Lunedì 4 aprile 2022. Covid 118 decessi 53588 contagi. La pandemia è decisamente superata dal sentire della gente dell’immane tragedia della guerra. Il numero di morti covid attuali qualche mese fa sarebbero stati inaccettabili. La nostra attenzione è per Bucha, cittadina alla periferia di Kiev, abbandonata dagli invasori russi lasciando una scia di cadaveri per le strade. Finora ne sono stati raccolti 410. Le fotografie mostrano la fossa comune, un corpo sul ciglio della strada con in fianco un sacchetto di patate sparpagliate nella caduta, un altro con le mani legate dietro la schiena e ancora uno con uno straccio bianco legato a un braccio, forse voleva dirti disarmato. Per trovare atrocità simili bisogna tornare a Srebrenica dove 8000 bosniaci vennero uccisi dai servi del boia Mladic, che è stato poi condannato dal tribunale dell’Aja. Quei serbi che oggi plaudono a Putin. A completare l’infamia il Cremlino addita gli ucraini come autori della strage per punire i collaborazionisti! A completare la triste falsa ci pensano i negazionisti nostrani, guidati da Freccero, che parlano di “materiale fotografico propagandistico creato ad hoc!”.
Martedì 5 aprile 2022. Covid 125 decessi e 30630 contagi. L’andamento rimane costante. Continuano le raccomandazioni alle persone fragili, ammalati e anziani. Anche fra questi ultimi cala la sensibilità a proteggersi. Sul conflitto russo-ucraino è in corso un riposizionamento strategico dei russi a causa del mancato obiettivo di conquistare Kiev grazie all’imprevista resistenza del popolo ucraino. Ora puntano alla conquista del Sud. Il prezzo che sta pagando in vite umane e distruzione l’Ucraina è inmenso, i fatti di Bucha confermano la brutalità autorizzata da Putin che è da barbaria, sicuramente sarà oggetto del tribunale dell’Aja per crimini di guerra. Ogni sviluppo è possibile e non prevedibile!
Mercoledì 6 aprile 2022. Covid 194 decessi e 80173 contagi. Il virus si risveglia e riconquista spazio sul giornale. La nuova variante XE preoccupa. Crescono le reinfezioni tra i sanitari, spesso asintomatiche, mettendo in crisi il funzionamento degli ospedali. Inoltre diventano significative le conseguenze post covid che dureranno a lungo nel tempo. Le attività ospedaliere normali sono in affanno. Questa situazione non è solo italiana, a Shanghai la messa in quarantena sembrava una esagerazione, invece i contagi, spesso asintomatici, sono in crescita tanto da confermare la chiusura totale della città. Cronaca di guerra: la strage nella città di Bucha non è un fatto isolato di ferocia dei soldati russi, altre città abbandonate dalle forze di invasione mostrano morti fucilati per le strade, è evidente che si tratta di precisi ordine dei vertici militari, lasciare terra bruciata al loro passaggio!
Lunedì 7 Aprile 2022. Covid 150 decessi, 69278 contagi. Trovo interessante valutare il costo della pandemia fino ad oggi. I dati numerici sono: 6 milioni di morti e 12 trilioni di dollari. I costi sociali non misurabili ora, saranno valutati in futuro, saranno pesanti. Questa imprevista calamità ha messo a tacere il precedente fenomeno del cambiamento climatico foriero della “fine del mondo” che oggi conosciamo. Da un mese entrambi le catastrofi sono state sopraffatte dalla “guerra”, entro la quale viene evocato il pericolo nucleare. Clima e nucleare riporterebbero l’uomo all’età delle caverne! A fronte di un futuro così burrascoso mi sento costretto a indirizzare i miei pensieri solo aquesti argomenti. Parlare d’altro sarebbe insensibile, superficiale. Un esempio per tutti. Una ragazzina di 16 anni dinanzi a un palazzo colpito dalle bombe in una delle cittadini ucraine evacuate dai russi, racconta a un cronista che un mese fa quando il palazzo era crollato una famiglia era rimasta prigioniera nello scantinato. Facevano sentire la loro voce chiedendo aiuto. I soccorritori erano impediti dai soldati russi. Per giorni le grida di aiuto sono andate via via affievolendosi e spegnendosi. Ora recupereranno i loro corpi. In tanto squallore come potrei parlare dei miei ricordi d’infanzia o delle mie esperienze di vita. Sarebbe blasfemo!
