Martedì 1 marzo 2022. Covid 210 decessi e 17981 contagi. La pandemia diminuisce, bene. Sempre troppi morti! Tutta la nostra attenzione è per il conflitto russo-ucraino di cui non si intravedono vie d’uscita, difficili da individuare. Troppe Le incredibili incongruenze sulle motivazioni che l’hanno provocato e ancor più da armonizzare. L’avvio è stato infruttuoso, era scontato, però continueranno. A riprova delle asperità da superare riporto il punto di vista di un uomo di parte, in questo caso di parte russa, Nando Ferrari, noto per la sua virulenza contro l’occidente e il nostro governo, ha fatto una lunga sequela di deduzioni per dimostrare che tutto ciò che si dice della guerra in atto non è vero, sostiene trattarsi di una montatura dell’Occidente contro le giuste ragioni russe! Paola mi ha chiesto il parere su quanto esposto dal Ferrari. Ho risposto di non essere attrezzato per dimostrare le assurdità da lui denunciate, non provate, ma deduzioni tratte dal suo punto di vista. Le mie deduzioni sono di tutt’altra natura, ma restano deduzioni! Mi chiedo però se sia possibile che 500.000 ucraini, a oggi, fuggano all’ovest lasciando la casa, il lavoro, la patria, gli affetti, i padri i mariti e i figli rimangono per combattere se i segnale di guerra non fossero reali? Bombe distruzioni e morti? Un secondo segnale l’ha individuato la Betti: è mai possibile che un gran numero di nazioni abbiano chiuso lo spazio aereo con la Russia e l’Ucraina? Un simile stato di cose definirlo una montatura è paranoico!
Mercoledì 2 marzo 2022. Covid 233 decessi 46631 nuovi contagi. È difficile una lettura logica dei dati pandemici. L’alto numero di morti, la drastica diminuzione dei sofferenti da covid. La stampa attribuisce il motivo all’alto numero di vaccinazioni è alla scarsa gravità di omicron. Non capisco. Torniamo alla notizia principe, la guerra. I profughi si contano in centinaia di migliaia, da noi sono ospitati da parenti qui residenti e nelle strutture prontamente predisposte da enti pubblici e privati e da semplici cittadini. Questo conferma che l’invasione prosegue anche se contrastata dalla resistenza ucraina. Nelle ultime ore la Russia ha dispiegato forze militari esorbitanti. Foto satellitari mostrano una colonna di 60 km di mezzi motorizzati! Evidente l’intenzione di sottomettere l’intera azione. Questo in barba agli incontri delle parti per una soluzione per la fine degli scontri armati. L’occupazione dell’Ucraina apre uno scenario inimmaginabile sull’assetto politico europeo e forse mondiale. Come potrà essere accettato nel consenso mondiale, ONU, sport, affari, il responsabile Putin di tanta tragedia? Non vedo via d’uscita.
Giovedì 3 marzo 2022. Covid 214 decessi e 36429 contagi. I numeri indicatori sono alti, eppure il grafico chi li visualizza mi dice di stare tranquillo. È il primo giorno che a Padova non ci sono stati ricoveri covid. È un segno simbolo. E ora la guerra che continua. È incomprensibile che l’orso russo non riesco a farla finita col topolino ucraino. Le bombe da terra, cielo, mare stanno straziando le città ucraine provocando vittime civile ma anche molti morti tra i soldati russi. Per quali ideali questi ultimi combattono? Non certo per la sopravvivenza come fanno gli ucraini. Questo conflitto è un rebus partorito da una mente malata, Putin, in nome di un mito “la grande madre Russia” che altro non è che un affastellamento di etnie, religioni, culture diverse e per le immense distanze da San Pietroburgo a Vladivostok. Anche la Cina ha problemi analoghi, etnie diverse, ha però millenni di civiltà in cui la cultura confuciana che fa da asse portante al potere che poggia su una rigida gerarchia basata sulla competenza e il merito.
Venerdì 4 marzo 2022. Covid 185 decessi e 42500 contagi. La pandemia è agli sgoccioli. Rimane il fattore endemico con il quale conviveremo per lungo tempo. Continua la coda di un alto numero di morti. Continua l’invasione dell’Ucraina, il dittatore conferma la conquista di tutta la nazione allo scopo di garantire sicurezza alla Russia e detronizzare i nazisti oggi al potere. Sic! Le trattative per fermare le armi non sortiscono risultati. Continuano i bombardamenti; coinvolta anche la più grande delle sette centrali nucleari ucraine. La fuga di profughi all’ovest continua come una valanga. Dico ora di due fatti che mi hanno colpito: il primo, un’auto con i genitori e tre figli in fuga verso ovest, come tante altre, viene colpita da una bomba, muoiono i genitori e un figlio, un secondo morirà in ospedale. Quale sarà lo stato della terza figlia?! Il secondo fatto: una fotografia mostra una signora 7craina che porge una tazza fumante a un giovanissimo soldato russo prigioniero piangente! Si è saputo poi che aveva 19 anni. La madre del giovane ha visto il figlio in quella fotografia in televisione ed è riuscita a contattarlo! Cosa si saranno detti madre e figlio coinvolti in quel massacro? Quel ragazzo sarà andato alle manovre militari come a un gioco, per essere poi buttato nella mischia magari a morire. Mischia ripetutamente negata da Putin!
