Martedì 22 febbraio 2022. Covid 201 decessi e 24484 contagi. Siamo in un momento un po’ strano sulla diffusione del virus, contraddittorio. Per i non vaccinati il problema permane nella sua interezza per gravità dell’infezione. Rimane fondamentale tenere lontani dal contagio i fragili: anziani, immunodepressi, portatori di gravi malattie, non solo con presidi di protezione ma anche con la quarta dose di vaccino secondo i tempi dovuti. Il resto della popolazione potrebbe essere sgravata da molte restrizioni in quanto l’eventuale contagio avrebbe conseguenze leggere, però aumenterebbe la platea degli immunizzati. Armonizzando le diverse esigenze consentirebbe il ritorno alla normalità di cui abbiamo estremo bisogno per sostenere e risolvere i gravi problemi economici e sociali incombenti. Un forte aiuto l’avremmo riducendo i non vaccinati per lasciare spazio alle cure dei “fragili”.
Mercoledì 23 febbraio 2022. Covid 322 decessi e 60029 contagi. Giorno in controtendenza. Covid in ascesa. Spero sia causato da una cattiva raccolta dati. Oggi parlo di globalizzazione il cui concetto fondante è che ogni cosa viene prodotta laddove è più conveniente, in modo da massificare al meglio le risorse. A perseguire questo scopo ci ha provato il comunismo, i famosi piani quinquennali ne erano il programma. Il risultato fu un fallimento totale con il disfacimento dell’URSS.È di questi giorni la crisi energetica. Tutti a correre alla fonte del gas più conveniente, quello russo, trascurando qualsiasi altra fonte alternativa di garanzia: il nucleare non lo vogliamo nel nostro giardino, l’eolico sporca il profilo dei nostri orizzonti, il solare ruba il terreno all’agricoltura, i bruciatori per l’immondizia, giammai! Così facendo la follia dello zar Putin ci ha messo in croce! Per fortuna siamo riusciti a portare a compimento il TAP, gasdotto del Sud alimentato dall’Asia nonostante l’opposizione della maggioranza politica di questi ultimi anni, il Movimento 5 Stelle. Ci aiuta a sopravvivere. Una notiziuola. Il direttore d’orchestra della Scala Gergiev, amico di Putin, è stato criticato dai sindacati per aver portato l’orchestra in Egitto nonostante il problema Regeni aperto. Giusta protesta. Ora con lo scontro Russo-Ucraino la CISL chiede a Geegiev una presa di posizione contro Putin per violazione del diritto internazionale. La CGIL non si fa sentire, non chiede ragione a Gergiev! Quanta ipocrisia!
Giovedì 24 febbraio 2022. Covid 252 decessi e 49040 contagi. Il miglioramento pandemico e tutt’altro che veloce, mentre la stampa inneggia alla fine delle sanzioni. Che il ciel ci aiuti! Nel gruppo WhatsApp “i cugini” è esplosa la voce dei giovani, e non, contro l’invasione dell’ Ucraina. Sia pure con frasi ironiche e pittoresche, data la gravità dei fatti, ma un po’ di scaramanzia non guasta. Non vorrei che da anziani dobbiate scrivere nelle vostre memorie del 2022 come io ho scritto del 1939. C’è sempre pericolo che scappi di mano a qualche pazzo di premere il pulsante sbagliato e innescare una guerra, guerra! Su queste cose c’è sempre l’incognita. Il primo conflitto mondiale è stato innescato da un colpo di pistola anarchico contro Il Granduca austriaco, in un clima surriscaldato di suo come oggi.
Venerdì 25 febbraio 2022. Covid 249 decessi 46.179 contagi. Continuo ad auspicare prudenza nelle riaperture contro il “libera tutti” della Lega che non ha votato l’approvazione della legge per l’obbligo vaccinale per gli ultra cinquantenni.24 febbraio: la peggior notizia dal lontano 1939, 83 anni fa: la dichiarazione di guerra e invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin. Kiev è sotto assedio, Chernobyl è occupata, 30 città bombardate, 100 mila profughi in fuga verso occidente. Il dittatore Putin vuole portare, con la forza delle armi, la contigua nazione slava in seno alla madre Russia, evocando persino lo spettro nucleare. Le conseguenze negative sul piano economico sono difficilmente quantificabili, comunque immense. La coscienza del mondo è scossa. In Italia lo sdegno è unanime. Salvo qualche caso farisaico, uno per tutti Salvini, che fino a poco tempo fa mostrava il volto del dittatore disegnato sulla felpa che indossava!Quante vittime dovremmo contare prima che il diritto di esistere liberi prevalga?
