Martedì 14 febbraio 2023. Purtroppo continuo a essere una Cassandra, non resisto al fascino perverso di rilevare contraddizioni sull’operato dei politici, quelli di oggi come quelli di ieri, gli altri. La più eclatante è la dichiarazione di Berlusconi, infame, che accusa Zelensky di aver costretto Putin a reagire all’attacco ucraino al Donbass. La notizia è due volte falsa, Putin ha invaso l’Ucraina a fronte di nessun attacco. Secondo, il Donbass, come la Crimea, é territorio ucraino del quale la Russia si è impossessata ingiustamente e per questo condannata dal consesso delle Nazioni Unite. Quanto sopra è più che sufficiente a sbugiardare Berlusconi, ma il lato più grave è che ha dichiarato sbagliato l’atto del governo, di cui fa parte, di aiutare l’Ucraina contro i russi. Agli occhi del mondo siamo un governo per burla. Gli sgarbi che subiamo in Europa sono la ovvia conseguenza. Macron e Schulz che non invitano la Meloni?!!!! Non siamo in grado di tenere il passo con Germania e Francia. La Germania non ha debito pubblico perciò aiuta le sue aziende nella crisi energetica, noi non lo possiamo fare, non ci sono soldi, vorremmo che lo facesse l’Europa con i soldi della comunità! È ridicolo. Solo un esempio: la Germania in un anno ha attivato sei rigassificatori per superare la dipendenza dal gas russo. Noi stiamo tentando di avviarne uno a Piombino, ma la città non vuole con mille scuse, una delle quali è il colore dell’officina che è stata subito ridipinta inutilmente. Ci siamo impegnati a mettere in concorrenza i beni demaniali, oggi affittati a canoni inconsistenti e per ragioni elettorali continuiamo a rimandare. Quale affidabilità raccogliamo?
Mercoledì 15 febbraio. Qualche giorno fa è apparsa sulla stampa una notizia sensazionale quanto mai macraba, preludio del ripetersi o comunque evocare la “soluzione finale”. Uno studioso giapponese, non so se incautamento o provocatoriamente, suggerì di risolvere il problema dell’invecchiamento della società del sol levante, la più longeva del mondo, a mio parere dato quanto mai positivo, da lui invece ritenuto insostenibile sul piano economico, introducendo il suicidio per raggiunti limiti di età! Così come il harakiri era soluzione all’onore offeso del Samurai. Lo studiiso aveva successivamente mitigato la proposta ma sostanzialmente confermato il concetto. Subito mi è venuta in mente la vecchia nonna che viveva nell’igloo con la famiglia esquimese ridotta dall’età a stare accucciata a masticare pelle di foca per renderle vestibilità. Neanche questo lavoro lo faceva bene in quanto i denti erano consunti dall’uso. In un momento di carestia decise, la vecchina, essere giunto il momento di far posto alla vita dei nipoti. Si svestì e uscì nella notte polare seguita dallo sguardo triste dei familiari. La situazione era di vita o di morte; non credo che l’economia nipponica sia sul punto di giustificare tale estremo sacrificio. Penso invece che sotto sotto, inconsciamente forse, sia l’idea malsana che sfociò poi nella Shoah. Il nazismo, fautore della razza pure, biondi, alti, forti, decisi, prima di inventare la soluzione finale per gli ebrei, iniziò con eliminare i portatori di handicap mentali e fisici, omosessuali, quindi popolazioni nomadi zingari, Sint. L’anziano per autonomasia è handicappato, rientra a pieno titolo nella fattispecie nazista. Sono idee che trovarono spazio anche nell’antichità, la rupe Tarpea nell’antica Roma, l’abbandono dell’infante non sano nei boschi in pasto ai lupi a Sparta, in quel tempo prima sede della democrazia ad Atene. Siamo al gioco dell’oca, torniamo alla casella di partenza. La legge della giungla. Credo che se nelle scuole la storia fosse cosa viva aiuterebbe a evitare gli errori del passato.
