Covid: 83 decessi 3351 nuovi contagi. Le vaccinazioni proseguono bene, oggi 570.000. Da segnalare un’importante iniziativa dell’esercito, ben rappresentato dall’alpino Figliuolo. Con piccole unità provvedono alla vaccinazione a tappeto nei piccoli comuni sparsi tra le montagne, cercando uno per uno tutti gli abitanti in collaborazione con le autorità del territorio. In queste realtà disagiate non si sarebbero potuto trasferire capillarmente le persone nei grandi centri cittadini. Questa è la vera programmazione. Mancano però all’appello 3,9 milioni di ultrasettantenni che dovranno essere raggiunti con iniziative similari. Questa fascia di età è costituita da persone uscite dal mondo organizzato dal lavoro che sono isolate, vuoi per disinteresse culturale ma anche per disagio economico, i poveri.
Ho letto l’intervista al professor Galli sostenitore della linea dura nel mantenere le chiusure per proteggerci dal virus. Già all’inizio della pandemia non ha mai sbagliato nel prevederne l’evoluzione, in particolare nell’estate scorsa che ben sappiamo a quale prezzo abbiamo pagato il “liberi tutti” di quei giorni, delineando con precisione la seconda e terza ondata. Oggi dichiara: sono ben felice di essermi sbagliato. Sono convinto che le vaccinazioni, che non erano un evento scontato, abbiano cambiato l’orizzonte. Dice ancora: non diamo per scontato che la presenza del coronavirus sia in via d’estinzione. Sarà una presenza sgradevole per lungo tempo a cui dobbiamo adeguarci.
Due parole sulla funivia del Mottarone. Come era ipotizzabile è stato individuato il capro sacrificale per l’inserimento dei famosi “forchettoni” su cui scaricare ogni responsabilità riguardo il mancato funzionamento dei freni di sicurezza, mentre i gestori dell’impianto sono già usciti dalla responsabilità. La tipica evoluzione delle catastrofi in Italia. Ne vedremo di belle, visto che correvano da tempo voci di popolo sulla allegra conduzione dell’impianto.
Sottolineo un proseguo della notizia di assoluzione del sindaco di Lodi e le scuse chieste dal 5 Stelle di Maio per aver infierito con tutto il partito contro l’innocente sindaco Uggetti. Oggi un lungo articolo sul Corriere riporta che Toninelli, altro alfiere 5 Stelle, noto per le sue “gaffe seriali” di cui dò nota della più clamorosa. Come Ministro dei Trasporti del governo Conte citò in un suo intervento il tunnel del Brennero, che non c’è, come opera che ha dato grande aiuto all’alta Italia. Ebbene, cotanto personaggio rifiuta di chiedere scusa a Uggetti per le sue esternazioni di allora in spregio a un atto della magistratura, altro potere dello Stato. Che dire?