diario dalla finestra di casa

27 marzo 2022 – diario settimanale

27 Marzo 2022

Lunedì 21 marzo 2022. Covid 93 decessi, 60415 contagi. Il covid con la sua valenza mondiale ha reso fragili le frontiere. Ogni occasione è buona per costruire trame più o meno pericolose. L’Italia nei primi mesi del 2020, nel pieno della pandemia, nel bresciano il focolaio mortale. La Russia con molta generosità inviò un presidio sanitario che operò con competenza. Il gruppo del tutto autonomo per mezzi era costituito da 28 medici e 4 infermieri e, sorpresa, 72 militare tra i quali esperti epidemiologici comandati da un generale. Giornalisti indagarono sulla inconsueta composizione dell’organico rosso. Uguale offerta era stata fatta alla Cina che rifiutò. In seguito alla diffusione dell’ indagine giornalistica il capo delle comunicazioni ufficiali di Mosca Igor Konasenkov inviò una lettera che terminava con una frase sibillina “chi scava la fossa, ci finisce dentro”. Quasi a dire: meglio sarebbe non indagare per non scoprire connessioni inopportune! Certo che 72 militari sono un numero sproporzionato al compito della squadra sanitaria! Sul fronte di guerra ucraino un lungo articolo di Panebianco mette a tacere i pacifisti della domenica che spuntano come funghi con i loro “Sì-ma” a fronte di tanta tragedia.

Martedì 22 marzo 2022. Covid 319 decessi 32573 contagi. L’indice di contagio è risalito a 1.2 con tendenza a crescere, così pure tutti gli altri indicatori pandemici. Viceversa le vaccinazioni e i richiami sono abbandonati. Mal ci colga l’abbandono del generale Figliuolo alla cura della battaglia per le vaccinazioni. Verrà sostituito dal solito staff dal quale non sarà mai possibile individuare un responsabile. Ieri ho accennato alle discrepanze sull’operato dell’Unità sanitaria russa nel 2020 in aiuto anti-covid. Oggi nella stampa è scoppiato un putiferio per le possibili connivenze politiche. La situazione Ucraina si aggrava ogni giorno di più, con scarse speranze di una tregua alle armi. Ci sono i fautori della pace a tutti i costi che sembrano indicare l’Ucraina, aggredita e invasa, responsabile di tanti morti. Non è così che si deve leggere la realtà altrimenti si torna alla schiavitù di Stalin, alla legge della giungla! Ho letto che la pace può essere garantita da un regime Democratico che abbia però a portata di mano un buon bastone! Per non farsi sopprimere.

Mercoledì 23 marzo 2022. Covid 197 decessi, 96365 contagi, con questi ultimi siamo tornati ai primi di febbraio e non raccogliamo ancora le conseguenze della riduzione delle ultime restrizioni. I più colpiti sono i giovanissimi perciò è necessario potenziare le vaccinazioni dei minori. Altro che licenziare il generale Figliuolo! L’organizzazione Mondiale della sanità denuncia che le restrizioni anti covid sono state ridotte ovunque con troppa leggerezza. Non c’è dubbio che stiamo entrando nella quinta ondata! Con riferimento al conflitto in corso faccio delle considerazioni sulla ricaduta sul mercato dell’energia in primis. Nelle conseguenze sono coinvolte anche molte materie prime. L’esigenza di andare verso l’uso di energie pulite a causa dei cambiamenti climatici ha indirizzato l’attenzione sulle energie rinnovabili. Rimane però l’esigenza di garantirci il tempo necessario alla conversione. È bastato l’evento bellico per sconvolgere lo status quo. I prezzi del gas volano! Naturalmente chi può torna al passato. La Germania riapre al carbone, la Cina non l’ha mai abbandonato. La Francia, con altre, riverniciata le centrali nucleari che hanno ben coltivato ai nostri confini, vedi Slovenia. Noi italiani, totalmente russo-dipendenti per il gas, grazie ai vetero ecologisti verdi che con i referendum hanno affossato il nucleare, il gas di qualsiasi provenienza con il “No Tap” e l’abbandono dei pozzi nell’Adriatico, contestando l’eolico perché deturpa il paesaggio. Forse dobbiamo tornare al solare, da bambino mia madre metteva un mastello d’acqua al sole e quando era ben caldo mi lavava col sapone mentre mi divertivo a sguazzare. Il problema era però l’inverno. Scherzi a parte. Nell’Adriatico e nel Mar di Sicilia ci sono 1298 posti. 752 sono fermi e potrebbero produrre 30 miliardi di metri cubi l’anno di gas al costo di €0,05 al metro cubo, Quello russo lo paghiamo €0,70. I pozzi dell’alto Adriatico sono stati fermati perché pregiudicano le coste, Venezia in primis. Sappiamo però che la Croazia estrae dagli stessi giacimenti il gas. Come si risolve questo controsenso? Comunque i due pozzi siculi, ora fermi, possono dare 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno senza influenzare Venezia! Bartali diceva “Qui è tutto da rifare”.

