diario dalla finestra di casa

2 gennaio 2023 – diario settimanale

2 Gennaio 2023

Mercoledì 28 dicembre 2022. Stranezze dal mondo. Un deputato del parlamento russo che osò criticare la guerra in Ucrania è “caduto”, il virgolettato è d’obbligo, da un balcone di un albergo in India l. Due giorni prima era “caduto” da un balcone dello stesso albergo un suo amico. Strana coincidenza. Dallo scoppio della guerra altre personalità russe sono “cadute” da balconi d’albergo per il mondo e in Russia stessa!? Anni fa oppositori di Putin furono avvelenati con prodotti radioattivi. Forse i fautori di queste “cadute” hanno pensato che le “cadute” hanno meno impatto del trattamento radioattivo sulla stampa. Pensare male non è corretto ma è facile indovinare. Tasse e politici: il 13%  dei contribuenti pagano il 60% delle tasse incassate dallo Stato. Costoro sono dipendenti e pensionati le cui tasse sono trattenute alla fonte al momento che ricevi la pensione o lo stipendio. In automatico. Il politico serio e onesto dovrebbe applaudire gli uni e punire gli altri! Invece i nostri politici che per farsi eleggere hanno bisogno di voti lisciano il pelo a quell’87% che non paga in toto o in parte promettendo condoni, cancellazione di multe, cartelle esattoriali di vecchia data. Questi sono i primi provvedimenti attuati dal governo in carica. No! Cosa non va! 

Giovedì 29 dicembre 2022. Due notizie da memorizzare per non farci prendere in giro. La prima: Berlusconi dal cuore d’oro, grande manipolatore, durante la campagna elettorale ha promesso di portare le pensioni minime a €1000 al mese, facendo brillare gli occhi ai tanti interessati. Si è dimenticato, oppure ha ingannato tutti, di dire che il costo sarebbe stato di 36 miliardi di euro l’anno. Cifra insostenibile. Solo la finanziaria per il 2023 costa 36 miliardi. È il principe dei venditori di fumo! La seconda: i sindaci dei Comuni sono insorti contro la rottamazione delle cartelle esattoriali voluta dalla Lega. Senza la riscossione di quella cartelle i comuni andrebbero in bancarotta. Evidentemente Salvini non ha consultato i sindaci! Altro venditore di fumo!
Ora un ricordo. Paola ha trovato nel fondo di un cassetto dei rotoli di stoffe di seta, delle quali mi ha chiesto la provenienza. In coda a ogni rotolo sono disegnati i nomi dei produttori o la provenienza. India. era il 1999, il mio primo viaggio indiano. Era tutto un susseguirsi di sorprese, d’incanto. Monumenti insoliti per noi occidentali, modi di vivere per noi incomprensibili. Ho già scritto su questo diario le mie esperienze e sensazioni vissute. Stavamo percorrendo una stretta via invasa da un fiume di persone nei due sensi di marcia dove tutti trovavano spazio a spintoni. I lati della strada erano una sequenza di negozi, i più diversi: alimentari, bigiotteria, casalinghi, edilizia, sartoria a pronta consegna, abbigliamento animali domestici e chi più ne ha più ne metta. Mi ha colpito un negozietto stretto, poco profondo e altissimo, c’era una scaffalatura altissima sulla parete di fondo piena di rotoli di sete dai mille colori. Informatemi sui prezzi, irrisori, sono stato preso dall’acquisto a gogo. Mi pareva di aver scoperto una miniera d’oro. Anche in altre città ho fatto acquisti insoliti. In una tintoria all’interno di una stanza coloravano stoffe dentro delle pentole e sul marciapiede prospiciente un gruppo di ragazze decoravano le delle stoffe con dei timbri manuali trasferendo ornamenti incisi sui timbri stessi. Altri erano intenti a legare piccole porzioni di stoffa annodandole. Il telo immerso nel liquido colorante veniva poi asciugato e liberato dai nodi evidenziando disegni non colorati sul colore di fondo. Ne uscivano una fantasmagorica teoria di colore e forme tramandata da una tecnica millenaria  da generazione in generazione. In quelle stoffe, disegni, colori, forme erano scritte tradizioni costumi usanze e simboli di origine diverse. Pensiamo che le divinità omaggiate sono milioni e ognuna ha i suoi riti, che proprio i simboli colorati esprimono. 

