Martedì 18 ottobre 2022. Covid 113 decessi 58.360 contagi. Questa settimana si è chiusa con 511 morti! Eppure le istituzioni sono soddisfatte che a fronte del rialzo dei malati di covid la letalità rimanga bassa.Ucraina: i popoli democratici ma anche il popolo russo dovrà ricordare questo nome “Kerpatenko” il direttore d’orchestra fucilato per essersi rifiutato di guidare la sua orchestra a una festa militare russa. Simbolo di amor di Patria da un lato e dall’altro la brutale ferocia dell’invasore. Notizie dal fronte: continua la ritirata dell’esercito russo sopraffatto dall’Ucraina. Perciò la strategia russa cambia, da un lato punta sull’aiuto del generale freddo, l’Inverno per stancare la resistenza del Popolo ucraino. Non solo, ma ha intensificato i bombardamenti su tutto il territorio ucraino distruggendo a tappeto abitazioni, scuole, ospedali, centrali elettriche. Allo scopo è stato rifornito dall’Iran, paese fratello in quanto repressione della Libertà, le donne iraniane protestano contro la dittatura maschilista che le tiene in stato di schiavitù. L’Iran fornisce droni kamikaze per i bombardamenti. Ci auguriamo che l’occidente fornisca al più presto mezzi idonei a neutralizzare queste bombe volanti. Ci ricordano i missili V2 tedeschi su Londra nella Seconda Guerra Mondiale.
L’inizio di questa guerra, la Russia, o meglio Putin, l’ha giustificata con il volere ricongiungere i fratelli ucraini alla madre Russia. Durante i primi mesi dell’invasione ha lasciato sul terreno fosse comuni, massacri di civili, rapimenti di bambine. Come potrà giustificarsi?
Mercoledì 19 ottobre 2022. Covid 81 decessi 41.712 contagi.
Politica interna: finalmente si cambia. Il 25 settembre la saggezza, o meglio la disperazione del popolo italiano, ha messo nelle mani di Giorgio Meloni il destino della Patria. Per avviare il nuovo governo vanno rispettate alcune formalità per rendere operativi il Senato e la Camera, primo fra tutti la presidenza dei due organi.
Per il Senato la scelta è stata La Russa, vecchia guardia dell’MSI, riciclatosi alla democrazia, vestito però col pelo del passato e già gli sono scappati di bocca dichiarazioni in tal senso. Alla presidenza della camera è stato chiamato Fontana, un cattolico integralista sostenitore di Putin e critico sulle sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, qualche mese fa era dell’idea contraria, sugli aiuti anche militari all’Ucraina contraddice Papa Francesco. Il Fontana mi ricorda i tanti da me biasimati catto-comunisti del 1968 dal comportamento oltranzista con cui partorirono le Brigate Rosse. Inoltre pensa di rimettere in discussione le regole su omofobia e aborto. Berlusconi in una settimana ha attaccato tre volte la futura forse, presidente del consiglio e per tre volte si è riappacificato contraddicendosi. Nel frattempo ha rinsaldato la sua forte amicizia con Putin. Salvini, di cui si conosce la sua predilezione putiniana, mette in discussione l’intero programma eurotlantista della Meloni. È notizia odierna che la stessa si chiede: perché questa uscita degli alleati? Affermazione sorprendente, la Meloni è intelligente e vecchia del mestiere per lasciarsi abbindolare! Forse pensava che la predominanza di voti la mettesse al sicuro? Purtroppo ha una quinta colonna anche in casa propria, oltre che un vecchio rimbambito vittima del suo protagonismo, Berlusconi, e di un Salvini che è riuscito a castrarsi con il Papeete.
È in corso un convulso lavorio per la composizione ministeriale e se ne vedono di tutti i colori per accaparrarsi i ministeri chiave. La vittima ultima sarà l’Italia ma la prima nel tempo sarà Mattarella costretto a mandare al mittente a calci in culo molti dei ministri proposti. Non si possono escludere soluzioni imprevedibili vista l’incongruità dell’Alleanza maggioritaria e la sparpagliate spaesata minoranza politica.
Giovedì 20 ottobre 2022. Covid 84 decessi 40.563 contagi.
