Martedì 6 dicembre 2022. Covid: i contagi superano le 500 unità per 100.000 abitanti, zona di pericolo come ad agosto. L’influenza stagionale è esplosa con largo anticipo rispetto all’anno scorso, allora eravamo protetti dalle misure anti-covid, oggi non più! C’è da preoccuparsi? Gli esperti dicono: sì oppure no, forse, stiamo a vedere! I nuovi governanti, già fautori del “libera tutti” non danno affidamento. Mah. Il valore dell’esempio nel bene e nel male. Salvini sedutosi nella, tra i braccioli, poltrona della stanza dei bottoni sentenziò: è “finita la pacchia”. Non è importante a quale titolo. E subito, un tassista suo seguace, alla richiesta di una signora di voler pagare la corsa col bancomat, di cui il taxi era dotato, rispose: la pacchia è finita qui si paga in contanti. Naturalmente senza ricevuta. Come spesso accade penso alla “Fattoria degli animali” dove tutti sono uguali ma i maiali al potere, sono più uguali degli altri a giustificare la loro supremazia. Altra comica valoriale dalla quale i giovani traggono esempio per dedicarsi al merito, allo studio, alla fatica per dare il meglio di sé. Gigino Di Maio è stato proposto plenipotenziario europeo nel Golfo Persico sul petrolio e derivati, compito importante nel tempo di crisi energetica. Mi sono chiesto quale santo protettore abbia nell’olimpo della Ue, il governo dell’Europa. Quali qualità abbiano visto in lui da preferirlo a tanti altri funzionari di lungo corso, esperti, per frequentazioni nella politica mondiale. Non solo italiani ma di tutti i 27 stati dell’Unione Europea. L’arcano si è subito scoperto. Alcuni parlamentari europei hanno evidenziato la mancanza, nel Gigino, dei titoli di base per entrare nella categoria richiesta; i titoli sono tre: 1. cittadino europeo. Lo è.2. laurea. Non c’è. 3. Conoscenza di lingua straniera approfondita utilizzata comunemente nella Comunità Europea. Non c’è.
Forse potrà chiedere una aspettativa allo scopo di potersi adeguare formandosi tra i banchi di scuola! È mai possibile che dobbiamo cadere nel ridicolo!?
Mercoledì 7 dicembre. La Marmolada, la regina del Cadore, si fa risentire, evidentemente il messaggio datoci a luglio non è stato sufficientemente chiaro. Ieri la tragedia è stata evitata per puro caso. La mancata vittima salvata dagli amici, almeno questa elementare regola è stata rispettata: non andare da soli! Sottolineo che il fatto avvenuto non limiterà la sua passione per l’amato sport alpino. Non voglio pontificare e dare giudizi, so quanto forte sia l’attrazione dell’alpe, ma certi avvertimenti non vanno sottovalutati. Quando la montagna era palestra di pochi appassionati qualificati, il rischio era almeno numericamente irrilevante. Oggigiorno la frequentazione della montagna è diventato uno svago di massa e tantissimi sono “imitatori” impreparati sia fisicamente che culturalmente alle insidie della montagna. Il business è cresciuto, sia estivo che invernale e non aiuta la prudenza dovendo sottostare alla dura legge del profitto. Sulla valanga di quest’estate la magistratura cerca responsabilità ed è bene che lo faccia, ma quanti sono i posti reconditi tra cime e valli che non possono essere tenuti sotto sorveglianza qualificata e quindi titolata alla responsabilità? È necessario perciò essere autoresponsabile come per gli incidenti stradali e rispettosi alle regole come il caso dell’abusivismo edilizio. La frana di Ischia ce lo insegna!
Giovedì 8 dicembre 2022. L’8 dicembre, l’Immacolata, è la festa patronale degli Schiavon. Dal nostro matrimonio nella chiesa dell’Immacolata nella zona Portello, l’abbiamo eletta nostra patrona. Qui avevamo vissuto la nostra fanciullezza. Successivamente abbiamo vissuto in altre zone della città, la Guizza, Città Giardino, Ognissanti, San Camillo, in centro storico, ma ovunque festeggiavamo l’8 dicembre. In questi ultimi anni ci ha ospitati la Paola. Dopo il pranzo ricco più che mai, antipasti, lasagna, pollo, il piatto forte è stato il pomeriggio con il laboratorio e il caos in cucina. Paola occupa il tavolo con parti anatomiche di bambole di stoffa e spiega il procedimento di costruzione e assemblaggio via telefono. Sta pubblicizzando l’arte “bambolaria”. Sidney e Dario fanno da supporto per la trasmissione. Federica sta plasmando la pasta per i biscotti da infornare. Nonostante la vasta cultura architettonica non prendono la forma voluta, spera che il forno porti rimedio! Betti è contrariata perché il pantaloncino del fantoccio non ha il giusto taglio, cerca di rimediare cercando una forma più idonea, alla moda! Daniele, architetto esecutivo, è alle prese con lo svolgimatassa di lana per farne gomitoli, operazione tutt’altro che facile. Non è la professione preferita. La nonna Franca spizzica qua e là e fa divertire tutti con uscite improbabili. Dario manipola pentole e pietanze con la maestria che gli è propria con il computer. Sydney oltre che gradire con sommo piacere le specialità culinarie, pasticcio di lasagne in primis, non disdegna le altre portate. Si è dovuta però allontanare per tenere una lezione di inglese in rete a bambini cinesi! Mauro dirige la logistica oltre a portare a spasso Luna e Africa, i cani di casa. Michele Rita sono legati indivisibilmente dal filo di lana ingarbugliata nella matassa a diventare gomitolo, con scarso successo. Luna e Africa intanto dormono sul grosso cuscino. La scena è la scena del filò nella stalla, i cani al posto dei buoi. I semi di zucca abbrustoliti e “vin piccolo”, ricavato dal risciacquo delle “graspe” d’uva. Oggi invece gira una nobile tisana e biscotti di carruba. Io da un angolo osservo la scena di tante pacifica convivialità. Mi sembra di essere il Re Leone che solitario sulla rupe guarda la cucciolata a giocare con mamma Leone. Sono felice.
Venerdì 9 dicembre. Covid settimanale: 686 decessi 221.154 contagi. La mormalità è in risalita, in buona compagnia con l’influenza stagionale. Entrambe le malattie non trovano le opportune cure per il disinteresse di noi vittime e poco sollecitati alla cautela. A dimostrazione di ciò il turismo invernale e in giro per il mondo ha raggiunto i numeri anticovid. Riflessioni: Dario mi ha posto un quesito. È giusto buttare nella bolgia di questo sporco mondo fatto di guerre, ingiustizia sociale, crisi climatiche, dei figli? Ho risposto dipende da cosa vuoi fare della tua vita. La vita dei figli è la vita dei genitori in là nel tempo! Alcune considerazioni sulla negatività del nostro tempo. Il progresso, frutto della scienza, ci ha dato un benessere diffuso, non a tutti in egual misura. Chi possiede la scienza e ne fa buon uso, la Corea del Nord è l’esempio di cattivo uso, ha progredito e per vicinanza ha aiutato anche chi scienza non ha. L’Africa con la penicillina ha raggiunto un miliardo e più di abitanti ma con uno stato di precarietà altissimo. La popolazione globale è di 8 miliardi, 200 anni fa era di 2 miliardi. Questo provoca migrazioni incontrollate. Lo stesso vale per il riscaldamento globale. Quello che la scienza ha indotto ora ha il dovere di porvi rimedio. Perciò è compito dei depositare della scienza elaborare le soluzioni. I paesi evoluti però hanno poca natalità e tendono a spegnersi. Chi provvederà a risolvere il malfatto del cattivo uso della scienza? Come faranno i paesi africani, pur ricchi di materie prime, a trovar modo di essere autosufficienti? Porto un esempio storico, la caduta dell’Impero romano trascinò l’umanità ai secoli bui dell’alto Medioevo.Non potevano le orde di Attila a portare sviluppo a benessere! Sintetizzando tocca a te e ai tuoi figli porre rimedio allo sviluppo incoerente da noi attuato. Tocca a te e i tuoi figli, depositari della Scienza, sviluppare un mondo sostenibile. Non può essere giusta l’idea che le soluzioni le trovino gli altri. Gli altri siamo noi, noi siamo i nostri figli.
Sabato 10 dicembre. Il sovrapporsi di impegni e la scarsa produttività fisica dello scrivente mi impedisce di onorare il diario. La volontà ci sarebbe ma l’ostacolo è troppo alto da superare!
Domenica 11 dicembre 2022. Oggi la Gabanelli sul Corriere della Sera mi ha chiarito le idee. L’epidemia che ha sconvolto il mondo dall’inizio del 2020 sembra non interessare più nessuno. I parametri che ne indicavano le criticità: mortalità, contagiosità, RT e via elencando che segnavano i nostri giorni, sono spariti dalla vista. I morti, gli ospedalizzati non fanno più notizia. La Gabanelli, nota per la sua caparbietà, ci riconduce alla realtà elencando i numeri che definiscono ciò che è vero. Sono molti e complessi.Ne riporto solo due che con la loro evidenza mostrano la nostra cecità:- il numero dei morti nel mese di ottobre 2021 furono 1100. ottobre 2022 2100 – novembre 2021 1600, novembre 2022 2100. La mortalità italiana in assoluto: settembre 2022 è stata del 7,2% in più della media mensile del periodo pre-covid 2016-2019. Questi sono i numeri! Concludo: il ritorno alla normalità della vita sociale paga un tributo di decessi del 7,2% a titolo assoluto, Indipendentemente dalle cause, sappiamo però che si tratta di fragili e anziani, quasi che Madre natura abbia voluto dare una scrematura ai “diversamente abili”.
Lunedì 12 dicembre. Proprio ci mancavano le tangenti! Una nuova stagione, questa volta a livello europeo, fermo restando la presenza prevalentemente italiana. Evidentemente in questo settore del malaffare abbiamo una certa nomea. Panzeri, con moglie e figlia, oltre che parlamentare europeo, capo di una ONG, organizzazione contro il malaffare, in combutta con una parlamentare greca e il compagno italiano della stessa, portaborse in Parlamento, colti in flagranza di reato per avere in casa più di un miliardo di euro in contanti ricevuti dal Qatar e dall’Arabia Saudita in cambio del nascondere o mascherare la mancanza di diritti dei lavoratori in quei paesi. La cosa non è finita, sembrano esserci ramificazioni sempre in seno al Parlamento Europeo. Dovremmo sorbirci nuove puntate sul Qatargate!