Venerdì 30 dicembre 2022. Covid: come era facilmente prevedibile la pandemia riconquista le prime pagine dei giornali. I sostenitori del “libera tutti” sono in pieno imbarazzo, dovranno rimangiarsi qualche iniziativa spericolata. Mentre i fautori della massima cautela gridano di averlo ben previsto! Il torto è di entrambi, la ragione di nessuno! Se avessimo fatto come la Cina,  chiusura a tutto campo, senza adeguate misure di protezione, i vaccini, ora saremo nei guai! Se ora non mettessimo in atto alcune protezioni, oltre ai vaccini e relativi provvedimenti sui novax, quali mascherine e distanziamenti, saremmo parimenti nei guai! Questi suggerimenti di ragionevolezza collidono con la visione della destra al governo e “le grida” degli altri alla massima cautela. In tutto questo chi ne farà le spese è il popolo messo nel frullatore degli interessi di parte. “Che Dio ce la mandi buona”. 

Sabato 31 dicembre 2022. Paolo Giordano, scrittore la cui serietà è fuori discussione così come i suoi sentimenti di umanità, non trova parole di fronte all’enormità degli eventi che hanno caratterizzato il 2022. Dopo 77 anni di pace e di quasi tranquillità, i cingoli dei carri armati ci hanno riportato all’incubo della guerra. La politica italiana dall’apoteosi del 1947 con la costituzione è andata via via degradando. Brigate Rosse, Tangentopoli, i governi Berlusconi, dall’estero le Torri gemelli, la finanza mondiale, in casa nostra i governi populisti Lega e 5 Stelle e ora un governo di destra-destra di cui il mio giudizio è “Dio ci salvi”. Nel frattempo la povertà avanza; mentre le località montane sono al completo e la Pellegrini con tanto di fotografia sul giornale si mostra alle Maldive sottolineando che spende 2500 euro/notte! Almeno stai zitta, s******! Questa la misura del clima morale del momento. Io mi sento a disagio perché mi faccio fare i massaggi per tenere sotto controllo i dolori della vecchiaia pensando a coloro che non possono farlo. Ancora un episodio di cui vergognarci: durante la pandemia i medici, centinaia, sono morti sul lavoro, si proteggevano con i sacchi della pattumiera dal contagio. Li abbiamo chiamati eroi, Santi, “finita la festa (l’emergenza) gabbato lo Santo”. Nessun riconoscimento dalle istituzioni! E la storia rischia di ripetersi con l’aria che tira dalla Cina! Il governo intanto invita alla prudenza, all’autocontrollo rispetto al virus e contemporaneamente proclama che non c’è di che preoccuparsi, che tutto è sotto controllo! Inoltre reintegra i medici novax che rinnegano la scienza; mentre la Meloni afferma di credere nella scienza! Questo è il 2022! 

