diario dalla finestra di casa

27 dicembre 2022 – diario settimanale

27 Dicembre 2022

Martedì 20 dicembre 2022. Covid: mi sono dimenticato di dare la situazione della scorsa settimana: 719 decessi, 174.652 contagi. Vuol dire 103 morti al giorno, in aumento. Punto di vista: il tempo che passa è una entità che assorbe tutto e tutto banalizza. 

Mercoledì 21 dicembre 2022. Le festività! Assodato che le emergenze non sono finite, quella sanitaria è stata avvolta nella nebbia, quella energetica ha depotenziato il benessere di tutti, la guerra in corso ai confini dell’Europa un incubo, e via elencando. In questo tempo di festa però un ipotetico marziano che ci guarda vede una euforia di luci, regali, viaggi, la neve in montagna che chiama, la folla che si sposta vorticosamente. E pensa, il marziano, di essere arrivato nel paese del ben godi, dove tutto è possibile e lecito. Quando esco di casa mi immergo in una foresta di bancarelle seminate dal caos. Che usa, il caos, gli uomini come robot per sconvolgere le leggi della natura. In sostanza non recepisco la regola che ci guida. Non capisco! 

Giovedì 22 dicembre 2022. Profondo buio nel  cuore umano non solo come specie ma come genere, maschio. La vittima una ragazzina di 14 anni che, forse per caso, si è trovata in un corteo di protesta di donne, ma anche giovani, contro il regime in Iran, patria del santo komeini depositario del verbo musulmano. La ragazzetta plagiata dalle compagne più grandi si è tolta il velo mostrando occhi e volto, l’immonda nudità, sacrilegio al cospetto di Dio. Verrebbe da dire niente di nuovo anzi di antico come la caccia alle streghe. Dovremmo perciò farcene una ragione in attesa che quel popolo maturi. Paese che vai costume che trovi! Non ho risposto al quesito! Il trasferimento di civiltà e democrazia dell’ultimo secolo sono stati fallimentari. Ciò che non può essere accettato dall’umanità è che i tutori dell’ordine possano arrestare, stuprare e uccidere a bastonate, una ragazzina. Questa società va isolata dal consesso delle nazioni. Anche questa non è priva di lati oscuri, una parte di quella società malata, bimbi in primis, soffrirà l’oppressione. Il mio dire è solo una voce addolorata incapace di proporre soluzioni. 

Venerdì 23 dicembre 2022. Con l’avvicinarsi del 25, Natale, sono stato arruolato come scrivano per biglietti augurali e di accompagnamento ai doni. Perciò sono stato esentato dagli obblighi diaristici. 

Sabato 24 dicembre 2022. È la vigilia, prova generale e inizio delle festività. Nel pomeriggio tutti i “famigli”, si intendono i familiari, acquisiti e acquisibili, residenti e fuori sede, Carlo Brenda e Mattija in Belgio, Sidney e Dario in USA via etere. Si è provveduto allo scambio di regali insoliti e spiritosi. Tutto accompagnato da uno spizzicare cibarie e beveraggi. Alcolici preclusi ai non autorizzati. Nel finale della serata si è dato il via alla prima puntata di “smerdon”! Scambi di malignità e relativi commenti. È una forma evoluta dei rapporti interpersonali! 

Domenica 25 dicembre, nonchè Natale 2022. La nottata è stata movimentata in virtù delle spizzicature della nonna di ieri sera. Di primissimo mattino Messa della Natività in televisione. Poi è tornata legittimamente a dormire per affrontare il gran pranzo.La novità del 2022 è la presa di possesso della cucina della terza generazione, Federica Emma Daniele. Che Dio ce la mandi buona. Io sempliciotto pensavo che la preparazione del pranzo fosse in casa loro, come sempre fatto dalla seconda generazione, invece si sono presentati alle 11 con sporte di verdure, carnami, spezie e quant’altro necessario al pranzo. In pochi minuti il caos. Sembrava la fabbrica di Charlie Chaplin con la catena di montaggio, dalla quale mi son tenuto ben lontano. Il risultato è stato un successo salvo il risotto, e verdure e dolci che serviranno fino a capodanno! A un certo punto vinto dalla stanchezza, mi sono ritirato dalla compagnia per poter scrivere queste righe. Sono contento che si perpetuino i festeggiamenti in famiglia, si consolidano le ragione dello stare insieme. 

