Lunedì 11 aprile. Covid 90 decessi 53253 contagi. Anche questa settimana siamo appena sotto i 1000 morti, costanti da un mese. L’immunologa Viola, mia guida nel viaggio covid, raccomanda prudenza, mascherine FFP2 e per noi anziani rispetto delle scadenze vaccinali. Conflitto ucraino: estratti stampa da memorizzare per NON capire come gira il mondo. – Kirill, il patriarca ortodosso residente a Mosca, è il papa di quel ramo di cristiani, invita i russi a stringersi attorno alle autorità per respingere i nemici. Ha dispensato i soldati russi che combattono nell’invasione dell’Ucraina al rispetto dei comandamenti, tra i quali il quinto, non uccidere! Il governo russo sta emanando una legge che impedisce ai vertici della banca di espatriare. Libertà? – La Finlandia nel 1939-40 fu invasa dalla Russia, alla quale ha resistito pagando la sconfitta con 70000 morti e 400000 deportati. Oggi la Finlandia ha chiesto di mettersi sotto l’ombrello della NATO! Forse teme di fare la fine dell’ Ucraina. – Altri precedenti: 1956 l’Ungheria invasa dai carri armati russi e governo rovesciato. 1968 Cecoslovacchia, a Praga all’arrivo dei carri armati Jan Palach si brucia per protesta. 1980 è la volta della Polonia, e ora Kiev Ucraina. Note di cronaca familiare: la nonna Franca è stata operata di cataratta, sta tornando a casa con il gelato.
Martedì 12 aprile 2022. Covid 115 decessi 28368 contagi. Situazione stazionaria di auto imbroglio: la stampa e il sentire comune plaude il ritorno alla libertà dai divieti. Se non che spuntano i “però”, i “ma” per giustificarsi di aver ottenuto una libertà incerta. Sappiamo bene di avere il “culo” scoperto al virus! Sulla guerra, (missione speciale in versione Putin) , riporto quanto detto da Busarin, una voce russa, che non ha senso esporre i propri soldati alla morte per stanare la resistenza ucraina rinchiusa nei 5 livelli di tunnel sotto la città. È sufficiente chiudere gli ingressi e iniettare gas. Alla faccia del Trattato di Ginevra! Stamattina godevo del sole seduto sul bordo della canaletta del Prato della Valle e guardavo il prato con le sue essenze. Le margheritine sparse come bianche stelle, il tarassaco, pissacani, di un giallo invasivo, i timidi occhietti della Madonna azzurri e rosa, e molto trifoglio tra i fili d’erba. E qui infilo un ricordo di bambino. Pancia a terra ci sfidavamo a chi trovava più quadrifoglio. Tempi beati!
Mercoledì 13 aprile 2022. Covid 163 decessi e 80000 nuovi contagi. Ogni settimana c’è un giorno in cui i numeri pandemici crescono. Oggi sono saliti di brutto. Lo scontro armato si concentra su Mariupol, città martire, prossima a cedere alle forze russe, sarà una strage. Anche perché hanno ipotizzato l’uso di armi chimiche vietate dalla convenzione di Ginevra, con il pericolo di una reazione della comunità mondiale. Ora parliamo di casa nostra, il Veneto, regione a forte vocazione turistica. Molto mare, montagne meravigliose, territorio pieno di storia, Venezia ne è l’apice. Il turismo veneto supera il sud d’Italia. Conseguentemente c’è una forte richiesta di lavoratori stagionali. L’apporto di manodopera straniera è limitato a causa del covid. I lavoratori italiani, con l’avvento del reddito di cittadinanza, non sono attratti, per una relativa miglioria economica, non hanno convenienza ad affrontare il trasferimento nei luoghi di vacanza. Sappiamo bene che i beneficiari del reddito di cittadinanza svolgono occasionali lavori in nero per integrare. Purtroppo sono distorsioni del mercato del lavoro che si pagano a caro prezzo!