Giovedì 16 febbraio. Da qualche tempo sulla stampa gira la parola metaverso. Alla parola avatar ho trovato spiegazione solo poco tempo fa, sono lento a capire, attraverso un film che era al vertice della popolarità. Si trattava di fantascienza, genere avvincente che fa sognare perché irreale. Ora siamo al metaverso che così ho capito sia: raccoglie dati biomedici sulle persone, mano, volto, retina, iride, timbro vocale, movimenti della persona insieme alle attività lavoro, famiglia, vacanze, intimità, colpe e quant’altro. Così facendo quell’individuo potrà essere ricattabile. È la perfetta realizzazione di quella società che Orwell aveva ideato con il suo romanzo “1984”. Se a tutto questo aabbini l’intelligenza artificiale saremo instradati su un binario unidirezionale ben recintato da filo spinato a che non ci siano ripensamenti o dubbi! Si ripropone il grido del poeta Settecento anni fa: “Libertà va cercando, ch’è si cara come sa chi per lei vita rifiuta”. Dobbiamo scendere all’inferno per uscirne purificati!
Venerdì 17 febbraio 2023. Ho fra le mani un ritaglio di giornale ingiallito dal tempo, non datato, con una notizia che mi aveva colpito e perciò archiviata per quando sarei stato anziano. È un tema dall’evo dei tempi. La “trappola dell’uguaglianza”. Che porta la domanda: è possibile? Ritengo sia una situazione auspicabile ma non possibile. La competizione è il motore del progresso, la vita stessa della specie si spegnerebbe, annullandosi. Penso superfluo soffermarmi su questo assioma. Il mondo animale e vegetale è in continua competizione, nel mondo non senziente, animale e vegetale, il limite è a oltranza, vita mea mos tua. L’uomo invece dai primordi ha capito l’utilità di fare società, non solo per ragioni di utilità reciproca, ma anche per una tensione spirituale la cui espressione è l’arte. Allora qual è il limite per cui la disuguaglianza insita diventa sopruso?! Su quel pezzo di giornale ho trovato un ragionamento ricavato da un esempio: in una società il gruppo che chiamerò povero guadagna 15.000 euro, quello ricco 150.000 euro, 10 volte tanto. Con l’economia positiva progrediscono pertanto i poveri guadagnando 45 mila euro, tre volte di più; i ricchi seicentomila euro, quattro volte di più. In questo caso lo sviluppo è positivo? Oppure ho visto che la disuguaglianza è aumentata? Ora facciamo il ragionamento inverso: l’economia crolla. I poveri guadagnano 7500€, il 50% in meno, i ricchi guadagnano 15.000€, il 90% in meno. La disuguaglianza è diminuita da 10 a 1 ad un rapporto di 2 a 1. Pertanto si tratta di una parificazione al ribasso che danneggia tutti. Per cui la giusta via non va misurata sulle disuguaglianze bensì sui valori di benessere della società. Su questa tematica il secolo scorso ha partorito il comunismo che altro non è stato che l’applicazione dell’esempio secondo che portò i paesi che lo hanno adottato allo sfacelo aprendo le porte alle oligarchie, i nuovi Zar o Mandarini, e allo spegnersi della libertà. È successo quello che ha ben descritto Orwell nel suo “La fattoria degli animali” dove gli animali sono per la costituzione tutti uguali salvo alcuni, i maiali, che sono più uguali degli altri, perciò portatori di più diritti! Concludo dicendo di non avere soluzioni in tasca. Solo la speranza che la lacculturazione, innanzitutto morale, sia una possibile strada da percorrere.
Sabato 18 febbraio 2023. Covid. Settimanale 9-16 febbraio: 299 decessi 28.354 nuovi contagi. Si procede con il solito tran tran, visto che non si riesce a fare di meglio. Mancano milioni di non vaccinati e più ancora chi non ha fatto la quarta e quinta dose di richiamo. Conseguentemente a ciò si dovranno buttare al macero milioni di dosi che andranno a scadere. Tanto già paga Pantalone, cioè io ligio alle regole! Oggi ci diletteremo tra i meandri delle Leggi, codice della Giustizia, tra i cavilli del comma atti a trasformare “la verità” in un’arma spuntata, impantanandola nella palude degli azzeccagarbugli. Due casi: sono trascorsi 10 anni dai boccacceschi fatti di Berlusconi e Ruby Rubacuori, la presunta nipote diciassettenne di Mubarah, l’egiziano. Si tratta di un labirinto da cui le istituzioni escono malconce e il Berlusca immacolato. Nel Corriere della Sera di ieri c’è un lungo elenco di malefatte ben definite che immesse nel circuito giudiziario, da un tribunale all’altro, ne escono depurate. Un esempio: il padre di due di quelle ragazze, le olgettine, ha ricevuto un bonifico di 70 mila euro, al tempo dei fatti, dal contabile del Berlusca; a quale titolo? Altro caso: il ministro Nordio dichiara “sensibili” i documenti divulgati da due componenti il governo, donzelli del mastro. Il ministro successivamente dice che quei documenti non erano secretati. Eufemismo per smentire che fossero sensibili! Poi la magistratura dichiara fossero riservati. Da questa premessa si ritiene sia una faida tra due organi dello Stato che finirà, se va bene, a vino e tarallucci! Alla faccia della Giustizia.
