diario dalla finestra di casa

5 dicembre 2022 – diario settimanale

5 Dicembre 2022

Martedì 29 novembre. Bene ha fatto l’ex sindaco di Casamicciola a mettere in allarme le autorità preposte alla difesa di persone e cose, sia di Casamicciola, Ischia e Napoli. Era però impensabile che venissero prese in considerazione le 23 comunicazioni da lui fatte nei quattro giorni prima della frana. La prima risposta l’ho anticipata giorni fa con i miei scritti sottolineando che tutti sapevano ma se lo nascondevano, non volevano sapere. La seconda risposta viene da un trafiletto di giornale “nel 1995 venne costruita una villa in una zona vietata, la sentenza di demolizione è del 2003, l’abbattimento si è eseguito nel 2021!” La terza risposta è una mia suggestione. Un qualsiasi intervento fosse stato fatto su suggerimento dell’ex sindaco Costa sarebbe dovuto essere anticipato dalla messa sotto scorta armata dell’ex sindaco per difenderlo dall’ira degli ischitani! Che sono gli stessi che oggi imprecano contro le autorità per non aver tolto le erbacce dall’alveo dei torrenti che hanno impedito alll’acqua di scorrere provocando con ciò la caduta dei massi di dieci venti tonnellate fino in centro al paese. E poi la surreale intervista del sindaco a difesa dei condoni, abusivismo su quanto è successo! Sono cose che succedono da secoli! Infatti da sempre si muore per frane, alluvioni e terremoti. Caro mio bel sindaco è cambiato il paradigma, che parolone! Un secolo fa eravamo un miliardo o poco più, ora siamo 8 miliardi nel mondo. L’accrescimento è avvenuto in particolare sulle falde del Vesuvio e a Ischia, o sopra la faglia di Sant’Andrea in California, dove prima pascolavano bisonti e qualche centinaio di pellerossa e ora c’è la Silicon Valley. Lo capisci “bauscia” ? In Veneto bauccotto. Sopra la faglia di Sant’Andrea, una crepa sulla terra lunga qualche migliaio di chilometri, è seduta San Francisco che ha già pagato all’inizio del secolo scorso un alto prezzo. Quando succederà non potranno dire che non sapevano, non credevano, non ce l’hanno detto!
Mercoledì 30 novembre 22. Il viale della Rimembranza. Sono quei luoghi cinti di austeri cipressi, lontani dal traffico, che aiutano a meditare sul tempo che va. Le restrizioni pandemiche sommate alle limitazioni imposte dalla salute hanno messo in disparte il luogo del Riposo dei nostri cari, parenti e amici. Questo non è bene, Il ricordo è un sentimento che va coltivato per farci sentire partecipi della vita di comunità. Sono quasi spariti gli incontri tra parenti e amici, non bastano le telefonate, se pur importanti, tanto che l’incontro quasi casuale con tre amiche, mogli di amici di lunga data, ha fatto sentire la mancanza dello stare insieme, scambiarci preoccupazioni, consigli, ricordi. Gli amici più vicini erano una quarantina, comprese le mogli, con i quali abbiamo condiviso infanzia, lavoro, viaggi, vacanze con i figli bambini, incontri conviviali. Con la mente ho voluto visualizzarli, contarli; di questi 40, 13 maschi e una donna non ci sono più. Sono passati per il viale della Rimembranza ad aspettarci per tornare insieme!
Giovedì 1 dicembre 22. La pagina è ancora bianca, perciò solo punti di domanda. Dalla politica interna gli indizi dicono che si sta cercando la strada giusta per sviluppare i temi prioritari. Ci sono molti sentieri da percorrere, molti sono ciechi, altri troppo luminosi e sospetti di nascondere trappole. Il buon politico che è anche competente, ha il dovere di valutare bene la scelta e non lasciarsi blandire dagli specchietti per le allodole. Non ci saranno strade lisce, dovremmo sopportare qualche sobbalzo. Per ora le “grida” sono tutte onorevoli e piene di buone intenzioni. Attenzione però alle zavorre, le mignatte che si attaccano al carro dei vincitori. La triste realtà Ucraina non cambia. L’obiettivo russo è incomprensibile. Oggi siamo costretti a considerarla una follia fino a se stessa. A Casamicciola, Ischia, in vista delle prossime piogge pensano di fare evacuare gli abitanti della zona rossa che continua ad ampliarsi mano a mano che si controlla il territorio, potranno assistere tutti o si dovrà scegliere con la tombolo chi salvare? Chiedo scusa per il macabro sarcasmo ma la vedo proprio dura! In bocca al lupo! Non resiste alla critica, ci sarà certamente chi non vorrà essere evacuato pertanto si dovranno mandare in loco degli psicologi a convincerli? Intanto bisognerebbe sospendere la pioggia! Cronaca spicciola. Da metà di novembre sono sorti ovunque mercatini natalizi e luminarie sempre accese alla faccia del risparmio energetico e della precaria situazione economica di molti!

