Martedì 7 giugno 2022. Covid 70 decessi e 8512 contagi, che stanno rallentando. Il teatro di guerra ucraino è stazionario, si continua a morire, soldati e civili. Le parti in lotta non hanno chiaro lo stato delle cose, non hanno via d’uscita. Oggi vi racconto dal luogo di vacanza di Sottomarina. Non poteva mancare la visita al Mercato del Pesce al minuto di Chioggia, il punto più folkloristico del luogo. Grazie alla nostra disabilità riusciamo ad entrare con l’auto nel cuore del centro cittadino. Ci sediamo al bar per il caffè sul Liston a guardare la gente. Arriva una Lotus biposto, giallo canarino superchic, con finiture nere, si ferma a mezzo metro dalla mia sedia, scende un signore con una serie di contorcimenti data l’esiguità dell’abitacolo, ovviamente in divieto di sosta e in mezzo alla strada e penso senza il lasciapassare handicap! Ordina un caffè, si alza due volte a controllare l’abitacolo, beve il caffè e riparte. Una meteora di cafoneria!
Pochi passi e siamo al mercato coperto del pesce. Il ciarlare della folla e le grida dei pescivendoli. La Rita entra subito in confidenza scambiando facezie. Acquista seppie, folpi, orate, sardine sott’olio. All’uscita si va dal fruttivendolo ai piedi di un bel ponte veneziano gradinato che scaliamo con difficoltà con i carrelli di supporto. Ancora facezie con il chioggiotto. Si torna a casa e comincia il profumato rito della cottura delle seppie, il profumo dell’aglio e della salsedine chiama a raccolta le vespe dei dintorni. Sono le 15 e mi sveglio dalla siesta senza nessun dolore, con la sensazione di aver fatto un sogno meraviglioso del quale non ricordo nulla. Mi soffio il naso e sento nell’aria il profumo della polenta e seppie nere mangiate due ore prima. Un momento magico. Cosa posso volere di più dalla vita?
Mercoledì 8 giugno 2022. Covid 70 decessi e 28082 contagi. Conflitto ucraino. Ogni giorno di più constato che non si tratta di uno scontro regionale, che la vittima Ucraina è stata più o meno una scelta casuale tra le nazioni ex sovietiche ai confini con l’Europa e l’occidente, definito da Medvedev, delfino di Putin, un mostro, degenerato, odiato che deve essere distrutto per salvare il mondo! Indica inoltre il modello russo per la gestione del mondo! Questa visione salvifica è paragonabile alla crociata dell’Isis per portare l’uomo da Allah. L’Isis è stato sconfitto con le armi pagando un forte contributo di vite umane e il dissesto di intere Nazioni. Purtroppo non è stato ancora completamente debellato. L’Ucraina non è stato il primo tentativo russo, i precedenti sono stati misconosciuti dall’occidente, Crimea, Donbass e Caucaso, consentendo a Putin di credere di avere via libera per il suo progetto Imperiale. Si impone perciò di bloccare questa deriva prima che diventi uno tsunami. Il solo modo per farlo sono le armi. È una pia illusione portarlo a più miti consigli. I pacifisti in crescita pensano ai loro interessi personali come ben disse Draghi quando usò spaventare di ridurre l’uso dei “condizionatori durante l’estate”. Siamo alla fiera dell’ipocrisia.
Giovedì 9 giugno 2022. Covid 80 decessi 22371 contagi. Il conflitto ucraino pur di non diminuendo di intensità, distruzione e morte è sopraffatto dalla propaganda, dalle interpretazioni che le danno le parti politiche e le lobby economico-finanziarie, ognuna tesa a trarre vantaggi di parte tra le nazioni occidentali e in seno all’Italia per scopi elettorali. Per l’Italia la guerra che si sovrappone al Covid, il debito pubblico sarà ancora più difficile, se guardiamo alla classe politica oggi al potere quanto mai incompetente e non rappresentativa della maggioranza degli italiani.