Giovedì 24 marzo 2022. Covid 153 decessi e 76260 contagi. Le restrizioni antivirus sono ormai passate di moda dopo la dichiarazione di fine emergenza. Agli esperti non resta che implorare il buon senso della gente, la responsabilità dei singoli, ma temo che saranno inascoltati. Troppo forte il “libera tutti”. Temo che il prossimo autunno faremo i conti con questa fuga in avanti. L’estate ci darà la falsa illusione di aver vinto il covid. Sul conflitto ucraino: giorni fa il capo del governo ucraino ha parlato al Parlamento italiano a camere riunite suscitando emozione per le sofferenze del suo popolo. A questo incontro mancavano trecento parlamentari su 900 circa, della qualcosa ho avuto vergogna. Chi sono costoro che non sostengono un popolo martoriato invaso da un despota, Putin, senza una motivazione plausibile. Dichiara di voler denazistificare quel governo democraticamente eletto dal suo popolo. Chi sono quei 300?! Al tempo del governo Conte 1 e 2, che Conte Di Maio e Salvini andavano a braccetto con Putin, vedi foto, che Di Maio apriva le porte alla Cina con la via della seta? Quando una missione sanitaria russa venne in Italia per il covid composta da 28 medici e 4 infermieri, arrivò su 17 quadrireattori da trasporto con un numero inusitato di uomini comandati da un generale! Furono autorizzati a sbarcare in 104! Qual era il vero scopo di quella missione? Non è che quei 300 sono in qualche modo influenzati da contatti filorussi?! “A pensar male è peccato ma spesso ci azzecchi “diceva Andreotti.

Venerdì 25 marzo 2022. Covid 182 decessi, 88811 contagi. Situazione statica, leggero peggioramento. Incertezza sull’uso della quarta dose vaccinale suggerita per i fragili allo scopo di aumentare la protezione sia pur di poco, circa il 20%. Sul conflitto Ucraino situazione di stallo. I Russi non avanzano ma si adoperano per distruggere strutture civili da lontano. Non si capisce se per impotenza o per la resistenza ucraina, che è eroica. Oppure che Putin non sappia che pesci pigliare. Incomprensibile tutta la vicenda fin dall’inizio. In ogni caso una conseguenza a lunga scadenza si prevede sul piano alimentare mondiale. Aspetto di monitorare con attenzione. Segnalo una buona notizia. Mattija, nato il 15 gennaio 2022, molto prematuramente, è stato ricoverato in terapia intensiva neonatale. Abbiamo vissuto giorni in ansia. Il ricovero, in un magnifico ospedale per competenza e attrezzature, ha consentito un percorso di recupero straordinario. Dopo 67 giorni, Mattija, il nostro bisnipote, è stato dimesso nelle mani di Brenda e Carlo, i genitori, nostri nipoti. Sono felice per loro genitori che in condizioni davvero insolite, hanno affrontato da soli il difficile evento, lontani dalle loro famiglie, in Belgio, in piena pandemia, perciò isolati, sono stati coraggiosi e bravi. Sono contento per tutta la cerchia familiare che all’unisono ha vissuto i giorni di ansia per la degenza e di gioia odierna. A futura memoria ho raccolto circa 500 messaggi WhatsApp intercorsi tra la parentela sulla vicenda a evidenziare la condivisione. Benvenuto Mattija e auguri a Brenda e Carlo.

