Andamento pandemico – Politica e cronaca
Sabato 4 settembre 2021. Covid: 58 decessi 6735 contagi. La situazione pandemica è in fase di pausa, non vuol dire che non ci sono decessi e contagi, anzi sono in ascesa. Da metà giugno a oggi sono cresciuti da 131 a 410 per settimana con un crescendo di 3 volte, mentre i contagi da 883 a 6157 sono cresciuti ma 7,3 volte. Grazie alle vaccinazioni i decessi sono percentualmente scesi. Quello che si teme sono le conseguenze del ritorno dalle ferie e della ripresa delle attività produttive e delle scuole. Ecco perché ho usato la parola pausa.
SeDomenica 5 settembre 21. Covid: 56 decessi 6157 contagi. Oggi facciamo una divagazione. La Marta, mia nipote, mi ha inviato una foto dove la si vede incappucciato e chiusa nella giacca a vento, la didascalia recita: sono in vetta al Monte Civetta, una delle vette simbolo delle nostre Dolomiti. È il punto di arrivo della Alleghesi, una via ferrata che avevo suggerito. Quanti ricordi al rivivere quel momento con Marta. Questa escursione ha un seguito. Dario, c’era anche lui nel gruppo di 7 escursionisti alla conquista del Civetta, mi ha inviato un corto filmato ripreso dall’alto, forse una mongolfiera di passaggio, dove si vedono che salutano e poi sfumano in lontananza evidenziando il rosato della roccia colpita dal sole, un incanto. Un secondo filmato mostra il gruppetto sempre in vetta. Alle spalle emerge da dietro una roccia un drone guidato da Dario che riprendeva la scena. Ecco spiegato l’arcano, non era una mongolfiera! Quante cose meravigliose consente il progresso, purché non diventi idolatria.Bravi.
Lunedì 6 settembre 2021. Covid, 49 decessi, 5315 contagio. Come già detto aspettiamo le conseguenze della libertà estiva. Spero non sia un disastro di contagi e quello che più importa con minore gravità. Dall’estero giunge notizia di nuovi lockdown, Australia e Vietnam. Un lettore del Corriere, in una lettera al direttore, cita George Orwell dal libro “1984” l’arte del bipensare, oggi molto di moda nel sostenere tesi opposte in funzione di un interesse personale o di partito nel quale i nostri politici sono diventati maestri. Pensiamo alla drammatica controversia sui vaccini dove politici vaccinati sostengono il nome della Libertà, non si sa quale, che i vaccini li rifiuta. Sembra una dissociazione di personalità, grave disfunzione psichica. In parallelo Orwell con la “Fattoria degli animali” è il padre dell’illusione dell’uno vale uno che ha illuminato il programma dei 5 Stelle che tanto disastro hanno provocato e che ora hanno abiurato. Ancora una triste notizia, i nuovi padroni dell’Afghanistan hanno giustiziato una donna incinta di 8 mesi colpevole di essere stata poliziotto nel passato regime. Notizia non commentabile.
Martedì 7 Settembre 2021. Covid 52 decessi, 3361 contagi. Routine. Cosa fare per convincere gli indecisi? Propongo un’intervista, che riassumo, al professor Harari, docente milanese, sull’obbligatorietà al vaccino tanto contestata. La vaccinazione come medicamento ha precedenti storici inconfutabili. Per combattere il vaiolo fu imposta la vaccinazione nel 1888 e rimase obbligatoria fino al 1981 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò la scomparsa mondiale del morbo. Altre ne seguirono: difterite nel 1939, poliomelite 1966, tetano 1968, epatite B 1991. Nel 2017 altre 6, morbillo, parotite, rosolia, pertosse, varicella, e hemofilus tipo B. Altre 4 furuno caldamente raccomandate e finanziate: meningococco B e C, la antipneumococcica, la antirotavirus. Non vi è dubbio alcuno che l’obbligatorietà sortisce una risposta ovviamente più vasta che il convincimento. In proposito c’è una prova-provata. Nel 2007 il Veneto ottenere la sospensione dell’obbligo sostituendolo con un programma di convincimento. Il risultato fu che nel 2017 la Corte Costituzionale respinse definitivamente la sospensione ripristinando l’obbligo. Inoltre ad oggi non ci sono cure efficaci neanche di prevenzione. Se non il vaccino!