Non c’è dubbio, con l’avvio delle consultazioni per la formazione del governo da parte del capo dello Stato Mattarella i nodi, nodosi!, delle discrepanze dell’Alleanza vincitrice delle elezioni del 25 settembre, vengono al Pettine. Non potrà più esserci spazio per la demenza senile di Berlusconi. Non è tutto perduto ma molto si è ridimensionato nonostante la netta vittoria alle elezioni. Sono calate ombre sulla già flebile credibilità dell’Italia nel mondo e una dolorosa doccia fredda sulle speranze degli italiani riposte sulla Meloni come ultima spiaggia. Nonostante si sapesse che i due compagni di viaggio Salvini e Berlusconi erano tutt’altro che affidabili. Infatti in questi pochi giorni le carte della maggioranza sono state sparigliate dalle fuorviante uscite di Berlusconi. Saranno persuasivi con il capo dello Stato? Ad evidenziare la paradossale situazione uno scritto di una penna qualificata che invita Giorgia Meloni appena formato il governo di cercare in seno al Parlamento un manipolo di sostenitori, novelli Silipoti, alternativo ai poco affidabili di Forza Italia. Se questo è l’inizio del viaggio, la navigazione sarà un turbine!
Venerdì 21 ottobre 2022. Covid 91 decessi 36.616 contagi. Cosa racconto oggi? La politica oggi ci tiene sospesi a mezzaria. Mi sento come “color che son sospesi” in attesa che il mago Mattarella distribuisca ai nuovi reggitori, Meloni & Company, una pozione magica che dia loro saggezza, che a tutt’oggi scarseggia in generale e in alcuni casi, uno a caso Berlusconi, manca del tutto. Stiamo alla finestra in attesa di un’alba nuova!
Ho riesumato una lettura che mi ha colpito un bel po’ di tempo fa di Mario Rigori Stern, l’alpino asiaghese autore di memoria sulla guerra in Russia. L’Armir, l’Armata italiana mandata a morire sulle steppe russe male armata e peggio equipaggiata all’inverno Russo. Il 26 gennaio del 1943 a Nikolaevčka si combattè la battaglia della sua disfatta. Abbandonata alla mercè del ghiaccio e inseguita dall’esercito Russo. Ne parlo sull’onda di ricordi recepiti nell’osteria della zia Norma dove giravano notizie invise alla stampa guidata dal fascismo. Uno strage dolorosa che il Rigoni rivisse nei suoi scritti. Molti anni dopo l’alpino Rigoni vuole ripercorrere le strade della ritirata passando di villaggio in villaggio della sperduta steppa, un pellegrinaggio ai morti persi per strada. In uno di questi fu avvicinato da due donne ormai vecchie e, sapendolo italiano, lo portarono in un pollaio per mostrargli una gavetta militare utilizzata per il mangime ai polli. Facciamo parlare Mario “La presi, ci guardai dentro, mi sentii le gambe molli. Sul fondo c’era inciso uno schizzo di cuore con dentro una ragazza: era la gavetta del povero Marangoni” rimasto a concimare quell’angolo sperduto di steppa. Un canto esprime il dolore di ogni cuore degli Alpini. Nikolaevčka, una sola parola, nessuna strofa o verbo solo “Nikolaevčka oh! oh! oh!” composto da Bepi De Marzi, alpino, autore anche di quel miracolo di canzone che è “Il Signore delle cime”. Solo uomini di montagna possono esprimere quel dolore! Il Rigoni non volle descrivere eroismi di quell’evento bensì la tragedia loro e degli “altri” che non chiama mai nemici bensì “loro o russi”. Eravamo noi italiani gli invasori, i nemici.
Con loro abbiamo convissuto nei lager tedeschi, con loro insieme soffrivamo!
Sabato 22 ottobre 2022. Covid 92 decessi 31.775 contagi. Il mio diagramma pandemico mi riconduce ai dati del primo di settembre!
Governo: il dado è tratto. Imbavagliato Berlusconi, come d’incanto il Presidente della Repubblica, custode delle sorti del paese, ha formalizzato la Presidenza del Consiglio a Giorgia Meloni e la lista dei ministri da lei proposta in ben sette minuti. Neanche la fatto turchina di Collodi avrebbe potuto far meglio. Era la magia che auspicavo. Ora non resta che vivere giorno per giorno nella speranza che la bacchetta magica confermi il suo potere. Bravi!