Sabato 5 marzo 2022. Covid 210 decessi 38095 contagi. Prosegue il calo dei contagi e la pressione sulle strutture ospedaliere. Sul conflitto Putin ha evocato la minaccia nucleare, un tabù rimasto chiuso in un cassetto dai fatti di Cuba 60 anni fa. Non solo ha colpito l’area della più grande centrale ucraina, 5 volte quella di Chernobyl, impedendo per due ore ai pompieri ucraini di intervenire. Cosa lo spinge a tanta incoscienza? È pazzo perciò incosciente, oppure è malato terminale e vuole portarsi con sé nell’aldilà l’umanità intera! In ogni caso va fermato. Può l’ONU quale autorità super partes imporsi a protezione dei siti nucleari? Putin dopo l’esperienza dell’Ucraina, che certamente cadrà, con le stesse non ragioni fagiciterà le ex repubbliche sovietiche che si affacciano sul Mar Nero e poi le altre europee fino al Baltico. Tutte da sole non hanno la forza di opporsi alla forza militare russa anche se paga un prezzo doloroso di morti che, per il Cremlino, è solo carne da macello! Una riflessione: al mondo libero non può bastare gridare al cielo “NO ALLA GUERRA”, ma azione anche se dolorosa!
Domenica 6 marzo 2022. Covid 173 decessi 39963 contagi. Il mio diagramma sulle morti si conferma benigno. Il virus ci dà tregua per dare spazio ai venti di guerra. Sul conflitto faccio tristissime considerazioni e racconto fatti. L’apparato militare russo a dimostrazione che l’invasione è stata a lungo premeditata, ha dotato i reparti combattenti di forni crematori motorizzati! Cinismo estremo! L’Ucraina ha milioni di profughi in fuga verso occidente, con autobus, treni, e file interminabili di auto, a piedi spingendo le valigie con le poche cose portabili delle loro case che con tutta probabilità non vedranno più. Alla frontiera o alla partenza e drammatici addii di padri che rimangono per combattere, e figli e madri che fuggono senza la certezza di potersi rivedere. Scene strazianti! In Ucraina i morte spesso trovano sepoltura in fosse comuni. Mariupol, città sul Mar Nero, è stata occupata senza acqua, cibo, luce, riscaldamento, energia elettrica interrotta. Era stato concordato un corridoio umanitario per l’evacuazione, ora interrotto. Quanto potranno sopravvivere? Nessuna prospettiva all’orizzonte.
Lunedì 7 marzo 2022. Covid 105 decessi 35057 contagi, andamento benigno. Dal teatro di guerra. Continuano pesantemente le operazioni belliche, nuove stragi. Mancano i canali umanitari per evacuare le zone distrutte sotto attacco con conseguenze tragiche. Emergono anche le apprensioni delle nazioni limitrofe. La Moldavia ha chiesto di entrare nella Ue. Si sperano sviluppi positivi.
Problemi dei nostri giorni. Alessandro d’Avenia nel suo settimanale “Ultimo banco” sul Corriere della Sera odierno parla della fatica del vivere dei giovani. Un’analisi quanto mai puntuale alla quale la Rita ha votuto dare una sua interpretazione di adulta e madre. Il suo pensiero ha fatto chiarezza al mio stato d’animo su un argomento che ho sempre faticato a capire. Riporto lo scritto di Rita:
“Penso che fare gli educatori, i genitori, gli insegnanti, sia un mestiere molto difficile e complesso. In parte ci si affida a quello che si è imparato dei propri genitori, altre volte si fa l’esatto contrario perché si pensa che quello che è stato non valga più. Quello che è sicuro è che questo mondo basato sull’apparire e non sull’essere ci ha messo in difficoltà. Non è la posizione lavorativa che raggiungi che fa di te un “migliore” ma l’importante sarebbe riuscire a fare e a dare spazio a quello che già siamo ancor prima di aver coscienza di noi stessi! Certo, se siamo fortunati nasciamo in una famiglia che ci lascia spazio per sviluppare i nostri talenti o comunque ci dà gli strumenti, tanti, per poter poi essere in grado, una volta capito qual è il nostro posto nel mondo, di riuscire a realizzarlo. Non sempre va bene, a volte si sbaglia, spesso si sbaglia. Impariamo a perdonarci, a non volere sempre di più, a non cercare di dimostrare di essere altro solo per far “vedere”. E se ti va bene riesci anche ad essere. Sti figli lasciamoli annoiare, non serve che sappiano tre lingue all’asilo o che facciano sport musica danza e che più ne ha più ne metta. Lasciamoli sporcare, e lasciamoli liberi di crescere. Direte “del senno di poi son piene le fosse”, è vero, anch’io come tutti ho sbagliato. Ho fatto e faccio quello che posso, ho imparato a prendermi spazio e a perdonarmi. Non posso dire di essere felice, spesso sono felice, non sempre, posso dire che capisco la fame d’amore dei ragazzi, è la stessa che avevamo noi, ma che adesso si confonde con il dover sempre apparire per qualcosa che non si è”.