diario dalla finestra di casa

16 maggio 2022 – diario settimanale

16 Maggio 2022

Martedì 10 maggio 2022. Covid 84 decessi 17155 contagi. Un buon miglioramento della pandemia. Oggi festa in famiglia, compio 91 anni. Mi sento fortunato del traguardo raggiunto. Sono circondato da tanto affetto, sono sostenuto in tutti i modi insieme alla nonna Franca, non è cosa di poco conto considerate le nostre infermità che sono molto debilitanti. Le figlie hanno costituito un’organizzazione che non ci fa sentire soli, in particolare per fronteggiare le imprevedibilità di Franca. Riesco a dedicarmi anche ai miei scritti e ricerche allele quali anche loro contribuiscono. Non passa giorno che qualcuno, anzi molti non ci contattino, nipoti e figli. Ho avuto un regalo particolare di cui allego la foto. Grazie. 100 di questi giorni! Dal diario ho tolto l’incubo della guerra, almeno per oggi!

Mercoledì 11 maggio 2022. Covid 153 decessi 50015 contagi. È subito arrivata la smentita dalla pandemia i cui numeri hanno avuto un’impennata. La stampa sta interessandosi dando l’illusione che non esista il problema. La linea del fronte è ferma ma le armi sparano, i tempi saranno lunghi. Oltre alla perdita di vite umane da entrambe le parti, ad oggi l’Ucraina dichiara 6 milioni di profughi all’estero e 8 milioni al suo interno in particolare dai luoghi contesi. 600 miliardi sono stimati i danni dovuti ai fatti di guerra. Quel che è peggio è la disarticolazione della struttura sociale. Ci sarà una dolorosa fuga all’estero dei professionisti che non troveranno più posto in patria impoverendo ancora più il tessuto sociale umano. Emergono continuamente fatti tragici. Nella ritirata i russi hanno abbandonato un carro ferroviario frigorifero con 40 cadaveri dei loro commilitoni in sacchi di plastica. In uno di questi oltre alla salma c’erano dei gioielli, frutto di qualche razzia!

Giovedì 12 Maggio 2022. Covid 115 decessi 42219 contagi. Continuano sul migliaio i morti ogni settimana da aprile. La guerra iniziata 77 giorni fa, che l’invasore russo pensava di risolvere in pochi giorni con l’attacco da più fronti, ha trovato una forte 4esistenza tanto da dover rinunciare alla conquista della capitale Kiev e concentrare lo sforzo al sud sul Mar Nero. Anche qui le cose non sono semplici, tutt’altro, quella che doveva essere una guerra lampo si è trasformata in una guerra di posizione, perciò di lunga durata. La solidarietà del mondo libero, democratico è stata pronta e generosa verso gli ucraini sia nell’ospitare i profughi sia negli aiuti anche militari che hanno contribuito a ricacciare oltre frontiera i russi al nord. Il prolungarsi del conflitto esaspera le conseguenze negative sul piano energetico di tutta l’Europa che dipende dal gas e dal petrolio russi e per le derrate alimentari che l’Ucraina forniva al Medio Oriente e all’Africa. Diventa perciò fondamentale che la diplomazia risolva la diatriba con trattative e non con le armi. Ne va di mezzo la stabilità politica del mondo.

Venerdì 13 maggio 2022. Covid 130 decessi 39317 contagi. Nessuna nuova da segnalare, la stampa è muta sul virus. La guerra di Ucraina ha spinto Finlandia e Svezia a chiedere d’urgenza l’adesione alla Nato. Putin si trova così 1340 km di frontiera all’estremo nord dell’Europa, zona strategica, a contatto con le forze armate della NATO, UE e USA insieme. Con la “missione speciale” ha sbagliato tutto, voleva allontanare il pericolo NATO invece lo ha ampliato! Sul campo gli ucraini resistono e spesso contrattaccano fermando l’azione russa. Il conflitto attuale serve anche per fermare i continui attacchi, vedi Cecenia, Crimea, Georgia in un clima di tensione tra stati. Anche l’Afganistan era stato invaso prima dai russi, poi dagli americani che sono poi stati cacciati dai talebani che purtroppo hanno fatto regredire il paese a costumi atavici. È di questi giorni la reintroduzione del burqa, a copertura totale del corpo delle donne dopo che per vent’anni le donne avevano goduto dell’istruzione, del lavoro, dello sport e ora di ricacciate tra le mura di casa al servizio del maschio!