Mercoledì 8 settembre 2021. Covid, 71 decessi 4720 contagi. Continua la lenta risalita delle morti.Ogni volta che incontro l’otto settembre, capita una volta all’anno, ricompaiono ricordi. Ne sono passati 78, 8 settembre, dal lontano 1943, avevo solo 12 anni. Qualche mese prima avevo vissuto il 25 luglio, la caduta del governo fascista. Non vivevo in una famiglia politicamente Impegnata. Però quei fatti sono impressi in me, il dissolversi dell’esercito con i militari allo sbando, la fuga del re, il dilagare dell’esercito tedesco. Tra le mie memorie, anche in questo diario, ho raccontato di quei giorni. Sono fatti che il tempo non ha ancora scalfito dal mio archivio di memorie.
Giovedì 9 settembre 2021. Covid 69 decessi 5923 contanti. L’anno scorso chiamavamo l’andamento dei contagi “la curva”. Quando la curva rimaneva costante la chiamavamo “curva piatta” . Così è da settimane dove decessi e contagi sono costanti, un po’ in crescita. Oggi faccio un commento sulla globalizzazione da un articolo di giornale titolato: “Vietnam in look down fa tremare abbigliamento e calzatura sportiva in Italia”. Il virus mette in crisi l’impostazione da quel paese, i manufatti prodotti dei modelli delle nostre aziende. Il patron di una di queste è preoccupato in quanto non c’è nessuna possibilità di far rientrare in Italia queste produzioni. In prima istanza anch’io ho pensato al rientro e dare spazio ai nostri disoccupati. Sono stato subito smentito. Ci sono due limiti invalicabili. Il primo è il prezzo di vendita nel nostro mercato, quello che oggi vendiamo a €50 al paio di scarpe dovrebbe essere venduto a €300. L’altro limite è la mancanza di manodopera, come altresì succede in altri settori lavorativi. Se per magia potessimo produrre in Italia di cosa vivrebbero i vietnamiti? Migrerebbero in Italia! Un secondo limite è: gli italiani saranno disponibili a fare certi lavori visto che il reddito di cittadinanza arrotondato da qualche lavoretto in nero consente di non lavorare? Vogliamo valutare meglio il nostro comportamento verso gli immigrati, ritenuti ladri del lavoro agli italiani? E/o in alternativa utilizzare la globalizzazione che l’altra faccia dello stesso problema. Un dato che pesa come un macigno su di noi: cucire scarpe e abbigliamento in Vietnam costa 1,7 euro, in Italia 20-25 euro e non trovi personale qualificato. Sono problemi immani di cui non vedo facile soluzione, non vorrei che qualche sindacalista volesse sostenere che è sufficiente che “el siur paron dalle belle braghe bianche tira fora le Palance” da un memorabile film neorealista!
Venerdì 10 settembre 2021. Covid 59 decessi 5522. Viviamo in due mondi paralleli. L’armata del generale Figliuolo protesa a conquistare ogni giorno nuovi vaccinati. Questo esercito di vaccinatori è sorretto da una ben organizzata retrovia guidata dal Comandante in Capo Draghi. Queste due unità operative smantellano ogni giorno i piccoli fortini eretti dai novax, dalla Lega che ha due volti come Giano, l’uno che guarda il governo per mantenere la poltrona, con l’altro volto guarda gli oppositori per non farsi scavalcare da “Fratelli l’Italia” della Meloni, che a sua volta fa il lavoro di opposizione senza se e senza ma. Il virus intanto lavora; in Italia grazie alle vaccinazioni è stato bloccato a un morto ogni milione di abitanti. Negli Stati Uniti sono circa 8 i morti per ogni milione di abitanti. Infatti negli Stati Uniti c’è maggiore resistenza a vaccinarsi. In alcuni Stati degli Usa i medici sono costretti a selezionare chi ricoverare nelle terapie Intensive, strapiene. La mia perplessità a capire perché ci sia contrarietà a vaccinarsi visti i risultati. Forse Draghi, Comandante in Capo, ha capito. Io mi fido di lui.