riferimento ai tre scritti dei giorni precedenti mi sono ricordato quanto fossero cristallizzate le consuetudini, del “si è sempre fatto così” degli operai anziani nei riguardi di noi ragazzi degli anni 40-50. Un paio di aneddoti. Un mio coetaneo di infanzia, con il quale sono ancora in contatto, lavorava nello stesso reparto dove lavoravo io, con un capo squadra diverso, questi era un omino piccolo di statura pieno di prepotenza e saccenza. Quando voleva punire il mio amico, che era alto, faceva cadere un oggetto e quando il ragazzo si chinava lo schiaffeggiava. Sotto la guida di questo personaggio c’era un operaio anziano di nome Walter che mi aveva in simpatia. Questa premessa per dire quanto fosse difficile scalfire i detentori del “si è sempre fatto così”. Il Walter era in difficoltà con uno stampo di imbutitura, “il braccialetto” era l’articolo. Questi aveva sentito parlare delle mie idee sul tema e mi interpellò. Feci notare che il problema non era risolvibile con le metodologie correnti per l’evidente insufficienza di resistenza dei punzoni, o meglio di una parte di loro. Si doveva spostare lo sforzo sui punzoni più solidi scaricando i punzoni più deboli. Applicò tale concetto e il risultato positivo si compì.
L’onestà professionale del Walter, che attribuì il merito al mio consiglio, fece sì che la direzione aziendale prendesse seriamente in considerazione le mie proposte presentate precedentemente. Da questo momento è cominciata l’applicazione e sviluppo dell’idea primigenia. La striscia dell’articolo “braccialetto” si trova sul piatto 10 striscia 12 dell’archivio strisce. È stata una cavalcata durata 60 anni, spesso, metaforicamente, su terreni impervi.
Domenica 12 marzo 2023. Ho fatto un sogno. La Meloni si è dimenticata di rendere cordoglio ai naufraghi di Cutro. Per riparare lo sgarbo porta il Consiglio dei Ministri in quel piccolo paesino della Costa Crotonese e qui emana la legge esemplare contro gli scafisti irregolari con 30 anni di carcere. Ancora una volta dimentica di rendere la vicinanza delle istituzioni, un fiore sulla bare, una mano ai superstiti. Ci ha dovuto pensare Mattarella!
La Meloni torna nella capitale per impegni istituzionali tra i quali il karaoke per il compleanno di Salvini con Berlusconi. Sto divagando, il mio tema sono i migranti la cui soluzione sembra sia punire gli scafisti. Già mi immagino una moltitudine di arresti per i quali dovremo costruire un bel po’ di carceri con i fondi del PNRR. Europa permettendo. Mi sono però chiesto, chi prende gli scafisti? I governi della Costa Meridionale del Mediterraneo da Gibilterra a Tripoli nell’antica Fenicia, e la costa meridionale della Turchia da cui è partita l’imbarcazione naufragata a Cutro per la quale l’Europa ha pagato fior di miliardi per garantirne la impenetrabilità! Assodato che questa soluzione non è percorribile, il nostro governo, questo è il mio sogno, invia un plotone in esplorazione di carabinieri in borghese sulle spiagge della Cirenaica per individuare gli scafisti e arrestarli e condannarli ai fatidici trent’anni. Sul posto i carabinieri in borghese non trovano associazioni, comunità, organizzazioni con dati demografici di scafisti né notizie in rete. Interpellano la popolazione, pescatori, un muro di silenzio. La faccenda si fa seria. Il comandante del plotone avvisa Roma nella persona di Salvini che subito invia un plotone di carabinieri leghisti ben più affidabili. L’esito non cambia. Salvo far notare che anche a voler coprire con un uomo un chilometro di costa ci vogliono 7000 uomini per turno, 21.000 al giorno a cui aggiungere le ferie dovute, la quota malattia, festività, assenze giustificate e non, la logistica alimentare, del riposo, luoghi di svago cinema, teatri, impianti sportivi, famiglie al seguito eccetera. Sempre con i fondi del PNRR, Europa permettendo. Crosetto, Ministro della Difesa, ripropone il servizio di leva dei diciottenni che trovano così un impiego.
Mi sveglio e vado in bagno. E riprendo a sognare e subito mi appare una fiumana di migranti via terra che premono sulla frontiera da Cadibona a Muggia sul crinale delle Alpi da coprire di filo spinato elettrificato. E qui si presenta il problema con la Brambilla della Protezione Animali, con Schengen sulla libertà di movimento in Europa. Ci penseremo! Mi sveglio di soprassalto e mi chiedo se sto impazzendo! Forse il karaoke era solo un’inverzione del mio subconscio prevenuto contro il governo. Invece no, ho guardato su Google e c’è!
Forse evitare, all’indomani di un naufragio con più di 70 annegati, al karaoke di cantare una canzone che parla di un annegamento. Mi pare proprio di cattivo gusto!
Lunedì 13 marzo 2023. Oggi diamo spazio a Mattija. Siamo stati in video una buona mezz’ora per vedere le sue prodezze. Gattona rapido e sicuro e protesta quanto si tenta di dargli una direzione, vuole libertà di scelta. La sua meta preferita è l’armadietto di deposito dei cartoni del latte e bibite che tira fuori e sparpaglia in giro, altro interesse è aprire e chiudere l’anta della porta, quando gli sbatte addosso si sposta e ricomincia. Nel suo box trova una cassetta che ritrasmette musica, quando finisce protesta. Girovagando è facile che sbatta il naso contro un qualche ostacolo perciò si arrabbia. Sul seggiolone stava mangiando una fetta di pane con la quale si riempiva la bocca. Finché mastica butta a terra pezzi di pane, li guarda cadere uno vicino all’altro. Sono operazioni fatte di proposito a suo gusto. Quando ci vede sul video ride e batte le mani. Uno spasso. Ho chiesto a Carlo come fanno con la lingua in quanto lui lì parla in italiano, Brenda in maltese e all’asilo olandese. È stato loro assicurato che non è un problema, acquisisce contemporaneamente le tre lingue che saranno per lui madrelingua. Sorprendente.