Sabato 26 marzo 2022. Covid 146 decessi e 75616 contagi. Costanti un migliaio di morti la settimana. Ho il dubbio che scendano, poche le difese rimaste contro il virus, anche perché l’attenzione è tutta data alla guerra Ucraina, chiodo schiaccia chiodo. Su questa tragica realtà non ci sono spiragli sulle trattative di pace. Non resta che sperare. Oggi scrivo di un ricordo infantile di cui ho trovato traccia. Avevo 9 10 anni, il vicino di casa, in via Giambellino, era un mediatore di cavalli, due suoi figli avevano la mia età. Tra un gioco e l’altro mi riempivano la testa di storie di cavalli. In particolare mi parlavano di Mistero, un trottatore che gareggiava all’ippodromo trainando la biga, una leggerissima carrozzella sul cui sellino sedeva Il fantino che guidava il cavallo con lunghe redini. Il suo manto era grigio maculato di piccole screziature bianche. Tanto me ne avevano parlato che era diventato un mito. Un bel giorno Silvano e Tonin euforici mi dissero che domenica Mistero sarebbe stato al Breda, l’ippodromo di Ponte di Brenta. Fu una settimana elettrica. La domenica di primissimo pomeriggio ci avviammo per via Venezia, abitavamo alla Stanga, circa 4 km. Il campo era ancora chiuso, altri ragazzini aspettavano. All’apertura di corsa alle stalle per vedere i preparativi oggi diremo il riscaldamento. I miei amici da ciceroni, forti delle notizie del padre, mi tenevano sul filo. Si svolsero diverse gare, alla fine scese in pista Mistero, magnifico, vinse! D’improvviso il cielo terso si oscurò, forti folate di vento alzarono un polverone. Grosse gocce d’acqua e grossi grani di grandine. In un batter d’occhio un fuggi fuggi generale in cerca di un rifugio verso le tribune e le stalle. Riprendo memoria che ero dentro la mangiatoia di una stalla pigiata di gente che gridava, dall’esterno un trambusto infernale. Il tutto durò pochi minuti e riapparve il sole. Uscito per ultimo dalla stalla mi si presentò uno sfacelo, staccionate divelte, un centinaio di metri di muro di cinta crollato, lamiere dei tetti sulla pista. Acqua e cumuli di grandine ovunque, alberi divelti o spezzati. Ci siamo cercati e via di corsa a casa. Lungo la strada alberi abbattuti e rami ovunque. Ricordo un grosso pioppo stroncato a una decina di metri di altezza, ricordo di averlo visto così almeno per vent’anni che portava la sua ferita con dignità. Pochi minuti e trafelati a casa dai genitori in ansia. Ho smesso di fare il tifo per i cavalli!

Domenica 27 marzo 2022. Covid 118 decessi e 75317 contagi. In questo momento il covid è considerata una patologia endemica. È considerata una malattia come tante altre di cui l’umanità soffre o cause di infermità e morti traumatic incidenti sul lavoro, della strada o omicidi e suicidi. La differenza sta nel numero Altissimo di morti che provoca. Solo il tempo potrà migliorare le terapie e ridurne la letalità. L’accettazione di questo dato di fatto è determinata da emergenze ritenute più gravi che sono la guerra Ucraina e l’aggravamento dello Stato Sociale provocato dalla pandemia, la crisi energetica e la carenza di materie prime. Ripeto “chiodo schiaccia chiodo”. Il covid è sopraffatto da guerra e povertà! Ora una osservazione sociologica che i gravi fatti odierni mettono in evidenza. Il Presidente dell’Associazione Partigiani d’Italia, sorta per ricordare i tanti che combatterono nella resistenza negli anni 43-45, pochi testimoni ormai; Gianfranco Pagliarulo chiede che nel conflitto russo-ucraino si debba mantenere l’equidistanza tra aggressore e aggredito, il despota Putin e il democratico governo ucraino. Il primo sta distruggendo intere città dove non si contano i morti e i milioni di profughi verso l’Europa. A tale deformante affermazione, equidistanza, il presidente Mattarella afferma che l’attacco russo colpisce i valori di libertà per i quali morirono molti partigiani. Liliana Segre, superstite dell’olocausto, afferma che per certi valori non esiste equidistanza. Carlo Muraglia, 99 anni, partigiano ed ex presidente dell’associazione, che la lotta degli ucraini è la stessa dei nostri Partigiani e vanno aiutati in tutti i modi per resistere e contrastare l’invasore. L’ipocrisia, la malafede del vetero-comunista Pagliarulo è infamante per le molte medaglie al valore che ornano il labaro dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che il Pagliarulo vuole trasformare in corporazione di ex comunisti.

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