Venerdì 2 dicembre. E ci risiamo con il gioco dell’oca dove si torna al punto di partenza quando intoppi nel numero sbagliato. E l’Italia con i numeri sbagliati è in confidenza. La prima casella in discussione è l’ex Ilva di Taranto, il mai dimenticato simbolo delle cattedrali sul deserto. Essa produce acciaio, un bene essenziale per l’industria manifatturiera italiana. Prima fu il centro di malefatte di privati e successivamente entrata nel gorgo dei sussidi di Stato per mano dei sindacati, dal quale non è più uscita.  di questi giorni la domanda sindacale di portarla nell’alveo dell’industria di stato nella quale avrà vita facile. Tanto paga “pantalon”. Uguale sorte vive ITA, ex Alitalia, ormai ridotta da compagnia a un misero plotoncino che tutti vogliono e nessuno se la prende. Forse pensavano che con il nuovo bel colore azzurro degli aerei si risollevasse dai problemi finanziari. Abbiamo ora una nuova entrata nella stalla con greppia statale, la Lukoil di Priolo a Siracusa, una raffineria di una società russa che a causa delle sanzioni alla Russia per la guerra Ucraina è stata risucchiata nel gorgo delle aziende che aspirano a mettersi al sicuro sotto la calda coperta dello Stato. Tanto paga sempre “pantalon”.
Sabato 3 dicembre. Covid: la scorsa settimana 635 decessi, 277.440 contagi. Siamo in crescendo. 3/11 496 morti,1 dicembre 635, + 15%!
L’Istat ha comunicato il buon andamento delle assunzioni a tempo indeterminato, nonostante le difficoltà il lavoro è ancora possibile. Quello che manca è la professionalità. Malattia congenita della preparazione al lavoro del sistema educativo italiano. Il caso del giorno. Un’azienda Veneta operativa nel settore delle costruzioni edile e infrastrutturali ha bisogno di autisti. Il suo parco di automezzi è di 400 mezzi pesanti che abbisognano di operatori con patente C nelle varie declinazioni. Figura professionale introvabile. Ad accentuarne la carenza la quota 100 pensionabile che consente l’abbandono dal lavoro anticipatamente per questa tipologia di attività ritenuta usurante. Certo nei tempi andati era un lavoro duro e faticoso, attualmente questi mezzi sono dotati di aria condizionata e ausili alla guida che hanno ridotto drasticamente la fatica fisica. Il titolare della Superbeton ha pubblicizzato attraverso le scuole guida venete l’assunzione di 50 autisti a tempo indeterminato. Si farà inoltre carico di pagare la scuola guida per ottenere la patente idonea, il cui costo è di 5.000€. A tale scopo saranno firmati accordi per un adeguato rapporto di lavoro nel tempo. Finora l’iniziativa non ha dato risultati, poche unità! Qual è la motivazione? Ai miei tempi tutti aspiravano al colletto bianco per accontentarsi poi della tuta blu e attraverso questa il colletto bianco guadagnato sul campo. Temo che non sia più così, meglio il reddito di cittadinanza! Sull’argomento una considerazione: il PNRR, il piano nazionale di ammodernamento delle nostre strutture porterà nuovo lavoro; sarebbe triste non farlo per mancanza di manodopera che non lavora e non studia vivendo di sotterfugi. Il PNRR potrebbe finanziare un numero equo di autisti o saldatori in ogni regione utilizzando uomini e donne, completando il reddito di cittadinanza, all’abilitazione delle figure professionali più carenti?