Sabato 14 maggio 2022. Covid 115 decessi, 38527 contagi. Per trovare un cenno sulla pandemia sono a pagina 40 del Corriere della sera. Un lettore pone questa domanda: sono accettabili più di 100 morti al giorno, quarantamila in un anno? Siamo alle porte dell’estate, cosa succederà in autunno? Sul conflitto in corso. Un tribunale Ucraino ha portato a processo un soldato russo, prigioniero, autore dell’uccisione di un civile in bicicletta. Si giustifica: mi è stato imposto! A tutt’oggi sono all’analisi altri 10700 casi analoghi, documentati, di assassini, stupri e torture a dimostrazione della brutalità del confronto armato.
La politica di casa nostra, o meglio la non politica di casa nostra. Il Parlamento è costituito da elettori del Movimento 5 Stelle per il 33% e da leghisti a completamento di una maggioranza assoluta nel 2018. Maggioranza dimostratasi incapace tanto che i 5 stelle sono ridotti al 10%. Questa disperata ex maggioranza diventata minoranza insignificante e morente tenta di avere visibilità in vista delle prossime elezioni. Tutto questo a spese di un governo di emergenza chiamato a governare la pandemia, compito brillantemente svolto nonostante il parere negativo di molti anche all’interno del governo. E ora a fronteggiare la guerra Ucraina dove i 5 Stelle hanno il Ministro degli Esteri Di Maio favorevole all’azione governativa e i parlamentari contrari a dimostrazione delle loro incapacità. Contemporaneamente il governo deve gestire il PNRR, piano economico per salvare l’economia della bufera pandemica.

Domenica 15 maggio 2022. Covid 91 decessi e 36000 contagi. Due voci autorevoli, l’una il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Locatelli in una panoramica sul covid dice che non va banalizzato il virus come un semplice raffreddore, lo testimonia il centinaio di morti al giorno; l’altra voce, quella della professoressa Viola molto cauta nel definire certezze dice godiamoci l’estate ma sappiate che l’autunno ci presenterà il conto. Di certo ci saranno le mascherine. Politica europea. La Svezia patria della neutralità che pratica da ben 208 anni, riuscendo a star fuori dalle due guerre mondiali, ha deciso di perdere la sua verginità a seguito dell’assurda discesa in guerra del dittatore Putin. Chiede di entrare nell’alleanza di mutua difesa, la NATO. Come leggono questo atto i nostrani pacifisti della domenica? Sul conflitto in corso due fatti testimoniano che le ostilità non sono originate solo da contrasti territoriali e/o economici, bensì da odio ancestrale tra popoli, lo mostrano le atrocità che si consumano. Il capo della Chiesa Ucraina denuncia il ritrovamento nella zona di Kiev di una fossa comune con 500 salme con le mani legate e una pallottola in testa! Un fatta secondario non bellico, ma di profonda incultura mostra in un video un carro armato russo per le strade di Mariupol, completamente in mano russa da settimane, che schiaccia delle auto parcheggiate, pare per gioco!

Lunedì 16 maggio 2022. Covid 62 decessi 27162 contagio. Stiamo migliorando. Vado ora a dire delle discrepanze territoriali sulla lotta al covid. I dati relativi alla vaccinazione della quarta dose per i cittadini “fragili” evidenzia che al nord ci sono percentuali del 22,19, 16, 15,12% mentre al sud del 3,9, 3,7, 3,1, 2,9%. Non mi dilungo sul perché 3 per come, lo si sa! Sono differenze ataviche! Utilizzo questi dati per una considerazione su come sarà possibile attuare il PNRR, il piano di Rinnovamento del Sud proposto da Draghi con i fondi europei su quella parte d’Italia che non vuole o non sa difendersi dal raffreddore? Purtroppo sarà una battaglia persa, l’ennesima. La guerra in Ucraina. Kharkiv, la seconda città dopo Kiev, è stata conquistata dai russi nei primi giorni di guerra, ora è stata riconquistata. Fortemente bombardata ora sta ricominciando a vivere. Un giornalista è stato avvicinato da un uomo che gli mostra la sua casa distrutta e quella del vicino bruciata. Lo accompagna poi nell’orto verso un gabbiotto di lamiera arrugginita che nascondeva l’entrata a una tana a 3 metri di profondità, di 8 metri quadrati. Qui sono scesi il 28 febbraio e sono usciti a fine aprile, 4 adulti e un bambino! Giorni di paura per i bombardamenti ma più ancora di essere scoperti e passati per le armi. Uno spirito di resistenza incredibile.

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