Lunedì  26 dicembre 2022. Santo Stefano. Si torna alla normalità, la passeggiata per il centro per far camminare la mamma e caffè con Rita. Ricordi delle festività. Fino a 6 anni ricordo solo il Capodanno quando andavo con papà a salutare gli zii e i nonni. Il giorno della Befana per il calzino con un paio di mandarini e un pezzetto di carbone dolce e qualche bagigio (arachidi). Con il primo anno di scuola ho scoperto il presepio. Ricordo un foglio di cartone sul quale erano disegnati i personaggi: Maria e Giuseppe, l’asino e il bue, in mezzo il bimbo sulla paglia, poi le pecore, il pastore con in braccio l’agnellino. Ritagliavo i personaggi disegnati e li ponevo sul paesaggio. Raccoglievo sulla riva del fosso il muschio, rametti con palline rosse, pezzi di specchio rotto per il laghetto, la carta stagnola tra il muschio formava il torrente, ghiaino per le stradine e pezzi di legno a formare la capanna coperta qua e là di edera. Sul paesaggio mettevo i personaggi ritagliati, una gran fatica per tenerli in piedi. L’anno seguente, sull’esperienza fatta, il paesaggio diventò più grande e variegato con quello che trovavo tra i campi, rami di pino, rametti di bacche. Aggiunsi statuine di cartapesta. Negli anni a seguire le statuine  divennero più grandi, la capanna una costruzione assemblata con listarelle di legno delle cassette della frutta. Tutto era meglio strutturato tanto che partecipai al concorso parrocchiale dei presepi. Non vinsi mai, non potevo competere con quello dei bimbi ricchi che avevano le luci! A me piaceva e continuai a farlo sempre nei limiti della fanciullezza. Da qualche anno in casa sono rimasti solo simboli sufficienti a mantenere vivo il ricordo. 

Martedì 27 dicembre 2022. Politica interna. La stesura della manovra finanziaria per il 2023 a tutt’oggi è la sommatoria di banalità quantitativa messa a disposizione dal parlamento, una 15ina di miliardi, gli altri 21 hanno già una finalità decisa della crisi energetica. Per cui la “ciccia” da spartire è pochissima pertanto c’è competizione a colpi bassi. Mi ricordano gli avvoltoi e le iene che si contendono la carogna del bufalo. Staremo a vedere come andranno le spartizioni. C’è invece sotto la cenere una patata che scotta che a breve scoppierà, il covid in Cina. Le autorità hanno smesso di fornire dati ma si dice per il 20% della popolazione cinese sia contagiata e i decessi siano a sei zeri. Per le nazioni che hanno praticato le vaccinazioni e continuano a fare i richiami sono protette e terranno testa alla nuova ondata virale mentre, la Cina in primis, per le nazioni che non hanno lavorato bene con il vaccino saranno dolori. Per ora nessuno parla. Per i no vax nostrani sarà loro imbarazzante ammettere di godere dell’immunità di gregge ottenuta grazie a chi il vaccino l’ha fatto. Questa emergenza potrebbe essere l’occasione per introdurre l’obbligo vaccinale, come già esiste per altri vaccini, che hanno fatto sparire, per noi, peste vaiolo poliomelite eccetera.

Spettacolare la mostra “L’occhio in gioco, Percezione, impressioni, illusioni nell’arte” che siamo andati a vedere con Emma. Nella foto un arazzo in lana di Victor Vasarely, Zebra

https://www.palazzodelmontepadova.com/locchio-in-gioco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *