diario dalla finestra di casa

21 novembre 2022 – diario settimanale

21 Novembre 2022

Martedì 15 novembre. Domenica mi hanno accompagnato a visitare il museo Poleni della facoltà di fisica dell’Università aperto per un evento collegato. Un’amica, Anna Piratti, variamente dotata, in collaborazione con il direttore di Facoltà ha realizzato un dipinto “scultoreo” con materiali vari combinato con un gioco di luci regolato da un computer. Ecco il contesto arte e tecnologia il cui risultato è sorprendente. Questa è stata l’occasione per visitare un luogo, un museo, visto 75 anni fa ai primordi, era poco più di una stanza in una cantina del palazzo. Era uno scout, avevo 17 anni. Nel tempo è stato ampliato e ben arredato e arricchito di materiali storici e quanto mai preziosi che ripercorrono la vita dell’Università. In allegato la foto dell’astrolabio. 
Mercoledì 16 novembre. Nell’arco di poche ore si è dissolto o così si auspica, il temuto allargamento del conflitto ucraino a causa di due missili che hanno colpito una località polacca. La Polonia è parte della NATO pertanto la guerra sarebbe entrata su tutta l’Europa, il tanto temuto incidente di percorso magari non voluto. L’ipotesi accreditata sembra quella di due missili ucraini lanciati contro i missili russi deviati dall’impatto con gli stessi. Auguriamoci sia proprio così. Troppe sono le occasioni per un incidente occasionale come quello più volte corso di colpire la centrale nucleare. L’incremento degli attacchi aerei russi dopo le sconfitte al fronte nel Donbass contro i civili di tutta l’Ucraina diretto a fiaccare la resistenza della popolazione è inumano. Oltre l’inumanità stessa della guerra. È diventato terrorismo contro un popolo che Putin chiamava fratello e che voleva riberare dai nazisti al governo! 
Giovedì 17 novembre. Oggi, al 972esimo giorno di diario manco l’appuntamento per dire la mia opinione. Non ne ho proprio voglia! 
Venerdì 18 novembre. Covid: dati settimanali, a ieri 533 decessi, 208.361 contagi. Situazione stagnante ai suoi 70 morti al giorno. Ho trovato un mio scritto del 2012 che assomiglia molto a una biografia del lavoro da me svolto dal giugno del 46 al 1952, interrotto dal servizio militare. Sono cose già scritte qua e là nel diario che ripropongo qui tiunite. In allegato il testo. 
Sabato 19 novembre. Cacciatori del freddo sull’Altopiano di Asiago. Sapevo che l’altipiano dei Sette Comuni è un frigorifero piuttosto efficiente, ogni anno arrivano notizie di punte particolarmente dure di freddo. Così come negli Stati Uniti, vivono sulle sterminate pianure degli Stati centrali i famosi cacciatori di uragani le cui gesta sono state raccontate da film, così un giovane vicentino nell’Altopiano, Riccardo Benetti, ne ha fatto un mestiere, il “freddofilo”. Sull’altipiano è stato rilevato un record di meno 42,6°, sulla non lontana Musa del Fradustra, si sono raggiunti i meno 49,6 gradi. A questi freddi sulle nostre montagne fanno da contraltare nei Masi e Casere le “stue” con grossi tronchi che bruciano lentamente a creare l’ambiente incantato della neve, il freddo, il tepore, la pace, il silenzio. Questo idillio è subito scomposto dal tremendo freddo calato nelle città ucraine causato dalla distruzione degli impianti elettrici e gasometri provocati dalla pioggia di missili russi lanciati giorno e notte. L’esercito Russo battuto sul terreno si è ritirato per leccarsi le ferite e riorganizzarsi bene, nel frattempo colpendo via area ogni possibile obiettivo civile contro ogni etica e ordine internazionali tra i popoli. Nonostante questi evidenti genocidi ci sono ancora molti che vogliono disarmare gli ucraini perché finisca la guerra di cui non sono responsabili. L’unica colpa è di essere confinanti con la grande madre russa dove da secoli regna la gleba degli Zar, i Gulag di Stalin e ora il G. P. U. di Putin!, la ex polizia segreta Sovietica di cui Putin fu capo.Domenica 20 novembre. Come funziona il mondo? O meglio come può funzionare il mondo: Kim Jong-un, il dittatore coreano del Nord, terzo della dinastia Kim, guida il suo povero, povero, paese con il polso di ferro. Abissale la differenza con la Corea del Sud  fra i più evoluti al mondo. Viene spontaneo il confronto tra le Germania dell’est e ovest prima della caduta del muro di Berlino. Il prezzo di tanta povertà che paga il popolo nord coreano per essere una potenza militare contro il mondo corrotto dal capitalismo! Ha sviluppato un sistema missilistico di primordine che lancia a titolo dimostrativo sorvolando impunemente altre nazioni. L’ultimo nato è il “mostro”, un missile di 110 tonnellate con in più 100 tonnellate di carburante, 26 metri di lunghezza, 2,5 metri di diametro, con una gittata di 15.000 km, tanti quanti bastano per raggiungere tutte le grandi città statunitensi. Al lancio dimostrativo del “mostro”  ha portato la figlia dodicenne e la moglie anziché andare al parco giochi che non hanno. Forse Kim Jong-un vuol mostrare che ha pronta la quarta dinastia con la piccola dodicenne! Mi domando fino a quando il mondo libero è tenuto al rispetto dei confini nazionali della Corea del Nord a fronte dell’incombente minaccia nucleare visto che le radiazioni non riconoscono i confini segnati dall’uomo sulle carte geografiche senza il consenso dei venti che veicolano le radiazioni? Lo stesso ragionamento si dovrebbe applicare perché continua a colpire la centrale nucleare di Zaporizhzhia ucraina! Come si è dimostrato quando scoppiò la centrale di Chernobyl!

Lunedì 21 novembre 2022. Mi vedo costretto a tornare sul “merito” sia nell’ambito scolastico come nella vita di tutti i giorni. Aprioristicamente vanno escluse le filosofie dei fautori dell’1 vale 1. Per costoro vado a fare una considerazione. Il capitanFracassa di questa genia, il Di Maio detto Gigino il bibitaro, nella sua permanenza infausta nella stanza di bottoni ha imparato qualcosa tanto da essere indicato da un’organizzazione internazionale per un incarico di una certa importanza. Non sta a me giudicare se questo incarico se lo è “meritato”. Quello che è certo è che la sua azione antimeritoria nel governo ha causato danni enormi per il quale dovrebbe essere chiamato al risarcimento insieme ai suoi sodali compagni di baldorie. Troppo comodo giocare con i risparmi altrui e poi dire “orpo di Bacco” mi sono sbagliato! Torniamo al titolo di testa: il merito. Un giovane laureato, non trovando posto nella “ricerca”, è confluito dietro uno sportello delle Poste Italiane. Da questa finestra ha raccolto lo stato delle cose, conoscenze, in una lettera sulla stampa. La quasi totalità degli utenti postali, esclusi i migranti, non sanno distinguere quanto scritto sui moduli: mittente destinatario, debito credito, indirizzo? Quale? di casa? Poi quando si parla di numeri la giungla si infittisce. Il tutto coronato da errori lessicali, ortografici e uso limitato di vocaboli. E via elencando. Concludo: se questo è il risultato di non lasciare nessuno indietro vuol dire che l’obiettivo formativo è fallito. L’appiattimento verso il basso ci conduce al buio dell’alto medioevo dove si è persa la memoria delle civiltà antiche riscoperto con il Rinascimento. Corsi e ricorsi storici?! Fermiamo l’evoluzione civile?

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