Martedì 15 marzo 2022. Covid 129 decessi e 28900 contagi. Il film della pandemia viene riavvolto e riproiettato. Il contagi aumentano in tutta Europa, in Francia più il 20%, contemporaneamente vengono ridotte le restrizioni. Secondo l’ottica sin qui adottata c’è contraddizione, forse gli esperti hanno trovato una nuova strategia. Un vecchio detto cita: chi vivrà vedrà. Andiamo ora alla tragedia in corso, la guerra. Da un lato gli ucraini che vogliono Libertà ma “non possono”, immensamente dispari le forze in campo! I russi “possono” ma non “vogliono” dare il colpo finale, preferiscono la tattica del logoramento martellando i civili. È una crudeltà fine a se stessa confermata dall’uso dei mercenari ceceni noti per la loro crudeltà. Non si può escludere però l’incapacità militare a operare sul campo e ciò porterebbe a uno scenario inquietante: l’incidente che costringerà la NATO a intervenire entrando di fatto nella terza guerra mondiale. Sopra a tutto vagheggia il nucleare. Da ogni punto di vista la si guardi la situazione e tutt’altro che benigna.
Mercoledì 16 marzo 2022. 180 decessi e 85288 contagi. Ribadisco la mia perplessità sull’evolversi della pandemia. Da un lato la corsa al rallentamento delle restrizioni da tutto il mondo e, dall’altra il crescendo dei contagi ovunque. A Shanghai chiusura totale per 42 milioni di abitanti di un quartiere! Molte Nazioni danno il via alla quarta dose agli anziani e fragili! Auspichiamo la buona stagione è a chi ha buon senso autoresponsabilità nelle restrizioni. Dal fronte di guerra continua Il massacro in tutta l’Ucraina e nelle città martiri, in primis a Mariupol, chi tenta di uscire dall’ospedale è preso a fucilate. Tra tante atrocità qualche atto di coraggio. Tre capi di governo europei con un viaggio in treno avventuroso si sono recati a Kiev per portare la la loro solidarietà. In varie città russe continuano i cortei di coloro che ripudiano la guerra. In uno di questi una donna è stata arrestata perché portava un cartello con inseriti degli asterischi che numericamente rappresentavano le parole “no guerra” così recepite, giustamente, dalla polizia. Altro caso una donna arrestata per un cartello in bianco per ciò che sottointendeva. L’atto di estremo coraggio l’ha avuto una giornalista del canale TG1 moscovita che in diretta condannava la guerra sorretta da un mare di menzogne. Arrestata e interrogata per 14 ore in attesa di procedimenti giudiziari. È stata rilasciata per accudire i due figli minorenni. Grandi atti di coraggio per contrapporsi all’infamia di questa guerra.
Giovedì 17 marzo 2022. Covid 137 decessi 72568 conta RT ha superato uno, perciò i contagi sono destinati ad aumentare. Gli esperti ribadiscono che la situazione è sotto controllo. Rivolgiamo l’attenzione alla guerra. Il massacro di civili ucraini continua. È stato colpito il teatro di Mariupol dove si erano rifugiati un migliaio di civili, è crollato il tetto, non si sa il numero dei morti. Un particolare: sull’asfalto fuori dal teatro campeggiavano due grandi scritte, “bambini”. Non hanno dissuaso gli attaccanti! Fuori di una panetteria le persone in coda sono state colpite! Le trattative per fermare le operazioni di guerra non sortiscono risultati. Non intravedo una via d’uscita.
Venerdì 18 marzo. Covid 128 decessi 78295 contagi che crescono del 36%. Ciò non toglie che andiamo verso la drastica riduzione delle restrizioni. Mi auguro che rimanga l’allerta in caso di un ritorno incontrollato del contagio. In Ucraina il massacro continua anche verso Ovest. Verso Europa e NATO. Il rischio di un incidente aumenta, si allargherebbe il conflitto. Sul terreno i canali umanitari non si attivano e nonostante ciò le famiglie fuggono rimanendo vittime dei bombardamenti. I morti civili e militari delle due parti non sono molti, sono in continua evoluzione. I fuggiaschi verso l’Europa si contano a milioni. Oggi Putin ha ribadito a una folla in uno stadio di Mosca che “l’operazione speciale”, leggi invasione “non si fermerà fino a che non sarà “denazisticato” il governo ucraino! Cioè abbattuto con le armi.
Sabato 19 marzo 2022. Covid 165 decessi e 76250 contagi. Ci sono 725 contagiati ogni 100.000 abitanti. Il numero che garantisce sicurezza è di 500 contagiati ogni 100.000 perché il virus non si diffonda. Il 30% dei detenuti è contagiato. Comunque sono in atto l’allentamento delle restrizioni! Speriamo venga rispettato il principio della precauzione. Sulla guerra in corso alcune spigolature che ce la fanno toccare con mano, in particolare ai fautori del “si-ma”, “né – ne”.- Una madre di 48 anni con 12 figli di cui sei adottati, medico militare, muore al fronte. – Natalia kritova, madre con due figli, fuggiasca dall’Ucraina, dopo 39 ore di autobus arriva a Roma e muore sul piazzale a piè del mezzo. – Artem primo ballerino dell’Opera Nazionale Ucraina ucciso per anno dei soldati russi. – Putin, osannato in uno stadio a Mosca a un Puting (meeting), cita il Vangelo secondo Giovanni “dare la vita per salvare la vita degli amici”. Sarebbero i russi del Donbass vittime dei nazisti ucraini!
Domenica 20 marzo 2022. Covid 85 decessi 74024 contagi. La curva pandemica scende e le istituzioni sulla base di queste hanno programmato il ritorno alla normalità, adeguando le strutture straordinarie, in particolare quelle sanitarie, riducendo il personale assunto in supplenza ai bisogni della crisi. A questo punto coloro che da sempre chiedono il “libera tutti” plaudono per la raggiunta libertà ma contemporaneamente dicono che dobbiamo essere pronti in caso di bisogno! Si ricomincia con il Sì-Ma. come si possono togliere le restrizioni e mantenere la cautele che dette restrizioni garantivano? Come sempre si torna al pressapochismo! Sul fronte ucraino niente di nuovo. Resta il peggio: le bombe e i morti!