Venerdì 8 aprile 2022. Covid 150 morti e 69596 contagi. Ilaria Capua scienziata italiana che fu a capo dell’Istituto Zooprofilattico del Veneto, che ora dirige un centro a Miami USA, è una voce di altissimo livello nel mondo della ricerca, invita tutti all’autoresponsabilità nella lotta al covid in quanto sono disponibili i mezzi fondamentali per difendersi a partire dai vaccini, le mascherine, i distanziamenti e per i più fragili un isolamento più attento. Perché questo invito? Altre emergenze altrettanto gravi, anzi di più, incombono: la guerra ucraina quale spettro di un conflitto ben più ampio, mondiale e nucleare e, conseguentemente una crisi economica profonda. Tanto pessimismo mi viene da una letterina di una bimba russa mandata al padre soldato nell’invasione dell’Ucraina che dice “papà fai presto, uccidili tutti così torni a casa”. Questa è la cultura che ha portato il popolo russo, da Vladivostok a Pietroburg, che sostiene con l’83% di adesioni il dittatore Putin a dare inizio a questa incomprensibile tragica contesa.
Sabato 9 Aprile 2022. Covid 144 decessi, 66535 contagi. Situazione ferma sui soliti numeri, il bel tempo dovrebbe essere d’aiuto. Intanto per noi grandi vecchi arriva la quarta vaccinazione. Conflitto ucraino: con l’avvicinarsi di nuovo truppe russe è esploso l’esodo di civili. Trattasi della zona già “liberata” dai russi nel 2014 e rimasta in stato di guerra con la caduta di 14.000 morti. Sui fuggiaschi piovono missili, ne sono stati uccisi 50. Sulla carcassa di un missile c’era una grossolana scritta di vernice in cirillico “per i bambini”. Incomprensibile! Faccio una rivelazione, un ricordo d’infanzia. Vi parlo di un vecchio “selgaro” (salice) potato a capitozzo, nodoso e contorto come le dita di un vecchio reumatico. Ero tra i campi sul bordo di un fosso a un centinaio di metri da casa mia. Mi arrampicavo per guardare il mondo da un diverso punto di vista. Era anche un buon nascondiglio. Un giorno eravamo in cucina noi tre fratelli e la mamma che rammendava i soliti calzini bucati. Litigavo con mia sorella, era raro che lo facessimo, ho passato la mano sul tavolo buttando tutto a terra. C’era anche la forbice che cadendo si piantò nel ginocchio di Cici, mia sorella. Lei piangeva, mia madre la curava, e io impaurito in fuga per i campi. Sono salito sul vecchio “selgaro”, sparendo tra i rami. Da questa posizione controllavo casa mia. Dopo un po’ uscì mia madre che mi chiamava: Tonin, Tonin! Era vicina l’ora di pranzo e cheto cheto tornai a casa. Mi appoggai allo stipite della porta finché mi disse brusca: magna! Non ricordo il seguito.
Domenica 10 aprile 2022. Covid 112 decessi 63992 contagi. Shanghai è sotto scacco. Hanno costruito 100 nuovi ospedali per 160000 letti, altri 8 con 8000 posti in fase d’avvio. Oltre le dotazioni sanitarie vigenti!! Non è certo un buon viatico per la speranza che tutto sia finito!La guerra ucraina con le sue peculiari atrocità. Forse in tutte le guerre sono successi fatti di incredibile atrocità e/o di emblematiche incapacità di conduzione delle operazioni belliche, ma solo oggi con le informazioni istantanee, con il telefonino, ne veniamo a conoscenza. Il fatto scoperto in questi giorni è incredibile. Le truppe russe sono stata inviate alla conquista della centrale nucleare di Chernobyl, oggi dismessa, ma isolata dal mondo con il territorio circostante mortalmente contaminato perché impregnato di materiale radioattivo. Carri armati e mezzi di sussistenza si sono stanziati, scavando Trincee per minetizzarsi. Esperti della sicurezza affermano che i ragazzi di leva venuti dalle lontane terre siberiane manco sapevano dell’esistenza del pericolo, hanno un anno di vita! È pensabile che gli strateghi militari russi non sapessero del pericolo? Se lo sapevano dovrebbero essere passati per le armi per omicidio plurimo. Se non lo sapevano dovrebbero fare la stessa fine per incompetenza omicida! Fermo restando che le atrocità contro i civili saranno materia per processi contro l’umanità. Ora il comando delle operazioni russe passa nelle mani del generale russo Dvornikov eroe della guerra di Siria con la tecnica di Grozny, fare terra bruciata con i bombardamenti a tappeto prima di avanzare.