Sabato 26 febbrai 2022. Covid 193 decessi e 40948 contagi. Buone notizie dagli ospedali che si svuotano. Non sottovalutiamo però i 4,8 milioni di non vaccinati di cui 1,3 sopra i 50 anni. Per capire questi numeri faccio un esempio pratico: sarebbe come se ogni 60 persone in Piazza delle Erbe a fare la spesa, 5 non non siano vaccinate con tutto ciò che ne consegue! È il terzo giorno di guerra e arrivano le prime immagine di morte, un soldato russo coperto di neve vicino a un carro armato fuori uso. Le distruzioni civili e la disperazione dei profughi. E ancora la scena dell’uomo in mezzo alla strada dinanzi alla colonna di blindati che ci ricorda l’uguale scena a Tienanmen nel 1989 durante la repressione del popolo che protestava. A Praga il giovane che si bruciò contro l’invasione russa, e Nagy ungherese nel ’56. Oggi una donna ucraina avvicina un soldato russo e gli mette in tasca alcuni semi di girasole e mormora: fioriranno dalla nostra terra dopo che sarai qui sepolto. Una nazione che necessita di questi atti di eroismo estremo lo fa perché aspira alla libertà!
Domenica 27 febbraio. Covid 210 decessi 38375 contagi. La pandemia scende. Speriamo non sia un’illusione, ma va bene così. Il palcoscenico è tutto per la guerra. Da un lato l’arroganza dell’Orso Russo forte delle sue forze armate soverchianti, dall’altro il topolino ucraino forte di amor patrio e libertà, di ideali. “Andiamo a corte, siam pronti alla morte”, la realtà vista dal di fuori, pur parteggiando per il topolino ucraino, capisce che la morte per la Patria si può chiedere a un plotone di arditi, o come avvenuto ai 13 marinai ucraini dell’Isola dei Serpenti uccisi dai russi per non aver voluto cedere le armi, ma come si fa a coinvolgere le famiglie con bambini all’estremo sacrificio? Questa contraddizione ha un prezzo, la perdita della dignità di un popolo. Questa è la colpa più grave del despota Putin: togliere la dignità un popolo per costruirsi un impero come fece il pluri assassino Stalin con i cosacchi e altre etnie di quelle terre martoriate. Il tutto condito dalle stupide affermazioni ideologiche nostrane. L’ANPI, l’associazione Partigiani notoriamente filorussa, incolpa di quanto succede la NATO, Longa Manu dell’America, di aver provocato la Russia! Pura follia!
Lunedì 28 febbraio 2022. Covid 144 decessi 30629 contagi. Forse mi sbaglio. È il primo giorno dopo più di due anni che il covid non entra nel giornale, il Corriere della sera. È stato ampiamente rimpiazzato da 21 prime pagine per l’inusitata tragica guerra Russo Ucraina! Inspiegabile. Paolo Mieli ha percorso a ritroso il presunto attacco alla sicurezza russa da parte della NATO per giustificare l’invasione dell’Ucraina, partendo dalla caduta del muro di Berlino ad oggi. Ben 15 Nazioni satelliti dell’URSS sono entrata nell’Area Atlantica senza che la Russia, compreso Putin, si sentisse in pericolo. Perché Putin si sente in pericolo per una ipotesi, solo ipotesi, dell’entrata nella NATO dell’Ucraina, paese libero perciò autonomo nelle proprie decisioni, perché potrebbe essere un pericolo? La precisa analisi di Mieli esclude ogni giustificazione geopolitica se non la megalomania di una mente malata che ha portato il governo Russo ad avvalorare le sue mire espansionistiche. Il dittatore ha avuto 22 anni per plasmare a suo uso e consumo l’attuale classe dirigente al governo della Russia. Una classe politica già minata dalla lunga tragica presenza del dominio comunista e prima ancora dal dispotismo zarista Teatro del gleba, la schiavitù del mondo agrario.