Domenica 19 febbraio 2023. La storia d’Italia da qualche anno naviga di pari passo con l’epidemia della xylella sugli ulivi pugliesi. La sua comparsa è dovuta a un atto improprio, l’importazione di una pianta ornamentale dalla Costa Rica. Il Sud America ci ripaga di aver portato loro il raffreddore al tempo di Colombo provocando una strage. Le barriere sanitarie hanno una loro logica a salvamento di entrambi. La xylella è un male oscuro che si espande sulle ali di una Mosca, lento ma inesorabile. A tutt’oggi l’unico rimedio è evitare il contatto fisico con l’albero, l’isolamento con una zona nuda come le zone tagliafuoco nei boschi di montagna. Decisione draconiana che se applicata all’inizio sarebbe costata pochi migliaia di ulivi. L’epidemia cominciò a Gallipoli e subito sorse il fronte dei no xylella contro la scienza. Si colpevolizzarono le multinazionali, queste sono sempre un bel nemico da proporre, si parlò di magia, superstizione. L’opportunismo politico se ne stette alla finestra per capire dove spirava il vento, o addirittura si schierarono contro come i 5 Stelle ed Emiliano, il Presidente della Regione. Salvo poi recentemente cambiare parere a latte versato! Ignavia burocratica nel timore di pagare per qualsiasi decisione, o per le minacce dei no xylella. E ancora gli interventi della magistratura che anche se giusta ha tempi incompatibili con l’emergenza. Infatti 5.000 chilometri quadrati sono contaminati. La mappa allegata li mette in evidenza. Se si espande oltre Bari sono in pericolo 20 milioni di ulivi. I proprietari agricoli si rifiutano di tagliare gli alberi per farne zona di sicurezza. I politici non si compromettono. Gli uffici sanitari temono rappresaglie già avvenute. La magistratura non ha tempi compatibili con l’emergenza. Ci sono migliaia di ulivi già contaminati in attesa dell’autorizzazione a sradicare. L’Europa ha in corso un richiamo per mancato intervento risolutore! Ci costerà caro! La politica si giustificherà dicendo “io non c’ero”. Nessun uomo di cultura, politica, dei media, stampa, spettacolo, Pop si è esposto! A ben vedere questa vicenda ricalca pari pari l’epidemia covid e in generale la politica del non fare. “Pararsi il culo”.
Lunedì 20 febbraio 2023. L’anno scorso di questi giorni appena oltre la frontiera Ucraina c’era uno sferragliare di cingoli di carri armati e cannoni semoventi tra i campi innevati. Il Cremlino assicurava che si trattava di semplici manovre, solo giochi di guerra. Kiev sentiva l’alito infuocato dell’Orso Russo vagare sul suo territorio. Tutto il mondo era incredulo, incredibile che dopo 80 anni di pace la guerra ripetesse la storia. Allora fu la Polonia oggi l’Ucraina, sempre per mano di una dittatura. Forse non volevamo crederci, col senno di poi era evidente che l’obiettivo era proseguire quello che era iniziato con la conquista della Crimea. Non fu guerra ma solo operazione speciale e mal gli colga chi affermava il contrario. Tutta l’Europa reagì compatta, Draghi prima e Meloni poi hanno accettato la sfida a nome nostro. Poco contano i pochi sodali con lo Zar, Berlusconi fratello di bisbocce, Salvini pronto a cedere due Mattarella per un mezzo Putin! Non dimentichiamo mai queste affermazioni!