Martedì 8 novembre 2022. Ieri sono stati diffusi i dati settimanali relativi al Covid di cui ho dato nota. Sul giornale non ne ho trovato traccia. Si è deciso l’oblio sulla pandemia come soluzione del problema, sigh! Migranti: sulle navi delle Ong, che raccolgono i naufraghi nel mediterraneo, batte la grancassa salviniana. Attraverso queste sbarca il 16% degli arrivi via mare, il restante 84% arriva alla spicciolata sulle coste italiane con mezzi propri. Ovviamente su questi la grancassa salviniana non può battere. Di quel 16% dopo i controlli sanitari ne sono sbarcati a spanne più del 90%, i rimanenti sono sbarcati dopo 3 giorni! Risultato finale: tutti sbarcati! Sono stati lasciati a marcire per settimane a bordo delle navi ad uso politico. Quei disgraziati portano sulla loro pelle il segno delle torture libiche, una vergogna umanitaria che solo i regimi praticano. La nave Ocean Viking con 234 migranti a bordo raccolti in mare è in attesa da 17 giorni, dopo 29 richieste, di un porto sicuro in cui sbarcare. Il personale di bordo è esausto nell’accudire tante persone tra le quali a malati gravi. Le capitanerie di porto a hanno l’ordine di non rispondere agli sos “non sentono, non vedono, non parlano”. Aneddoto: una famiglia siriana padre, madre, figlia sono al quinto tentativo di fuga, hanno già speso 70mila euro!
Un titolo di coda: Giorgetti, ministro in carica, dichiara che la revisione della legge sulla pensione costerà 60 miliardi, che non ci sono, fino al 2025. Non solo, favorirebbe inoltre l’uscita dal mondo del lavoro di professionist, in primis medic, difficilmente sostituibili. Che dire? Comunichi il suo pensiero del suo capo politico, il solito Salvini, che trovi una soluzione che non sia al pari di quella trovata sui migranti di cui sopra.
Mercoledì 9 novembre 2022. Ieri sera alla televisione c’è stato un quadretto “tristemente allegro” a descrivere una politica misera. La trasmissione 8 e mezzo, condotta dalla Gruber, ha ospitato giornalisti di diversa estrazione politica, Travaglio, Dandini, Giannini, Giuli, Bocchino sui primi provvedimenti legislativi del governo Meloni relativi a problemi irrilevanti rispetto a quelli macroscopici quali crisi energetica e caro bollette. Relativi ai raduni rave, ai migranti, al rientro al lavoro dei medici novax e al condono delle multe per mancata vaccinazione obbligatoria per legge. La discussione, partita con una certa vivacità, nel proseguo si è rivelata surreale e ridicola per le contraddizioni intrinseche, finita con una risata dei partecipanti come avessero visionato un film di Ridolini degli anni quaranta.
Giovedì 10 novembre 2022. In un angolino del telefonino c’è notizia che gli attuali pazienti delle terapie intensive, le cui presenza sono costanti, sono in maggioranza novax e vaccinati da più di un anno, che hanno perso l’immunità. A buon intenditor…!
La crisi energetica ha risvegliato ricordi del Polesine con la grande alluvione del 1951. Io c’ero! Un piccolo anello di una grande catena di volontari che operarono per aiutare i profughi delle zone allagate. In 150.000 abbandonarono le loro case, molti non sono più ritornati. Cosa c’entra l’attuale crisi energetica con quel tragico evento? Dirò di seguito dei dati su cui riflettere riguardo l’asserzione del governo della necessità di estrarre metano da quei luoghi e dal mare vicino, iniziando da subito a riattivare i pozzi dismessi. Tutto questo per non fare “un tacon peso del sbrego”. Il primo dato, il più eclatant, l’estrazione del gas in Polesine ha provocato l’abbassamento del piano campagna fino a tre metri e in certi posti fino a quattro. Il qual fatto ha creato l’esigenza di alzare 400 milioni di metri cubi di acqua era ributtarli in mare. Nel dettaglio 15 milioni di metri cubi dovuti alle piogge e 250 milioni di acqua marina infiltratasi. Molti altri dati suggeriscono di non estrarre gas sia in terra che in mare. Purtroppo la vicina Croazia estrae gas nello stesso bacino sul quale non abbiamo potestà di intervento, non ultimo con il pericolo di aumentare i rischi su Venezia: nell’ultimo decennio le maree oltre i 110 cm sono state 95, nel precedente decennio furono 54, negli anni ’80 solo 27, negli anni ’50 appena 13. Sono fatti tutt’altro che tranquillizzanti.