È giusto, doveroso e con orgoglio rendere omaggio al presidente uscente Mario Draghi che ha lavorato fino all’ultimo giorno della sua carica al governo per affermare l’onore dell’Italia nel mondo. L’ultima vittoria l’ha ottenuta in Europa con la sua proposta sul prezzo del gas e approvvigionamenti, nonostante il duro contrasto di Germania e Paesi Bassi a difesa degli interessi delle loro Nazioni. Visione di quello che dovrà essere l’Europa, non solo un mercato unico bensì una federazione di popoli integrati secondo la visione dei Padri fondatori dell’Europa unita. Per la fine del suo mandato Draghi ha avuto un saluto corale in seno al Consiglio Europeo, “Grazie per il lavoro svolto in seno e per l’Europa!” Io penso che sarà per lunghi anni la migliore scorta strategica per l’Italia!
Domenica 23 ottobre 2022. Covid 52 decessi 25.5004 contagi.
Ucraina. Storie d’amor di Patria, sofferta ed eroica decisione di due coniugi di una città ucraina occupata dai russi. Le forze di occupazione hanno requisito la loro casa facendone sede di comando militare. I coniugi inviarono le coordinate geografiche dell’abitazione alle forze armate ucraine. Un missile poco dopo colpì la casa distruggendola. La foto mostra i coniugi che piangono sulle macerie. Fatti come questi entreranno nell’epica della nazione.
La morte di Francesco! Non voglio disquisire sulla dinamica di questo colpevole incidente, già tragico di suo per l’investitrice, ma per la morte del “figlio”. Non so perché questa morte mi ha colpito a differenza di tante altre. Mi sono sentito padre, nonno, bisnonno, disperato al solo pensiero di vivere un tale evento. Potessi sostituirmi non avrei dubbi o esitazioni. Non potendolo fare chiedo grazia al Divino di non farmi vivere questa disgrazia, non sopravviverei.
Estero: Xi Jinping è stato dichiarato “imperatore” dal congresso del Partito Comunista cinese. Normale evoluzione di ogni regime. Con le riforme di Deng allora segretario di partito che liberalizzava l’economia al mercato sembrava proprio che si fosse imboccata la strada della Libertà. Fu solo un abbaglio, non può esserci libertà di mercato senza libertà individuale, sarebbe solo un modo per consolidare il potere del “principe” Xi Jinping ormai al terzo mandato. Così come non esiste libertà individuale senza libertà economiche, di impresa!
Lunedì 24 ottobre 2022. Covid 39 decessi 11.600 contagi. Come ogni lunedì D’Avenia ci aiuta a guardare in noi stessi. Deduce con il suo scritto che il sentimento prevalente della società attuale è di amarezza, si è persa la capacità di essere creativi, tutto ci è dato o pensiamo ci debba essere dato, tutto è sopraffatto degli oggetti. Mancano i progetti. L’umanità è in uno stato di dipendenza che non le permette di assaporare il compiersi di un progetto.
Un aneddoto sulla volontà di guardare oltre. Sono arrivato lassù sul Monte Cristallo da nord dopo un lungo e faticoso percorso su sentieri impervi e tratti di sentiero ferrato. Il punto d’arrivo è lo stesso della cabinovia che sfornava frotte di vacanzieri in ciabatte. Si condivideva la tavolata con alcuni di loro che mi chiesero: perché tanta fatica quando si può arrivare nello stesso punto stando seduti all’interno della cabinovia godendo di orizzonti incantevoli sospesi in cielo? Non sapevo cosa rispondere, la loro logica era impeccabile. La mia fatica era incomprensibile e difficile da spiegare ad una mente che “prende” e non conquista.
Mi limitai a raccontare dell’incontro ravvicinato fatto un paio d’ore prima con un grosso cervo, anzi non con un cervo ma con un grande palco di corna che spuntavano dal folto bosco di bassi mughi, e due grandi occhi che mi guardavano sorpresi. Entrambi immobili ci guardammo a lungo, forse pochi secondi, poi un fruscio e sparì. Lo cercai qua e là inutilmente. Non so se il turista abbia capito la mia risposta o abbia semplicemente detto tra sé e sé che ero “suonato”!