Domenica primo gennaio 2023.  Buon anno. Potrebbe essere, dovrebbe essere, il tempo di programmi. Le conclusioni tratte sul diario di ieri mi suggeriscono di non far nulla di tutto ciò. Troppe le variabili in campo. Non mi rimane che rivangare ricordi. Ho raccontato di aver seguito per giorni il lavoro di un gruppo di scalpellini di strada. Siamo in India. Si spostano con al seguito la loro famiglia in tenda per dare la loro opera laddove sorgono i templi per la miriade delle loro divinità. Scolpiscono gli arredi marmorei, finte finestre, stipiti, colonnine, altarini con una maestria notevole seguendo poche tracce guida. Il seguito familiare consente di trasferire l’arte alle future generazioni. Sembra una capacità genetica acquisita con il latte materno e/o memorie ataviche dei padri. Ciò nonostante appartengono a una bassa classe sociale. Uguale storia vale per i fonditori di oggetti religiosi in bronzo che lavorano in locali bui sulla terra battuta in condizioni pietose. Questi lavoratori sono in possesso del senso del bello! Ora evidenzio una diversa situazione. Trovandomi ad abitare in una villa dotata di ogni comfort con all’esterno un immenso giardino con fiori e alberi tropicali. Tra questi i tipici alberi d’azoka che adornavano un lungo viale. Tutto era ordinato e pulito. Un mattino uno stuolo di uomini potavano gli azoka con l’accetta, facevano un incisione e strappavano il ramo scorticato anche sul tronco, un disastro. Ho pensato che avrebbero riordinato successivamente la potatura, invece lasciarono il tutto in un disordine a me incomprensibile. Chiesi spiegazione, non capivano il mio punto di vista. In poco tempo il rapido crescere del fogliame fece scomparire lo scempio ridando all’albero la sua bellezza. Mi sono chiesto come potesse esistere una così diversa sensibilità estetica! Un fenomeno presente anche in molti altri aspetti della vita degli indiani. Paese che vai usanza che trovi!

Lunedì 2 gennaio 2023. Quante stanno il comportamento degli umani? In questi giorni natalizi i canali di comunicazione diventano buoni, melensi. Film d’azione, guerra, polizia, malaffare sono sostituiti con storie di principi e donzelle dove tutto è amore e giustizia. Il ricco dona al povero. Il cattivo si ravvede! San Nicola già nel trecento dopo Cristo dona tutti i suoi averi ai poveri mentre lui da vescovo ha misere vesti, una splendida barba bianca e un cappello rosso nei giorni della nascita di Gesù. Con l’avvento del protestantesimo molte nazioni inventarono il loro Babbo Natale portatore di doni. Per i francesi “Pere Noel”, Gran Bretagna “Father Christmas”, per i tedeschi l'”Uomo Natale”, I comunisti il “grande Padre del Gelo”, gli olandesi “Santa Claus”. Il loro vestire era diverso, in comune avevano la barba bianca e il portare i doni. Il Natale è coronato da una miriade di favole. Un vecchio maestro imvitato alla cena di Natale incantò gli invitati facendoli sognare. Un giovinetto divenne nel sogno capitano di una nave, la sorella sposa un principe, persino i cani sono felici fra tanti umani contenti. In una favola una binba rubò  un paio di scarponi perché Babbo Natale potesse mettere i doni. Questi che tutto sa la rimoroverò per la cattiva aziobe. La bimba piangendo e riportò il maltolto e torno a casa sconsolata. Trovò una bellissima sorpresa, una bambola quale dono per il suo pentimento. Ancora una storia, Attila con i suoi barbari invase la Gallia. Tutti fuggivano, tra questi i Santi Crispino e Crespignano. La notte di Natale bussarono alla porta di una casupola, ad aprire una donna piangente, con con un bimbetto, pieni di freddo e affamati, il padre era stato ucciso dai barbari. I santi impietositi raccolsero della legna per riscaldare la casupola e scolpirono degli zoccoli per sostituire quelli bruciati per scaldarsi. I trucioli di scarto diventarono d’oro. Fu così che i due santi divennero protettori dei calzolai. Innumerevoli sono questi atti di bontà che percorrono la storia tanto che a leggerli sembra che tutto sia idilliaco! La realtà è ben diversa. L’egoismo, l’egocentrismo nei giorni natalizi al massimo si addolcisce ma subito inaridisce! Molto spesso anche il “dono” non è un atto di benevolenza bensì di sopraffazione dell’apparire. 

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