Venerdì 11 novembre 2022. La realtà non può essere disconosciuta: è riscoppiato lo scontro con i cugini d’oltralpe, i francesi. Qualche anno fa il ministro Di Maio, testimone della setta degli “uno vale uno”, indipendentemente dalle competenze, andò in quel di Parigi a sostenere i vandali dei Gilet Gialli nella loro opera di distruzione di molte città francesi contro il governo. Lo sgarbo diplomatico è stato ricucito da Mattarella in una sua visita a Parigi e poi rinsaldato da Draghi con cui fece asse in Europa. La nuova maggioranza al governo è costituita da molti dei vecchi incapaci che con le loro insane iniziative rendono difficile la gestione del paese, la guerra e la crisi energetica. Chi può essere il malnato se non Salvini che soffia sul problema che non c’è, quello dei migranti, e comunque, com’è dimostrato, in quantità minore che in altri paesi europei?
Il fatto: Macron e Meloni si sono accordati, come cortesia di buon vicinato, che 234 migranti sarebbero sbarcati in Francia. Ancor prima che sbarcassero Salvini e suoi sodali di FI dichiarano che l’atto di forza italiano ha costretto la Francia a cedere! Niente di peggio per Parigi, che disconosce la cosa e ha immediatamente cancellato l’accordo di ospitare migranti dall’Italia. Ora la patata bollente passerà in mano al presidente della repubblica, che dovrà andare nuovamente a ricucire lo strappo diplomatico. La triste realtà è che la coppia Di Maio-Salvini dimostra che la cultura politica e le competenze sono un’arte perduta.
Sabato 12 novembre 2022. Concludo le osservazioni di ieri sui migranti: tanto rumore per nulla, con una pessima figura a livello internazionale. Berlusconi, terza voce della destra al comando, afferma ”Io li avrei fatti scendere tutti, i migranti, dalle navi “. Alla faccia della concordanza di intenti.
Giornata epica per l’Ucraina che riconquista la città di Kherson e il territorio fino alle sponde del fiume Dnipro. Trattasi di uno dei quattro territori che Putin ha annesso alla Russia con il referendum farsa di poche settimane fa. Voglio raccontare di fatti secondari ma significativi. Durante la conquista di Kherson una signora ucraina con un coraggio da martire si avvicinò a un soldato russo che avanzava armi in pugno e gli regalò una manciata di semi di girasole accompagnando il dono con la frase ”Tienili in tasca in modo che crescano rigogliosi ben concimati dalla tua salma”. E poi, fatto di ieri, la folla di persone che plaude all’arrivo dei soldati ucraini liberatori. Una vecchia signora che piange tra le braccia di un soldato. Ad oggi questa guerra assurda è costata centomila morti più i feriti delle due parti, la distruzione delle strutture di vita ucraine e le vittime civili. Putin, padre di questa carneficina, avrà, ha coscienza di ciò?
Domenica 13 novembre 2022. La settimana andata si è chiusa con 549 decessi e 181.197 contagi, in leggero aumento. Oggi parlo di Maurizio Prato: mercoledì prossimo 16 novembre sarà nominato membro straniero dell’Accademia delle Scienze spagnola. Mi sento onorato di essergli vicino. Ma non è tutto, la settimana scorsa è stato nominato socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, istituto di cui era socio corrispondente da anni. I Lincei riuniscono 540 soci in rappresentanza dello scibile italiano e internazional. Anche di questo allego documento di nomina. Lunga vita a Maurizio! Di cui tutti noi siamo fieri di vantarci. Grazie.
Lunedì 14 novembre 2022. Ho assistito a un dibattito tra giornalisti tra i quali Italo Bocchino la cui partigianeria non ha limiti. Il fatto: 205 migranti a Ragusa e 120 a Siracusa sono stati sbarcati della guardia costiera Italiana raccolti in alto mare. Questa è la dinamica di quel che succede sul mediterraneo indipendentemente dal vessillo che sventola sul pennone della nave salvatrice, che nel caso suddetto era della Marina Italiana. Le Ong battenti una diversa bandiera fanno la stessa cosa. A questo punto il Bocchino accusa quelle navi di accordarsi con gli scafisti per il trasbordo, senza però alcuna prova! Sparare senza nulla dimostrare è come sparare sulla Croce Rossa, punito come delitto all’umanità. Trattasi di argomenti in malafede per spostare l’attenzione del popolo dei veri problemi che sono per l’Italia la denatalità, il futuro di figli e nipoti e per il mondo intero l’incubo climatico di cui la crisi energetica è figlia.