Giovedì 14 aprile. Covid a 155 decessi e 62037 contagi. Sulla pandemia aleggia preoccupazione per la situazione del virus. È un susseguirsi di raccomandazioni alla cautela, al mantenimento dei presidi sanitari quali le mascherine. Ricordiamoci che la Cina fu la culla e il punto di partenza del virus 2 e più anni fa, diffusosi poi in tutto il mondo. Oggi Shanghai, ancora Cina, è sotto un lockdown rigido, che provoca carenze alimentari ovunque e gravi deficienze igieniche nei luoghi di quarantenne affollati, si tratta di 26 milioni di abitanti. Ci sono perciò tutti i presupposti per essere preoccupati. Sul conflitto ucraino: sono sfumati i contatti per trovare un accordo per una tregua. Le azione di guerra intensificate sempre più atroci da parte russa in vista del 9 maggio festa della vittoria russa sulla Germania nella Seconda Guerra Mondiale, costi quel che costi al popolo russo per giustificare questa ingiustificata guerra. Saranno 25 giorni davvero difficili.
Venerdì 15 aprile. Covid 149 decessi 64945 contagi. Mi sembra tanto tempo fa che scrivevo che il numero di morti segnalato sia poco attendibile perché è difficilmente distinguibile il decesso per covid o con covid. Infatti oggi leggo che il Ministero della Salute ha dichiarato che il metodo più vicino al reale sia quello di confrontare la mortalità degli ultimi 4-5 anni antecedenti la pandemia con gli anni del covid. Tempo fa avevo proposto il confronto con gli anni 2018-2019. Rimangono comunque poco confrontabili con i decessi in altre nazioni per specifiche peculiarità come la più alta età media di vita al mondo con il Giappone, perciò portatrice di maggiori fragilità. Sul conflitto ucraino continuano i massacri. Si attende l’incrudimento del confronto dopo l’affondamento dell’incrociatore russo, l’ammiraglia della flotta nel Mar Nero, per mano degli ucraini.Divagazione: il diario è titolato “dalla mia finestra”: per ragioni termostatiche abbiamo sostituito le finestre con un ottimo risultato. È cambiata anche la percezione di ciò che succede al di là del vetro. Dal mio studio che dà sulla strada da una porta finestra, alla sera fino a tarda ora sentivo profumo di cibarie da un localino argentino e il vociare di giovani avventori, ora con gli infissi nuovi ho perso il contatto con quella simpatica realtà. Così pure il chiasso degli alunni della scuola media. Le sirene di ambulanze e polizia arrivano ovattate. Gli eventi meteorologici sono spariti, giorni fa si è abbattuto un fortunale sulla città, noi l’abbiamo recepito per le gocce d’acqua che colavano all’esterno dei vetri! È un isolamento che diventa quarantena, eremo!
Sabato 16 aprile. Covid 133 decessi 61555 contagi, siamo entrati nel fine settimana della verità. Per le feste pasquali è previsto lo spostamento di molte persone nelle città d’arte, al mare e in montagna! Il ritrovato senso di libertà mette alla prova il divulgarsi dei contaggi. Facciamo gli scongiuri! La guerra in atto comincia a inaridire i rapporti fra le nazioni pro e contro i contendenti. Da un lato Svezia e Finlandia che chiedono di entrare nella NATO. È questo il cappello militare di cui l’Europa si è dotata, trattasi di un patto di mutuo soccorso nel caso uno degli associati venga attaccato. Ci sono anche segnali minori ma di alto valore simbolico. Uno di questi è di violare il sacrario di Katin in territorio russo dove riposano le salme di 4000 ufficiali polacchi fucilati nel 1940 dalla polizia segreta di Stalin nell’ambito di un’operazione di sterminio di polacchi, ne vennero uccisi 22 mila. Sono segnali che rivalutano lo stalinismo e i suoi metodi di cui l’Ucraina è l’odierna vittima.
Domenica 17 aprile. Covid 233 decessi 63815 contagi. Situazione statica, con molte vittime, si attendono sviluppi dopo le festività. La guerra: Mariupol sta capitolando, gli ultimi soldati resistono nei cunicoli della grande acciaieria, i russi ne preannunciano la strage. Si danno una meta per le festività pasquali! Il diario oggi termina qui, dopo più di due anni una tregua. Festeggiamo la Pasqua con Rita e Michele. Domani Pasquetta con Paola e Mauro. Grazie di starci vicini. Auguri.