Domenica 4 dicembre. Il giornalismo colto dice: a latere, una notiziola di poco conto, io dico fondamentale per le coscienze degli uomini, inteso come genere umano. Liubov Yaros ha 102 anni. Nato nel 1920 vive in un piccolo villaggio perduto nella campagna Ucraina. Ricorda l’orrore dell’holomodor, il genocidio per fame voluto da Stalin per punire il popolo ucraino restio ad adeguarsi alle direttive del Partito Comunista sovietico. In due anni, 1932-33, morirono 4 milioni di ucraini, si dice forse cinque! Il vecchio Yaros agogna di potere vedere la fine di questo nuovo flagello scagliato contro l’Ucraina dalla mano del figlio politico di Stalin, figlio a sua volta degli Zar in nome della grande madre Russia, matrigna che continua a tenere in schiavitù il popolo con il consenso e il contributo della cristianissima chiesa ortodossa russa! Ancora una notizia a latere. La ministra degli Esteri libica espone la strategia per fermare I migranti dal sud-sahara, non solo motovedette per pattugluare il Mediterraneo, una flotta di migliaia, fantascienza. Bensì posti di lavoro in Libia e nei paesi africani da cui provengono. È un mantra che tutti ripetono ma nessuno ha uno straccio di proposta fattibile. Sappiamo bene che il fenomeno migratorio è nel DNA degli uomini! È paragonabile al flusso delle acque e delle onde sul mare che si rincorrono a riempire i “vuoti “. Lucy trasmighò attraverso la terra dei Due Fiumi, Tigri ed Eufrate, dalla natia Etiopia in Europa e Asia e via via il tutto il mondo. La ministra soggiunge che nella  lotta alla sopravvivenza ai libici non resta che difendere quel poco che hanno! Che vuol dire: morse tua vita mea! NB Lucy è la fanciulla di quasi 4 milioni di anni il cui scheletro è stato trovato sulle pareti del RIF, una faglia che attraversa l’Etiopia. 
Lunedì 5 dicembre. Alcuni dettagli, ma di sostanza sul ponte di Messina. In 40 anni di studi di fattibilità e/o di mangiatoie elettorali, visti da diversi punti di vista, sono stati spesi 1,2 miliardi di euro. E riesumare il fascicolo porterebbe all’esborso di altri 650 milioni di indennizzi. Così, tanto per cominciare. Tutto ciò non ha nessuna paternità e responsabilità! Tutti a dire io non c’ero! Il costo dell’opera è previsto di 6-7 miliardi che guardati dall’osservatorio del Mose Veneziano saranno 12-14 miliardi. Ora parliamo dei rischi. Il terremoto del 1908 di 7,2 gradi scala Richter distrusse Messina.  La buona notizia è che Draghi nel PNRR ha previsto 500 milioni per migliorare la situazione treni e traghetti da e per la Sicilia. Lasciamo Salvini a giocherellare con la fantasia.Tra Scilla e Cariddi stazionano le sirene ad incantare i passanti. Questo a sottolineare che già al tempo di Ulisse lo stretto era tabù che la tecnologia attuale ha confermato. Il fondo del mare a V e le forti correnti marine obbligano la costruzione a campata unica. I venti di forte intensità hanno fatto dire al primo progettista Sergio Musameci la non fattibilità con i materiali allora conosciuti, anni 1974. Concludendo: ci sono tutti gli elementi per infilarsi in un tunnel senza uscita!

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