Venerdì 10 giugno 2022. 84 decessi 23.042 contagi. Difficoltà contingenti, maltempo e un tantino di pigrizia mi costringono a rinunciare al diario odierno. Comunque ciò non toglie che la guerra continui con i suoi morti e i politici nostrani starnazzino sul sesso degli angeli.
Sabato 11 Giugno 2022. Covid 63 decessi 21554 contagi. Sulla pandemia qualche voce fuori dal coro sussurra, attenzione occhi aperti perché ci sono ancora segnali di potersi ammalare! Sono voci di Cassandre?!
La guerra. Le notizie sullo stato dei fatti, le cause, le prospettive sono sempre più ingarbugliate, non c’è modo di venirne a capo; la manipolazione della propaganda mistifica ogni fatto, notizia, opinione, rendendo difficilissimo farsi un’idea corretta. La minaccia atomica tiene tutti bloccati, insensibili a ogni ragionamento razionale. Chi trae vantaggio da questo stato di fatto? L’attaccante russo costringendo l’Ucraina a difendersi senza alternativa per mano delle armi convenzionali o atomiche. Morire in ogni caso come è dimostrato dalla strategia di guerra russa: fare terra bruciata con i bombardamenti, avanzare lasciando alle spalle fame, colera e morte di stenti.
Domenica 12 giugno 2022. Covid 60 decessi 22104 contaggi. I decessi sono in risalita. Oggi è giorno di elezioni comunali e referendum. La politica è nel caos. Qualsiasi previsione è impropria. Il referendum è l’unico elemento che si presta una previsione negativa. Per l’elezione di circa 1000 sindaci l’azione dei partiti è pressoché nulla visto che hanno perso oggi contatto con il popolo dei paesi, i 5 Stelle che avevano raggiunto un consenso del 34% nelle precedenti elezioni politiche si sono dissolti lasciando allo sbaraglio i loro ex elettori. Tutto questo non è di buon auspicio nel pieno della guerra in corso che ci ha portato a una crisi economica che si sovrappone alle difficoltà per il Covid. Lo scontro ucraino è in stallo, a causa della carenza di armamenti adeguati alla quali l’occidente risponde con lentezza. Speriamo!
Lunedì 13 giugno 2022. Covid 26 decessi 18678 contagi. Numero settimanale 453, solito. Politica interna. Come volevasi dimostrare gli esiti delle elezioni sono le peggiori conseguenze dell’abbinata Covid e guerra, con politici incapaci e in malafede che continuano a blandire il popolo a volere tutto e subito indipendentemente dal buon senso che implora di essere ascoltato. Il buon senso. È facile scagliarsi contro le immense ricchezze che accumulano alcuni. È un cancro che è sempre esistito. In un viaggio in Guyarat, India, nel palazzo di un Maraja, ora quasi in miseria, si trovava nel giardino il terminale di una ferrovia personale, che intersecava la rete Nazionale, costruita per suo uso e consumo. Le ricchezze dei satrapi orientali erano favolose. Ancora un ricordo dell’India, un Maraja ha dotato la sua tavola da pranzo per un centinaio di ospiti di una mini ferrovia, funzionante, in cui vagoncini fungevano da porta vivande e scorrevano dinanzi ai commensali per potersi servire! Il tutto all’interno di un salone in stile liberty tutto vetrato da cui pendevano due lampadari di Murano con migliaia di luci. Noticina a latere: la stabilità del salone venne collaudata facendo transitare sul tetto due elefanti. In un paese in cui la cui la miseria estrema è palese ancora oggi. Sono ingiustizie ma continuano a proliferare anche oggi.
Il paese che aveva scoperto l’uguaglianza sociale, la Russia, non solo ha fallito l’obiettivo ma ha prodotto la casta degli oligarchi di cui Putin è padre e le cui ricchezze sono incommensurabili. Ciò non vuol dire rassegnarsi ma attivarsi a costituire strutture sociali a dimensione umana!